La soluzione precari: "passaggio ad Aspal per assistenti e collaboratori socio educativi"
E' l'annuncio del sindaco Piercarlo Fabbio nel corso della conferenza stampa di venerdì pomeriggio: "è un progetto pilota, di sperimentazione per un anno scolastico". Critiche del primo cittadino per come è stata gestita la vicenda "da un sindacato che non ha competenze in materia"
E' l'annuncio del sindaco Piercarlo Fabbio nel corso della conferenza stampa di venerdì pomeriggio: "è un progetto pilota, di sperimentazione per un anno scolastico". Critiche del primo cittadino per come è stata gestita la vicenda "da un sindacato che non ha competenze in materia"
"Si è attuata una sostanziale divisione in due parti del servizio degli asili nido e delle materne: quella del 'core business', cioè il servizio educativo, di 'didattica frontale' (insegnanti ed educatori) che resterà incarico dell'amministrazione comunale (dipendenti comunali a tempo indeterminato) e quella degli assistenti e collaboratori del servizio socio-educativo, ovvero personale che svolge attività che vanno dal servizio distribuzione pasti alla pulizia dei locali scolastici. Per queste ultime figure si è pensato un passaggio ad una nostra partecipata, l'Aspal".
Il sindaco prosegue: "gli assistenti e i collaboratori socio-educativi fanno ancora parte di un sistema misto, ovvero una parte sono già a tempo indeterminato, mentre una parte era a tempo determinato, come i precari cui è scaduto il contratto il 30 giugno: per questi ultimi la possibilità è quella di seguire l'iter di selezione che sarà effettuato da Aspal (con ogni probabilità già a partire dai primi 15 giorni di agosto), con possibilità di ingresso 'agevolato' per coloro che vantano precedente esperienza lavorativa con l'ente comunale".
"Questa soluzione è sperimentale - ha aggiunto il sindaco - e avrà validità per l'anno scolastico 2011-2012, tempo per poter verificare come funziona l'interconnessione lavorativa tra due unità diverse, quali il Comune e la partecipata Aspal. Anche perché la modifica allo statuto per permettere questo inserimento in Aspal è stata attuata oggi dalla Giunta, mentre deve essere ancora cambiata dall'assemblea amministrativa dell'azienda in questione".
In questo modo, per i futuri dipendenti Aspal, si ricomincerebbe da capo: quindi un nuovo contratto di altri 36 mesi, mentre con la vecchia soluzione di passaggio per il centro per l'impiego questo non sarebbe stato possibile per coloro (i precari) che avevano già condotto i tre anni più eventuali proroghe concesse dalla legge, che comunque dovevano rientrare in un totale di 36 mesi complessivi.
A sottolineare alcuni particolari di questa nuova soluzione adottata dalla Giunta è intervenuto anche il direttore del Personale, Antonio Pino: "è una soluzione temporanea che però prende in esame già le possibili problematiche future per il settore scolastico (2012-2013) con le norme della nuova Riforma Finanziaria". E aggiunge: "ci tengo a sottolineare che per questi 28 lavoratori precari non era possibile attuare una stabilizzazione per questioni di legge. Infatti la nuova normativa in vigore dal gennaio 2010 non lo permette più".
Proprio per sottolineare l'impegno dell'amministrazione Fabbio di questi anni in questa direzione, Pino presenta una tabella che riporta i dati delle persone stabilizzate negli anni 2007-2008: " un totale di 100 stabilizzazioni, di cui 56 che possiamo definire ufficiali (ovvero interne all'ente comunale) mentre le rimanenti 'indotte' cioè attraverso delle esternalizzazioni dei servizi (ad esempio servizio Giovani, ex Sit, Consorzio di Bacino)".
Il sindaco Fabbio ha però precisato che il "percorso travagliato di questa vicenda" è stato causato anche da "come è stata gestita la situazione da parte di un sindacato che ha poche competenze in materia", facendo riferimento all'azione durante una seduta del Consiglio comunale, definito dal Sindaco "vulnerabile a queste tematiche". "Non è una dimostrazione di democrazia - ha concluso il primo cittadino - e d'ora in poi la mia richiesta è rivolta alle organizzazioni sindacali: non utilizzate più queste strade per aiutare i lavoratori perché poi, alla fine, è l'organo autocratico comunale a doversi imporre!".