“Impossibile da soli”: raccolta firme sulla non autosufficienza e disabilità
Presentata in commissione Politiche Sociali la campagna a sostegno della disabilità e delle difficoltà degli anziani all'autosufficienza, promossa dalle organizzazioni sindacali dei pensionati. Tagli al fondo sociale e possibili soluzioni alternative
Presentata in commissione Politiche Sociali la campagna a sostegno della disabilità e delle difficoltà degli anziani all'autosufficienza, promossa dalle organizzazioni sindacali dei pensionati. Tagli al fondo sociale e possibili soluzioni alternative
Una cartolina che recita “Impossibile da soli” e la raccolta di firme a sostegno di questa problematica che, come spiegano le due rappresentanti dei pensionati, “colpisce sempre di più le nostre famiglie, considerando come si è allungata l’età media della vita”.
Luisella Aletto, grazie alla sensibilità dimostrata dal presidente della commissione Politiche Sociali, Aldo Rovito e da alcuni consiglieri presenti in aula, ha ripercorso le tappe di una battaglia portata avanti dai sindacati dei pensionati già da molti anni. “La tematica della non autosufficienza è stata presa in esame dal luglio 2005, quando era stata presentata in Senato una proposta di legge, grazie alla raccolta di un milione di firme. Purtroppo questa proposta non si è mai concretizzata in legge effettiva. Ma noi continuiamo a sperare in un cambiamento”.
Oltre alla raccolta firme, è prevista anche una giornata di mobilitazione su questo tema che si terrà nella giornata di martedì 20 settembre a Torino, durante la quale avverrà la consegna delle cartoline raccolte al presidente della Regione Piemonte.
I sindacati infatti lamentano i continui tagli, decisi sia a livello nazionale per le politiche sociali, sia a livello regionale e locale proprio a sfavore delle persone più fragili e che spesso necessitano di maggiore assistenza. “Tagli consistenti al Fondo sociale e addirittura quasi uno azzeramento del Fondo per la non autosufficienza”, sostiene Laura Fongi. Che prosegue: “gli ultimi stanziamenti sono quelli del 2009 per il 2010, pari a 400 milioni di euro da parte dello Stato alle diverse Regioni, ma che non esisteranno più con la nuova manovra finanziaria”.
Le preoccupazioni maggiori, tanto dei sindacati quanto dei consiglieri che sono intervenuti questa mattina in commissione, sono relative alle possibilità di un aiuto concreto per cambiare le cose. Paolo Berta, recrimina ad alcuni soggetti politici di livello nazionale (Cota e Borghezio) la poca conoscenza di queste problematiche, come da loro stesso affermato durante un comizio in materia di politiche sociali, auspicando quindi che si attui una maggiore circolazione di informazione sui disabili e sui non autosufficienti. Il consigliere Bianchini parla invece di iniziative a favore delle persone disabili: “qualche mese fa c’è stato il torneo internazionale di tennis in carrozzina, ma perché non pensare anche ad una para-olimpiade?”, nella speranza che nel frattempo venga attivato il servizio di Dasability Manager, approvato in Consiglio comunale.
Alcune polemiche sulla “poca sensibilità” vengono sollevate da Mara Scagni, che pensa quindi a possibili iniziative per aiutare questo settore e i sindacati dei pensionati in collaborazione con l’amministrazione comunale. “Tanto per cominciare si potrebbero aggiungere, se è ancora possibile, delle schede progetto sulla non autosufficienza e disabilità in materia di Welfare, all’interno delle proposte già create all’interno del Piano Strategico da oggi fino al 2018“. La consigliera Scagni riporta questo esempio poiché durante l’incontro al Cissaca nei giorni scorsi, il consigliere Berta aveva notato come la materia non comparisse tra le proposte presentate.
“Possiamo subito cercare delle idee e intavolare un piano di lavoro per aggiungere nuove schede in tema di disabilità e non autosufficienza”, interviene Paola Testa del Disability Manager.
Il consigliere Grassi, invece, interviene sull’importanza che anche le famiglie del soggetto disabile, anziano o in difficoltà si facciano maggiore carico, “quando economicamente possibile, s’intende”. Ci sono fondi integrativi regionali, “bisognerebbe istituire anche il fondo integrativo famigliare”.
Il nodo centrale della vicenda sono comunque le misere, per non dire inesistenti, risorse che vengono destinate a queste problematiche. Prima della fine della commissione, oltre all’impegno preso dai consiglieri e dallo stesso presidente Rovito per cercare soluzioni che vadano in aiuto e cerchino di sollevare le sorti di queste tematiche, arriva una buona notizia dell’assessore Gabrio Secco, impossibilitato a partecipare alla commissione perché occupato in riunione con la Giunta. L’assessore alla Saluta fa pervenire in aula un documento che attesta una “variazione al bilancio di previsione 2011 della Regione Piemonte, per l’inserimento di fondi, provenienti dallo Stato, per la realizzazione di prestazioni e servizi assistenziali in favore di persone non autosufficienti”.
In sostanza la dotazione complessiva di 400 milioni dell’anno 2010 in mano allo Stato e destinata ad essere divisa tra le varie Regioni è stata ripartita per questo anno 2011, portando nelle casse della Regione quasi 30 milioni per le politiche della disabilità.
“Non ne sapevamo nulla – commentano le rappresentanti di Cgil e Cisl pensionati – Ma siamo molto soddisfatte. Oltre 29 milioni iniziano ad essere una bella somma a sostegno di questa battaglia”.