Miraglia: "Moderati sì, ma se ci fanno arrabbiare…"
I parcheggi, il bilancio di Palazzo Rosso, i Grigi e il call center linea diretta con i cittadini. Dialogo a tutto campo con il coordinatore provinciale del movimento
I parcheggi, il bilancio di Palazzo Rosso, i Grigi e il call center linea diretta con i cittadini. Dialogo a tutto campo con il coordinatore provinciale del movimento
Miraglia, dove volete arrivare? Non è che puntate anche voi alla poltrona di primo cittadino di Alessandria?
Questo glielo dico alla fine, altrimenti bruciamo subito la notizia. Comunque no: a noi interessava e interessa portare in politica una voce di moderazione, centrista anche se nell’ambito del centro sinistra. E una politica amministrativa fatta di atti concreti, di azioni al servizio dei cittadini.
Ci state riuscendo?
Questo lo diranno gli elettori nel 2012. Certamente a Palazzo Rosso abbiamo oggi tre consiglieri che fanno opposizione seria, ma costruttiva. Tre giovani, laureati e preparati, che sanno di cosa parlano, si documentano, e fanno proposte vere, e non solo critiche tanto per criticare. Guardi la recente questione delle due ore gratuite di parcheggio in fascia blu dalle 12.30 alle 14,30. L’abbiamo proposta noi, e ci hanno seguiti in tanti.
Alla fine questi parcheggi gratis della pausa pranzo, tanto cari soprattutto ai ristoratori, torneranno?
Diciamo che in consiglio, con l’appoggio importante anche della Lega, la proposta è passata. Ma non sarebbe la prima volta che la giunta Fabbio decide di non rendere operativa una decisione dell’assemblea. Per ora la gratuità riguarderà agosto, che però è davvero poca cosa…
Miraglia, ci spieghi in sintesi come i Moderati sono arrivati fin qui.
Tutto è cominciato nel 2002. Io fino a quel momento ero stato un semplice elettore centrista. Nacque un progetto, che sposai con entusiasmo, per sostenere Mara Scagni nella corsa a Palazzo Rosso. E la lista civica Mara per la nostra città raccolse l’8% dei voti, e risultò determinante per la vittoria del centro sinistra. Personalmente feci per cinque anni l’assessore con molte deleghe, tra cui i Trasporti. E la lista aveva anche propri rappresentanti ai vertici di Aristor, e poi in Fondazione Cral e Atm. Lavorammo davvero tanto, e credo bene. Aristor, in particolare, la consegnammo nel 2007 che era un piccolo gioiello, dalle grandi potenzialità anche sul fronte della vendita di servizi a prestazioni ai privati. Agli alessandrini dico: guardate cosa è successo dopo, e giudicate voi….
C’è questa storia dei debiti di Palazzo Rosso, e di chi li ha fatti….ma soprattutto agli elettori interessa sapere chi li risanerà: e se per farlo si metteranno ancora le mani nelle loro tasche.
I numeri sono numeri, e mi pare assurdo che anche su questi ognuno possa dire quel che vuole. Guardi, le giunte Psi/Pci, criticabili finchè si vuole, lasciarono in cassa a Palazzo Rosso 11 miliardi di lire. Dopo un decennio di gestione leghista (nonostante i fondi straordinari arrivati dopo l’alluvione) noi ci siamo ritrovati, nel 2002, con 50 miliardi di passivo. Ossia 26 milioni di euro, visto che nel frattempo ci fu il cambio di moneta. Lo dico senza spirito polemico nei confronti della Lega, con cui oggi ho un rapporto di dialogo costruttivo. Noi nei cinque anni di giunta Scagni risanammo parte di quel debito, e soprattutto aprimmo cantieri in città per oltre 100 milioni di euro. E gli investimenti in infrastrutture pubbliche sono la leva per far lavorare anche i privati.
Gli elettori però vi punirono alle urne…
E noi ne prendemmo atto democraticamente. Tanto che poi appunto la lista Mara, che pure ebbe un risultato lusinghiero anche nel 2007, dal 2008 aderì ai Moderati, dopo qualche mese di transizione con l’onorevole Turigliatto. Di Mimmo Porta, imprenditore e fondatore del nostro movimento, ci colpì la concretezza e la trasparenza, e con lui stiamo lavorando benissimo. I Moderati ormai sono realtà importante in tutto il Piemonte, con presenze anche in Lazio e Puglia. Ma puntiamo davvero a diventare il partito del Nord, delle sue esigenze oggi inascoltate.
Lei nel frattempo è tornato assessore (non più in Comune, ma in Provincia), e nel 2009 ha anche sfiorato l’elezione in consiglio regionale...ormai è un politico in carriera?
