Il Comune di Alessandria
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“Sparita” la raccomandata con la documentazione per la Corte di Conti?
E' giallo sui conti pubblici: la Corte dei Conti richiede osservazioni al Comune ma la raccomandata si perde tra Alessandria e Torino. Intanto l'istruttoria e l'indagine della Guardia di Finanza, proseguono il loro iter
E' giallo sui conti pubblici: la Corte dei Conti richiede osservazioni al Comune ma la raccomandata si perde tra Alessandria e Torino. Intanto l'istruttoria e l'indagine della Guardia di Finanza, proseguono il loro iter
Le considerazioni dell’organo di controllo, da come si evince da alcuni passaggi del carteggio, confermano in sostanza quel che la minoranza aveva avuto modo di denunciare in sede di consiglio comunale e avanzano sospetti sulla gestione e sui bilanci 2009 e 2010. In pratica, la Corte prende atto del fatto che, a causa dei disavanzi registrati dai bilanci del Comune, l’ente è stato costretto a formulare piani di rientro che, però, non sarebbero però stati rispettati. Già nel 2009, “il rendiconto è stato approvato dal Consiglio comunale senza tener conto delle osservazioni e raccomandazioni formulate dal Collegio dei revisori”. Fatti, peraltro, in parte già noti. Lo stesso iter sarebbe, poi, stato perseguito anche per il rendiconto 2010, approvato a maggio 2011, sul quale è in corso una istruttoria da parte della Corte dei Conti. A seguito di un consuntivo approvato con un avanzo positivo pari a 3.871.775 euro, il collegio dei revisori aveva infatti formulato una serie di osservazioni “dalle quali emerge che l’esercizio finanziario 2010 si sarebbe, in effetti, dovuto chiudere con un disavanzo di amministrazione pari a 4.989.861 euro: l’Ente (il Comune, ndr) con una lettera non a firma del Sindaco, ha formulato una serie di eccezioni di carattere formale alle osservazioni avanzate dal Collegio dei revisori, che appaiono inidonee a confutarle sul piano sostanziale.” In conclusione “il rendiconto, così come presentato dalla giunta, è stato approvato da consiglio, che, pertanto, così come avvenuto per il rendiconto 2009, non ha tenuto conto o ha valutato insussistenti le osservazioni formulate da Collegio dei revisori”.
Ma, ciò che appare altrettanto grave, è, come anticipato, il fatto che alla Corte non sarebbe stata fornita dagli uffici comunali competenti parte della documentazione richiesta. O meglio, le risposte alle richieste dell’organo di controllo, stando a quanto compare in un verbale del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Alessandria, sarebbero state inviate con una raccomandata mai arrivata al destinazione. In data 13 luglio, infatti, arriva sul tavolo del sindaco Fabbio la scheda di sintesi di cui abbiamo riportato alcuni stralci. In data 18 luglio la Corte dei Conti contatta telefonicamente il presidente del Collegio dei revisori. Questi a sua volta avrebbe informato il direttore della Direzione Staff Economico Finanziaria della richiesta di documentazione. Il 22 luglio il presidente del collegio sollecita gli uffici comunale ma, da questi arriva la conferma “che la risposta alla Corte dei Conti era stata inviata tramite raccomandata”. Al 26 di luglio, data che reca il verbale del collegio Revisori, la raccomandata sembra non essere ancora arrivata a Torino.