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Brusasco sul bilancio: “aspetto ancora risposte”
Il presidente della commissione bilancio del comune, Ezio Brusasco, che per primo aveva sollevato eccezioni sul documento contabile finito nel mirino della Finanza interviene sulla questione dopo la perquisizione delle fiamme gialle
Il presidente della commissione bilancio del comune, Ezio Brusasco, che per primo aveva sollevato eccezioni sul documento contabile finito nel mirino della Finanza interviene sulla questione dopo la perquisizione delle fiamme gialle
A seguito dell’interrogazione parlamentare, presentata dall’onorevole Lovelli (pd) e dall’onorevole Cambursano (Idv), la Guardia di Finanza ha acquisito degli atti presso l’ufficio del ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano.
“Ho avuto modo di leggere la risposta all’interrogazione parlamentare sul rendiconto 2010, diffusa dal Sindaco Fabbio e ritengo doveroso esprimere, anche nella mia qualità di presidente della Commissione Bilancio, il mio parere”, scrive Brusasco in una nota ufficiale.
“La risposta è concettualmente sbagliata. Con il conto consuntivo il Consiglio Comunale deve approvare gli accertamenti di entrata e gli impegni di spesa assunti per realizzare la gestione dell’esercizio nell’anno di riferimento. Guarda caso, gli impegni vengono assunti sui “capitoli di spesa” e non sugli “interventi” che compaiono nel modello di rendiconto. Il piano esecutivo di gestione non c’entra assolutamente nulla. Se si vuole approvare con cognizione di causa il rendiconto occorre conoscere anche come si sono svolte le fasi dell’entrata e della spesa e se sono state rispettate le norme di contabilità che le riguardano e i contratti in essere che rendono obbligatori impegni di spesa ‘maldestramente’ annullati”.
Di fatto, Fabbio, nella sua risposta, individuava nel collegio dei revisori dei conti alcune responsabilità nella lettura del bilancio. Brusasco ricorda, invece, come “La responsabilità dell’approvazione del rendiconto è del Consiglio Comunale al quale la legge demanda chiaramente compiti di indirizzo e di controllo. Se non si può entrare nel merito come si fa ad esercitare il controllo?”
“Nel corso del dibattito ho sollevato 25 eccezioni di merito e ho avuto zero risposte. Prendo atto. Nonostante la bufera che ci avvolge continuerò con impegno, pacatezza e sobrietà a svolgere il ruolo che mi è stato affidato dagli elettori”.
Secondo l’onorevole Mario Lovelli, firmatario dell’interpellanza: “a seguito dell’azione parlamentare, il Ministero ha chiesto chiarimenti al sindaco. Ora attendiamo la risposta scritta che verrà data all’interrogazione”.