Assolutamente no. Sono solo un commerciante che da dieci anni trascura le proprie attività personali (per fortuna ho una moglie eccezionale, che compensa le mie assenze) per passione politica. Lo scriva se vuole: ho insistito per avere un ruolo di assessore in Provincia, ma solo perché il compenso relativo, di poco più di 2 mila euro netti al mese, ci era indispensabile per finanziare il movimento. E infatti ne giro la metà ai Moderati. O facciamo così, o chiudiamo bottega.
Intanto avete inventato la politica del call center…
E’ l’applicazione del porta a porta alla politica, ed è il modo meno costoso e più efficace che una forza politica, senza debiti ma anche con poche risorse, ha per raggiungere capillarmente i cittadini. I riscontri sono ottimi: gli alessandrini nella loro gran parte hanno capito che non chiediamo soldi, e neanche voti, ma vogliamo solo informare su ciò che succede. Le offro un piccolo scoop? Il prossimo passo sarà un rapporto ancora più diretto. Chiamiamo a casa, e chiediamo se ci sono problemi o questioni, naturalmente di interesse anche pubblico, che i cittadini vogliono segnalarci, incontrando i nostri consiglieri in Comune, o ricevendoli a domicilio.
Parliamo di primarie del centro sinistra: parteciperete?
(sorride…ndr) No, non parteciperemo, e sosterremo lealmente il candidato, o la candidata, che sarà indicata dal nostro elettorato….
Si dice che Mara Scagni sia in rotta col Pd, e potrebbe presentare una sua lista civica: ci sarà un ritorno di fiamma con I Moderati?
Mara è un’amica, e una persona di assoluta valore, umano e politico. Personalmente ritengo che sia anche una risorsa preziosa del Pd alessandrino, e che il Partito Democratico dovrebbe tenersela stretta, e valorizzarla. Naturalmente da noi per lei la porta è sempre spalancata: ma la nostra scelta per Palazzo Rosso sarà appoggiare, come le ho detto, il candidato o la candidata vincente delle primarie. Questo deve essere chiaro…
Insomma Miraglia, il vostro anti Fabbio si chiama Rita Rossa…
(nuovo sorriso, ndr) Credo sia la candidata che ha più chance di vittoria finale, e una persona politicamente preparata.
Ipotizziamo che il centro sinistra si riprenda Palazzo Rosso: poi che fa?
Intanto il centro destra in quattro anni ha sfasciato la città, e vedremo cosa succederà nei prossimi mesi. Guardi che queste cose le sa anche la Lega alessandrina, che però alla fine si adegua al “can che abbaia non morde”, come Bossi fa a Roma. Prima le cadreghe, poi il resto. Qui ci sono state nelle municipalizzate negli ultimi anni cinquecento assunzioni clientelari, aggirando con degli escamotage il patto di stabilità. Cosa dovrà fare il centro sinistra? Innanzitutto chiedere ad autorità terze inattaccabili (vedremo se Corte dei Conti o altri soggetti) di certificare come stanno le cose sul piano finanziario. Se ci sono buchi, e chi li ha fatti. E’ ora di smetterla con i balletti delle cifre e il rimbalzare delle responsabilità.
Miraglia, lei è mandrogno doc?
Sicuramente mi sento tale. Abito qui dall’età di dieci anni, in arrivo con la mia famiglia dall’Argentina. Mio padre, lucano, decise di trasferirsi a Mandrogne stimolato da un amico valenzano: da quelle parti la situazione cominciava a farsi incandescente. E io qui sono cresciuto, e mi sento davvero mandrogno. Anche se non dimenticherò mai quando, alle elementari, vidi arrivare i militari e i carri armati dinanzi alla scuola…era il 1966. Sulla storia dell’Argentina, e anche dei tanti italiani che là hanno vissuto e vivono, posso consigliare a tutti un bellissimo libro? Si chiama Argentina, paese dei paradossi, di Maria Seoane, una giornalista di origine italiana, tra l’altro.
Chiudiamo con una riflessione sui Grigi: lei che ci ha anche giocato…
Io sono molto fiducioso, credo che l’abbiamo scampata bella, e che ci siano i presupposti per un rilancio serio. Dice bene, io i Grigi li ho nel cuore. Ho giocato nelle giovanili fino ai 17 anni, con qualche convocazione in prima squadra. Poi sono passato all’Albese, in comproprietà per cinque milioni. Nei primi anni Settanta era una cifra…Purtroppo un incidente d’auto limitò parecchio il mio percorso di atleta, ma non la passione. Sono stato per diversi anni il portiere dell’Acqui, e nel mondo del calcio provinciale ho ancora tanti amici. Spero che la prossima stagione per l’Alessandria sia entusiasmante, lo dico da vero tifoso.