Il Comune di Alessandria
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Guardia di Finanza a Palazzo Rosso: il sindaco si affida al documento inviato alla Prefettura
Dopo l'avviso di garanzia emesso dalla procura per il ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano e l'acquisizione di alcuni atti da parte della Guardia di Finanza, la minoranza consigliare unita chiede con forza le dimissioni della giunta. Nessuna dichiarazione ufficiale del sindaco, che si affida alla risposta destinata al Prefetto scritta in seguito all'interrogazione dell'on. Cambursano (Idv)
Dopo l'avviso di garanzia emesso dalla procura per il ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano e l'acquisizione di alcuni atti da parte della Guardia di Finanza, la minoranza consigliare unita chiede con forza le dimissioni della giunta. Nessuna dichiarazione ufficiale del sindaco, che si affida alla risposta destinata al Prefetto scritta in seguito all'interrogazione dell'on. Cambursano (Idv)
Fabbio e l’amministrazione comunale sembrano volere affidare la loro voce al documento di risposta che il sindaco aveva indirizzato al Prefetto Castaldo, e che doveva giungere al Ministero degli Interni, in seguito all’interrogazione dell’on Cambursano (Idv) relativa ad alcune irregolarità nel Bilancio consuntivo 2010, secondo la relazione anche del Collegio dei Revisori dei Conti.
Il documento di risposta all’interrogazione sottolinea, entrando nel dettaglio delle pagine e dei capitoli, come “il metodo contabile adottato dai Revisori dei Conti sia illegittimo, perché viola palesemente il dettato dell’art. 228 del t.u.e.l; sia arbitrario, perché si concentra soltanto su dodici confronti tra spese inizialmente previste e spese impegnate, mentre il rendiconto 2010 è articolatosu 165 codici di entrata e 204 codici di spesa; sia gravemente lacunoso, perché è incomprensibile e senza giustificazione la ragione per la quale il Collegio dei Revisori trascuri radicalmente le somme dell’entrata”. Secondo il documento di risposta “un altro profilo di illegittimità del comportamento del Collegio dei Revisori è legato alla scelta dei dati contabili su cui hanno basato il ricalcolo del risultato di amministrazione: il collegio ha scelto di mettere a confronto i capitoli della spesa prevista con quelli della spesa impegnata”.
La minoranza consigliare a Palazzo Rosso ha emesso un comunicato congiunto, a firma di tutti i gruppi (Pd – Moderati – I.d.V. – Rifondazione Comunista) in cui si chiede una riunione urgente dei capigruppo e le dimissioni del sindaco Piercarlo Fabbio.
Ecco il testo del comunicato
Con l’indagine della magistratura sul capo ragioniere, il quarto in quattro anni, siamo al colmo. Abbiamo più volte ribadito la non regolarità dei bilanci consuntivi 2009 e 2010 ed aspettiamo risposte dall’organo di controllo. Chiediamo una commissione urgente della Conferenza dei Capigruppo per valutare la situazione. In questi quattro anni è successo di tutto, i consiglieri comunali di minoranza denunciano da tempo la violazione sistematica delle regole e forti difficoltà ad avere accesso agli atti amministrativi, nonostante il ricorso al Prefetto, come la norma prevede, per alcuni documenti siamo ancora in attesa. L’amministrazione Fabbio è un’esperienza finita, non ha più alcuna credibilità, chiediamo con forza le dimissioni del Sindaco e di andare al più presto alle elezioni. Alessandria merita di più.
Al momento non si registrano invece dichiarazioni da parte dell’amministrazione comunale che attende, probabilmente, di conoscere nel dattaglio le ipotesi di reato contestate. Stando alle prime indiscrezioni, si tratta di falso ideologico, abuso d’ufficio e truffa ai danni dello stato. Tali reati vengono contestati al ragioniere capo del Comune di Alessandria Carlo Alberto Ravazzano nel cui ufficio ieri si sono recati gli uomini della Guardia di Finanza di Alessandria, al comando del colonnello Signorello. La procura di Alessandria avrebbe infatti emesso un avviso di garanzia nei confronti del dirigente comunale. Le fiamme gialle avrebbero acquisito la documentazione relativa al bilancio consuntivo 2010, dopo le segnalazioni alla Corte dei Conti dei consiglieri di minoranza e una interrogazione parlamentare firmata dagli onorevoli Mario Lovelli del Pd e Renato Cambusano dell’Idv.
Le fiamme gialle si sarebbero presentate verso le 8.30 negli uffici comunali di via Cavour per poi spostarsi, vero le 11,30, nella sede di piazza della Libertà, presso il segretario generale. L’amministrazione, per tutta la giornata di ieri, non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla vicenda. Anche da parte dell’opposizione c’è molta cautela. Gianni Ivaldi, capogruppo del Pd, firmatario dell’esposto alla Corte dei Conti, si è detto “preoccupato per le sorti della città ma non certo sorpreso per la vicenda. Che ci fossero delle irregolarità nel bilancio consuntivo 2010 lo abbiamo detto chiaramente in consiglio comunale.” Tra oggi e domani si terrà una prima riunione di minoranza per individuare una strada comune. Si attendono anche le prime dichiarazioni da parte della maggioranza.