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Le problematiche irrisolte della città: il Pd torna a discuterne
Daniele Coloris e Cristina Mazzoni, attraverso un comunicato stampa, tornano a parlare di viabilità, ambiente, municipalizzate, salute e cultura. Vengono esaminate una serie di problematiche ancora aperte in città e nei sobborghi
Daniele Coloris e Cristina Mazzoni, attraverso un comunicato stampa, tornano a parlare di viabilità, ambiente, municipalizzate, salute e cultura. Vengono esaminate una serie di problematiche ancora aperte in città e nei sobborghi
Una scelta quella del Partito Democratico e dei suoi rappresentanti che, in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno, hanno scelto di riassumere in un unico documento le questioni lasciate ancora aperte dall’amministrazione Fabbio. L’intento è di “completare un’opera di radicamento in tutti i territori della città, attraverso la denuncia, la comunicazione e il contatto diretto con le persone che devono rappresentare un motivo di vita politica giornaliera”.
“La preoccupazione maggiore per Alessandria è la crisi economica, presente in ognuno dei temi elencati e che non trova nessuna indicazione e possibilità di risoluzione a livello locale spiegano Coloris e Mazzoni – Anzi, le possibilità di sviluppo che il nostro territorio può e deve avere, sono state vanificate da scelte errate fatte dall’attuale amministrazione che ha compromesso soprattutto la possibilità di rilancio occupazionale”.
Daniele Coloris (video-intervistato) parla di gravi disagi a livello economico per le aziende municipalizzate, con un debito strutturale in continuo aumento: “Atm è a un passo dal fallimento, Amiu si trova in gravi difficoltà nei confronti dei suoi lavoratori e non parliamo poi dei debiti del Cissaca, sopratutto con la questione Aristor”.
Ma non sono gli unici problemi rilevati: “scelte assurde in tema di logistica hanno non solo precluso qualsiasi possibilità di sviluppo in questo settore, che teoricamente avrebbe portato a numerosi posti di lavoro, ma anche affossato lo scalo ferroviario che da grosso impianto è diventato una enorme struttura semi abbandonata. Sempre nel campo ferroviario la perdita dei collegamenti principali, le scelte ( o non scelte ) sui parcheggi della stazione, sui numerosi passaggi a livello del territorio sono sinonimo colpevole di disinteresse verso un settore strategico come quello del trasporto, come peraltro è evidente anche nella vicenda di Arenaways a rischio chiusura, con la perdita del posto di lavoro per non poche persone (74 lavoratori)”.
“Le schizofreniche scelte fatte sulla raccolta attualmente ‘differenziata’ solo rispetto alle varie zone della città, non ha fatto altro che compromettere la buona percentuale di raccolta che si stava attuando con il porta a porta in progressiva dismissione”.
Non sono stati tralasciati i temi della viabilità, sia per la Fraschetta che per il quartiere Cristo, con un riferimento alle “fasulle” zone 30 e Ztl, che ha detta del Partito Democratico “sono servite solo a fare cassa”, e quelli della salute e dei servizi, con le relative questioni dell’aumento delle rette degli asili, della vicenda farmacie comunali e soprattutto della “desolante rinuncia alla prospettiva della costruzione del nuovo ospedale di Alessandria da parte dell’amministrazione comunale e della Giunta regionale”.
Uno degli argomenti che proprio non poteva essere tralasciato è quello culturale: “Quali prospettive per la riapertura del Teatro Comunale?”.
Il risvolto finale e tragico che Coloris.Mazzoni scelgono di mettere in evidenza riguardo l’attuale amministrazione è “la contestata approvazione del Bilancio comunale, con le conseguenti ultime vicende che coinvolgono la corte dei conti e il ragioniere capo Ravazzano”. Ma lo fanno con discrezione: “le indagini in corso faranno luce su tutto”, precisa la Mazzoni.