Rifiuti, acqua pubblica e teatro: l’opposizione chiede conto al sindaco
Barberis chiede di bloccare la dismissione del porta-a-porta e domanda chiarimenti sull'esito del referendum sull'acqua pubblica. Ivaldi preoccupato per il futuro del Teatro Comunale
Barberis chiede di bloccare la dismissione del porta-a-porta e domanda chiarimenti sull'esito del referendum sull'acqua pubblica. Ivaldi preoccupato per il futuro del Teatro Comunale
Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti Barberis chiede alla giunta comunale e all’assessore competente di rendere pubblici in Consiglio comunale i dati previsti con il sistema dei cassonetti su strada e i suoi costi e di ripristinare il sistema di raccolta dei rifiuti porta-a-porta o quantomeno di bloccarne la sua progressiva dismissione.
“Codesta amministrazione intende eliminare il porta-a-porta senza dimostrare di poter ottemperare alle disposizioni di legge in materia di raccolta differenziata dei rifiuti – scrive Giorgio Barberis nella mozione – la raccolta porta-a-porta è praticata già da anni da milioni di cittadini nel nostro Paese e ha dimostrato di comportare i maggiori vantaggi in termini di riduzione dei rifiuti, aumento della raccolta differenziata e, soprattutto, a regime, di diminuzione delle tariffe”.
Per quanto riguarda l’attuazione dell’esito referendario in materia di gestione pubblica, partecipata e non lucrativa delle risorse idriche Barberis interpella il Sindaco e la giunta “per conoscere quali iniziative si intendono intraprendere, e in quali tempi, allo scopo di dare piena attuazione alla volontà democraticamente espressa dalle cittadine e dai cittadini di questo Paese e di questa comunità locale nei referendum sull’acqua del 12 e 13 giugno scorsi”.
L’esito della recente consultazione referendaria sulla gestione dell’acqua “oltre a revocare automaticamente le prescrizioni normative orientate alla messa sul mercato e all’ingresso immediato e generalizzato dei privati nei servizi idrici, nonché la previsione di componenti lucrative nella relativa tariffa, ha evidenziato in modo inequivocabile l’orientamento dell’opinione pubblica italiana nella precisa direzione di una gestione pubblica e partecipata del bene comune – si legge nell’interpellanza – il complesso quadro normativo risultante dal voto lascia ancora aperti margini di manovra per l’eventuale coinvolgimento dei privati nella gestione dell’acqua”.
Gianni Ivaldi (nella foto), consigliere comunale del Pd, ha invece presentato un’interpellanza sul futuro del Teatro comunale di Alessandria.
“Considerato che da mesi chiediamo invano una commissione ambiente per avere notizie sulla situazione ambientale e culturale del Teatro Comunale, chiuso dal 2 ottobre 2010, e sulle sue prospettive future, considerato che era stato istituito un tavolo tecnico di cui non abbiamo più saputo nulla e non conosciamo eventuali sue conclusioni, ritenuto che sia necessario e urgente gestire al meglio la situazione ambientale complessa e difficoltosa del teatro e avviare un percorso virtuoso per restituirlo al più presto alla città attraverso la bonifica dei suoi ambienti, considerato che i contratti dei lavoratori precari sono stati prorogati fino al 30 luglio 2011 – si legge nel testo presentato da Ivaldi – si interpella il Signor Sindaco sul piano di bonifica, i suoi tempi di attuazione e sull’azienda a cui saranno affidati i lavori e sulle prospettive future delle attività della fondazione del Teatro Regionale Alessandrino e del personale a tempo indeterminato, determinato e delle cooperative coinvolte nell’attività teatrale”.