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Comune e Diocesi insieme per dar voce alla storia della chiesa alessandrina
Un libro che raccoglie al suo interno antichi documenti coevi alla nascita della chiesa e della città stessa di Alessandria, nato dalla collaborazione tra l'amministrazione comunale e Monsignor Versaldi, vescovo di Alessandria. La pubblicazione è stata curata da Roberto Livraghi
Un libro che raccoglie al suo interno antichi documenti coevi alla nascita della chiesa e della città stessa di Alessandria, nato dalla collaborazione tra l'amministrazione comunale e Monsignor Versaldi, vescovo di Alessandria. La pubblicazione è stata curata da Roberto Livraghi
“Oggi si compie la promessa precedentemente rivolta al sindaco di Alessandria con la pubblicazione di un libretto da molto tempo richiesto alla sezione Beni culturali della diocesi”. Con queste parole il responsabile dei Beni culturali della diocesi alessandrina Orsini presenta il volume stampato grazie alla collaborazione tra il Comune di Alessandria e la Diocesi cittadina.
Il libro è stato curato da Roberto Livraghi che nel corso della conferenza stampa di oggi presso la Curia Vescovile, nella sala Cherrier, ha illustrato il contenuto dell’opera.
” Questo documento rappresenta solo una ‘tessera’ del grande lavoro precedentemente svolto – spiega Livraghi – che è partito dall’operato del vescovo Cherrier a prosegue con il grande sostegno di Monsignor Versaldi”. Ne volume sono raccolti alcuni documenti che riprendono i fondi archivistici e bibliotecari della chiesa, attraverso la ricerca non solo in archivi cittadini, ma anche attraverso lo studio e la consultazione di testi che si trovano nell’archivio di Vienna.
“Lo scopo è quello di poter rendere visibili a tutti questi contenuti e queste opere antiche che ritraggono la nascita della città di Alessandria e della sua Diocesi – sottolinea il curatore del volume Livraghi – proprio perché si tratta di documenti che risalgono al XII secolo e sono pertanto coevi alla nascita della chiesa alessandrina (1175).
“Il comune di Alessandria si è preso l’impegno di editare quest’opera con immenso piacere – interviene il primo cittadino Piercarlo Fabbio – anche perché mette in risalto un particolare importante, cioé che Alessandria è Chiesa fin dal suo nome”. Il sindaco ricorda come ” è Chiesa perché nasce intorno ad una chiesa (in Rovereto), perché dedica il suo nome ad un papa, Alessandro III e perché proprio dal nome che il papa decretò nel cartiglio di fondazione della città, Alessandria prese questo nome. Infatti gli alessandrini stessi dopo poco tempo rifiutarono il nome che era stato attribuito alla loro città, Cesarea, per riprendere il nome di Alexandria“. E prosegue: “la storia insegna come talvolta ci siano stati contrasti tra il potere laico e quello spirituale, ma questo essere ‘dirimpettai della chiesa’, sottolinea il legame della diocesi con la parte civile e laica della società”.
Il giudizio finale sull’importanza di questa pubblicazione è lasciato al “padrone di casa”, Monsignor Versaldi: “questo volume è una importante ricostruzione del passato che è comune sia alla chiesa che alla società civile”. La soddisfazione nasce anche dal periodo temporale in cui quest’opera viene editata: “è la voce di una nuova evangelizzazione che si apre proprio nel periodo di missione della chiesa e che vuole dare voce alla tradizione, ma con uno sguardo al futuro, alle nuove generazioni”.
Il volume, per coloro che sono interessati, viene distribuito presso la Diocesi di Alessandria, in via Vescovado.
Il libro è stato curato da Roberto Livraghi che nel corso della conferenza stampa di oggi presso la Curia Vescovile, nella sala Cherrier, ha illustrato il contenuto dell’opera.
” Questo documento rappresenta solo una ‘tessera’ del grande lavoro precedentemente svolto – spiega Livraghi – che è partito dall’operato del vescovo Cherrier a prosegue con il grande sostegno di Monsignor Versaldi”. Ne volume sono raccolti alcuni documenti che riprendono i fondi archivistici e bibliotecari della chiesa, attraverso la ricerca non solo in archivi cittadini, ma anche attraverso lo studio e la consultazione di testi che si trovano nell’archivio di Vienna.
“Lo scopo è quello di poter rendere visibili a tutti questi contenuti e queste opere antiche che ritraggono la nascita della città di Alessandria e della sua Diocesi – sottolinea il curatore del volume Livraghi – proprio perché si tratta di documenti che risalgono al XII secolo e sono pertanto coevi alla nascita della chiesa alessandrina (1175).
“Il comune di Alessandria si è preso l’impegno di editare quest’opera con immenso piacere – interviene il primo cittadino Piercarlo Fabbio – anche perché mette in risalto un particolare importante, cioé che Alessandria è Chiesa fin dal suo nome”. Il sindaco ricorda come ” è Chiesa perché nasce intorno ad una chiesa (in Rovereto), perché dedica il suo nome ad un papa, Alessandro III e perché proprio dal nome che il papa decretò nel cartiglio di fondazione della città, Alessandria prese questo nome. Infatti gli alessandrini stessi dopo poco tempo rifiutarono il nome che era stato attribuito alla loro città, Cesarea, per riprendere il nome di Alexandria“. E prosegue: “la storia insegna come talvolta ci siano stati contrasti tra il potere laico e quello spirituale, ma questo essere ‘dirimpettai della chiesa’, sottolinea il legame della diocesi con la parte civile e laica della società”.
Il giudizio finale sull’importanza di questa pubblicazione è lasciato al “padrone di casa”, Monsignor Versaldi: “questo volume è una importante ricostruzione del passato che è comune sia alla chiesa che alla società civile”. La soddisfazione nasce anche dal periodo temporale in cui quest’opera viene editata: “è la voce di una nuova evangelizzazione che si apre proprio nel periodo di missione della chiesa e che vuole dare voce alla tradizione, ma con uno sguardo al futuro, alle nuove generazioni”.
Il volume, per coloro che sono interessati, viene distribuito presso la Diocesi di Alessandria, in via Vescovado.