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Scagni: “io golpista? Inutile replicare”
L'ex sindaco, accusata da Fabbio di essere il mandante politico dell'indagine della Guardia di Finanza, dice di voler lasciare giudicare ai cittadini le sortite dell'amministrazione. E il capogruppo del Pdl Priano rincara la dose Fabbio ha ragione
L'ex sindaco, accusata da Fabbio di essere il mandante politico dell'indagine della Guardia di Finanza, dice di voler lasciare giudicare ai cittadini le sortite dell'amministrazione. E il capogruppo del Pdl Priano rincara la dose Fabbio ha ragione
“Se il ‘golpe’ di cui mi accusa Fabbio è quello di aver fatto venire alla luce la situazione, nell’interesse dei cittadini, allora me ne prendo la responsabilità”. Mara Scagni (nella foto), ex sindaco e consigliere del Pd, dopo essere stata individuata dal primo cittadino Piercarlo Fabbio come “mandante politico” di un complotto, ritiene ci sia poco da replicare. “Lo lascio fare ai cittadini”, dice. E’ forse più sconsolata che seccata dal “j’accuse” pubblico che il sindaco le ha riservato nella seduta del consiglio comunale di lunedì. Una dura presa di posizione, quella di Fabbio, nei confronti della Scagni, esternata nel momento in cui la minoranza chiedeva al sindaco di relazionare in aula sui blitz che le fiamme gialle stanno effettuando in questi giorni a palazzo Rosso. “Nonostante questo scenario desolante”, dice la Scagni, “io ho sempre rispettato le regole della politica”. Ma le regole, in questo caso, “sembrano essere state cambiate”. Non aggiunge altro e, se è vero che la politica non si fa in procura, è altrettanto vero “che spetta agli organi di controllo effettuare tali controlli”, così come sta avvenendo in queste settimane.
Mentre prosegue l’attività delle fiamme gialle, e della Corte di Conti, sulla vicenda del bilancio 2010 e sull’indagine in corso, interviene anche Fabrizio Priano (foto a destra), capogruppo Pdl a palazzo Rosso con toni distesi ben lontani, come tiene a precisare, dall’irruenza verbale di Mario Bocchio. “I controlli sono legittimi e del resto se ne sarebbe comunque occupata la Corte dei Conti. Ciò non toglie che Fabbio dica il vero quando cita Mara Scagni come ‘mandante’ politico dell’iniziativa. Tocca ora alla magistratura fare le verifiche del caso.”
Quanto ai revisori del Conti “è indubbio che a suo tempo i loro interventi ebbero toni più da consiglieri di opposizione che non da tecnici e per questo ci siamo permessi di contestarli”.
Mentre prosegue l’attività delle fiamme gialle, e della Corte di Conti, sulla vicenda del bilancio 2010 e sull’indagine in corso, interviene anche Fabrizio Priano (foto a destra), capogruppo Pdl a palazzo Rosso con toni distesi ben lontani, come tiene a precisare, dall’irruenza verbale di Mario Bocchio. “I controlli sono legittimi e del resto se ne sarebbe comunque occupata la Corte dei Conti. Ciò non toglie che Fabbio dica il vero quando cita Mara Scagni come ‘mandante’ politico dell’iniziativa. Tocca ora alla magistratura fare le verifiche del caso.”
Quanto ai revisori del Conti “è indubbio che a suo tempo i loro interventi ebbero toni più da consiglieri di opposizione che non da tecnici e per questo ci siamo permessi di contestarli”.