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Un giro in città sulle piste ciclabili
Circa 40 km con qualche interruzione inspiegabile. Resta irrisolto il collegamento con il quartiere Cristo attraverso il cavalcavia e verso i sobborghi
Circa 40 km con qualche interruzione inspiegabile. Resta irrisolto il collegamento con il quartiere Cristo attraverso il cavalcavia e verso i sobborghi
“C’è troppo traffico” dicono molti, ma se più persone utilizzassero le due ruote il traffico diminuirebbe.
“Non ci sono abbastanza piste ciclabili” sostengono altri. Forse ce ne sono abbastanza; come confermano dall’Ufficio Biciclette del Comune di Alessandria sono 39,3 km, ma con una distribuzione poco omogenea, con tratti scollegati che si interrompono all’improvviso.
Resta difficoltoso anche l’attraversamento delle rotonde e in generale degli incroci o l’imbocco di alcuni tratti.
Ad esempio il percorso dal Liceo Scientifico all’Ospedale Civile: pista comoda, ben delimitata sul marciapiede, separata dalla carreggiata, ben segnalati gli attraversamenti agli incroci (di recente segnalati con vernice rossa), manutenzione un po’ carente perché gli scavi di qualche anno fa sono stati riempiti con un materiale, diverso dalla pavimentazione, che si è deteriorato rapidamente (nella foto); all’altezza di piazza Gobetti un’interruzione inspiegabile. Solo di recente la pista è stata prolungata all’interno della piazza stessa, ma si interrompe nell’attraversamento di via Toscanini, poi manca nel primo isolato di lungoTanaro Solferino. Tutto bene andando in direzione dell’Ospedale ma in direzione inversa o si percorre il marciapiede, infrangendo il codice stradale, o si va contromano sulla carreggiata (altra infrazione nonché pericolo per la propria sicurezza) o si fa tutto il giro dell’isolato per arrivare a piazza Gobetti.
Vantaggi e svantaggi per il tracciato sotto i viali degli spalti. Dall’incrocio di via Mazzini – spalto Marengo la pista prosegue nel viale spartitraffico con attraversamenti segnalati ma al successivo semaforo di largo Bistolfi il percorso si interrompe, dopo il semaforo, ritrovandosi nel mezzo dell’incrocio. Un problema che si rileva anche alla rotonda di viale Massobrio, al semaforo di via Marengo all’uscita della città e agli incroci di spalto Gamondio con corso IV Novembre e corso Borsalino con via XX Settembre.
Attraversamenti protetti alla rotonda di via Monteverde e segnalati in viale Milite Ignoto – viale Teresa Michel.
Resta irrisolto il problema del collegamento tra il centro città e il quartiere Cristo attraverso il cavalcavia Brigata Ravenna: la pista ciclabile non sembra realizzabile sui marciapiedi già troppo stretti e il progetto della passerella “agganciata” all’attuale struttura è attualmente fermo. Anche al quartiere Cristo non risultano, dalla cartografia ufficiale del Comune, tracciati ciclabili.
Una delle piste più recenti è stata costruita nella zona di Alessandria2000, di fronte alla nuova caserma dei Vigili del Fuoco: oltrepassata la rotonda di svolta verso il centro commerciale Panorama, il percorso ciclabile prosegue, illuminato dai lampioni, verso la tangenziale, dove termina (nel nulla).
Sono invece presenti tratti nel quartiere Orti, peraltro in una zona di scarso traffico automobilistico.
Problematica anche la situazione verso i sobborghi: verso Spinetta, con l’interruzione in uscita dalla città; verso San Michele la pista termina prima del cavalcavia, verso Valenza all’altezza dell’Ospedale Borsalino.
Oltre alle piste già presenti il Comune ha attualmente in progetto la costruzione di una nuovo tratto ciclabile in via XX Settembre, utilizzando anche in questo caso il viale centrale.