Piercarlo Bina sui tagli alla cultura: “per i precari Copat nessuna prospettiva”
Pronta risposta del sindacato che segue alcuni dei lavoratori Copat: "menzogne e false promesse dal Comune. Aveva offerto garanzie che i lavoratori sarebbero stati mantenuti e non è vero che ci sono altre prospettive di impiego se non a condizioni inaccettabili"
Pronta risposta del sindacato che segue alcuni dei lavoratori Copat: "menzogne e false promesse dal Comune. Aveva offerto garanzie che i lavoratori sarebbero stati mantenuti e non è vero che ci sono altre prospettive di impiego se non a condizioni inaccettabili"
Di seguito il comunicato integrale steso a fine incontro:
Signor Sindaco, non sono tagli: sono licenziamenti
Nella conferenza stampa di lunedì il Sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio ha dato il benservito ai lavoratori esterni di vari servizi comunali. E’ lo sbocco inevitabile di una politica di macelleria sociale messa in atto da tempo, sotto il patrocinio dell’assessore Vandone ma anche con il collaborazionismo di alcuni dirigenti del Comune. Sulla Biblioteca Civica, che da ottobre verrà gestita esclusivamente con personale comunale, possiamo solo dire che riteniamo un’ingiustizia ma anche un errore “produttivo” liquidare il personale della cooperativa Copat, che da anni ha assicurato un ottimo servizio con stipendi da fame, senza che venga offerta una seria proposta per il futuro.
Nel mare di menzogne e di false promesse da cui siamo stati sommersi in questi mesi, val la pena di sottolineare l’assoluta infondatezza dell’affermazione secondo cui la Copat avrebbe altre soluzioni occupazionali per i bibliocooperativisti.
In più occasioni la Copat ha dichiarato di non avere altro lavoro in provincia, il che significa, nella migliore delle ipotesi (ma senza nessuna prospettiva reale) che i lavoratori potrebbero essere reimpiegati in altre province. Con contratti part-time tra le quindici e le venticinque ore, non ci pagherebbero neppure il viaggio. La Cub continuerà comunque ad appoggiare i lavoratori licenziati tanto sul piano sindacale quanto su quello legale
Alessandria, 26 luglio 2011