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I dottori in visita al Proplast
Nell'ambito delle collaborazioni tra Proplast, Ospedale di Alessandria e Politecnico di Torino alcuni medici e chirurgi hanno fatto un sopralluogo presso l'azienda di Rivalta Scrivia
Nell'ambito delle collaborazioni tra Proplast, Ospedale di Alessandria e Politecnico di Torino alcuni medici e chirurgi hanno fatto un sopralluogo presso l'azienda di Rivalta Scrivia
Sopralluogo di alcuni medici e chirurghi dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo presso la Proplast di Rivalta Scrivia. Un incontro che si inserisce nell’ambito del protocollo a tre tra Azienda Ospedaliera, Proplast e Politecnico di Torino per la ricerca e lo sviluppo dei materiali polimerici in campo biomedicale, firmato lo scorso febbraio. La convenzione rappresenta infatti la cornice di riferimento, dalla quale partire per continuare a sviluppare progetti innovativi che abbiano come finalità la salute del paziente, anche attraverso la realizzazione di manufatti più semplici da utilizzare da parte dei professionisti sanitari e meno costosi.
Il protocollo prevede infatti che l’Azienda, il Politecnico e il Consorzio Proplast sviluppino rapporti di
collaborazione e di cooperazione nel campo della ricerca applicata e della alta formazione nel settore della scienza, della tecnologia e dell’ingegneria biomedicale, in particolare per lo sviluppo di progetti di ricerca e sviluppo nel settore dell’ingegneria delle devices biomedicali, lo svolgimento di attività di ricerca comune nel settore della scienza, della tecnologia e dell’ingegneria dei materiali per applicazioni biomediche, oltre che di attività formative e lo scambio di personale all’interno delle strutture.
La prima sperimentazione è già in corso, con la realizzazione di una speciale vite per la chiusura del cranio dopo interventi al cervello, messa a punto dal dr. Pietro Versari e dal suo staff di neurochirurghi.
Ma anche in altri campi le possibilità di sviluppo sono numerose, come hanno testimoniato i medici presenti: Gabriele Ferretti, direttore della Pneumologia, Ivo Casagranda, direttore del Dipartimento di Emergenza, Piero Davio, direttore della Medicina, Mauro Salvini, direttore della Chirurgia Vascolare, Corrado Cavozza della Cardiochirugia, Salvatore Petrozzino, direttore del dipartimento riabilitativo Borsalino.
La definizione di un linguaggio comune rappresenta il primo passo verso una più stretta collaborazione e l’incontro aveva come obiettivo specifico quello di far conoscere ai professionisti sanitari l’ambito di riferimento di Proplast. I
l Direttore Generale Nicola Giorgione commenta: “L’iniziativa si pone come naturale apertura dell’Azienda Ospedaliera al proprio territorio di riferimento, valorizzando quanto fatto di positivo fino ad oggi ed integrandolo in un sistema che consenta a tutti i partner di trarre positivi vantaggi dalla collaborazione. Abbiamo iniziato a febbraio un percorso importante ed ambizioso che i professionisti dell’Azienda hanno accolto favorevolmente, come testimonia la partecipazione, la curiosità e la disponibilità progettuale dei partners”.
Il protocollo prevede infatti che l’Azienda, il Politecnico e il Consorzio Proplast sviluppino rapporti di
La prima sperimentazione è già in corso, con la realizzazione di una speciale vite per la chiusura del cranio dopo interventi al cervello, messa a punto dal dr. Pietro Versari e dal suo staff di neurochirurghi.
Ma anche in altri campi le possibilità di sviluppo sono numerose, come hanno testimoniato i medici presenti: Gabriele Ferretti, direttore della Pneumologia, Ivo Casagranda, direttore del Dipartimento di Emergenza, Piero Davio, direttore della Medicina, Mauro Salvini, direttore della Chirurgia Vascolare, Corrado Cavozza della Cardiochirugia, Salvatore Petrozzino, direttore del dipartimento riabilitativo Borsalino.
La definizione di un linguaggio comune rappresenta il primo passo verso una più stretta collaborazione e l’incontro aveva come obiettivo specifico quello di far conoscere ai professionisti sanitari l’ambito di riferimento di Proplast. I
l Direttore Generale Nicola Giorgione commenta: “L’iniziativa si pone come naturale apertura dell’Azienda Ospedaliera al proprio territorio di riferimento, valorizzando quanto fatto di positivo fino ad oggi ed integrandolo in un sistema che consenta a tutti i partner di trarre positivi vantaggi dalla collaborazione. Abbiamo iniziato a febbraio un percorso importante ed ambizioso che i professionisti dell’Azienda hanno accolto favorevolmente, come testimonia la partecipazione, la curiosità e la disponibilità progettuale dei partners”.