Home
Parise: “io candidato sindaco, con o senza le primarie del Pd”
L'ex coordinatore del Pd alessandrino ha presentato le linee guida del suo programma elettorale, precisando subito che non si tratta di una provocazione ma di una candidatura "vera", fatta con l'obiettivo di rendere la città migliore, superando "una vecchia destra e una vecchia sinistra"
L'ex coordinatore del Pd alessandrino ha presentato le linee guida del suo programma elettorale, precisando subito che non si tratta di una provocazione ma di una candidatura "vera", fatta con l'obiettivo di rendere la città migliore, superando "una vecchia destra e una vecchia sinistra"
Corrado Parise candidato sindaco alle primarie del Pd ormai non è notizia nuova, sebbene la presentazione vera e propria sia avvenuta oggi, giovedì 14 luglio, nel corso di una conferenza stampa piuttosto partecipata. Durante l’incontro con i giornalisti l’ex coordinatore cittadino del Partito Democratico ha illustrato alcune delle linee guida del suo programma di governo della città, perché, come ha tenuto più volte a sottolineare “non si tratta di una provocazione, io corro per vincere e per donare agli alessandrini una città nuova, che sia finalmente bella fuori e bella dentro”. Rispondendo alle domande dei presenti Parise ha però precisato che la sua idea è sì quella di partecipare alle primarie del Pd, previste per il 16 di ottobre, anche se il regolamento definitivo va ancora approvato, ma che si aspetta che ciò avvenga in un clima di trasparenza e di chiarezza fin da subito, senza dover lasciar passare l’estate in attesa che gli altri candidati – “che tutti conoscono anche se ufficialmente ancora non ci sono” – vengano allo scoperto con un loro programma, così da aprire un confronto autentico. Del resto, se non ci fossero segnali in tal direzione, Parise è chiaro sulle sue intenzioni: “io mi candiderò alle prossime primarie in ogni caso, siano esse di partito o di coalizione”. Durante la conferenza di presentazione, che si è tenuta presso la sede della Cooperativa sociale Il Gabbiano – della quale Parise è stato socio lavoratore svolgendo la funzione di educatore professionale – sono stati toccati molti temi caldi della città, fra i quali, solamente per citare alcuni, la posa della prima pietra del ponte Meier e la questione, che sembra sempre più connotata politicamente, del rapporto fra i Grigi e la città. In merito al nuovo ponte che dovrebbe unire la Cittadella con il resto dell città Parise non ha usato mezze misure: “quello che si sta portando avanti attualmente è un progetto scellerato, costosissimo e utile solo a chi si occupa di costruzioni. Quella scelta è un’opera faraonica che appartiene come concezione al passato e poco ha a che spartire con le vere esigenze dei cittadini. Grazie alla nuova tangenziale un ponte di quel tipo è praticamente inutile e con quell’investimento se ne sarebbero potuti costruire due, uno di tipo pedonale, bello e poco costoso a uso dei cittadini e non dei camion, l’altro sulla Bormida, che questa amministrazione ha ignorato, fallendo così come aveva già fallito la precedente”.
Riguardo ai Grigi poi, Parise ha ribadito che “servono soluzioni di prospettiva, senza che vi siano strumentalizzazioni continue e che una squadra di calcio che sarebbe da amare venga invece utilizzata per altri scopi”. Parise è poi tornato su molti altri temi che riguardano la città e non solo. Dall’idea diun’etica gestionale forte, che si basi su un rapido risanamento del bilancio da portare avanti attraverso sobrietà e serietà, alle altre due parole chiave del suo programma, cioè cultura e sviluppo, da intendersi in senso ampio come sapere, studio, scambio di idee e di esperienze, ricerca, tecnologia, arte e cultura popolare. In questo contesto sarebbe da ripensare anche la valorizzazione della Cittadella, con un nuovo progetto che la ponga al centro della cultura, recuperandone il parco e curando il lungofiume. Diversi i temi anche riguardanti il senso di comunità, coniungato però con l’apertura alla multiculturalità – anche grazie alla costituzione di un Centro Multiculturale autogestito – alla famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi e al riconoscimento pieno di tutti i diritti con la tutela reale della diversità e della soggettività di ciascuno. Diversi dei progetti presentati Corrado Parise li aveva già raccontati nella lunga intervista rilasciata la nostro giornale qualche tempo fa – compreso il tema della “necessità di un nuovo ospedale provinciale con sede ad Alessandria e della necessità di tornare a servizi sociosanitari di eccellenza”.
Parise ha spiegato la sua candidatura come “necessità di ricominciare da capo: non solo nella morale ma anche nei rapporti civili”. Per questo ha voluto ribadire, in conclusione della conferenza, quanto la sua candidatura voglia essere “alternativa alla vecchia destra, ma anche alla vecchia sinistra”.
Riguardo ai Grigi poi, Parise ha ribadito che “servono soluzioni di prospettiva, senza che vi siano strumentalizzazioni continue e che una squadra di calcio che sarebbe da amare venga invece utilizzata per altri scopi”. Parise è poi tornato su molti altri temi che riguardano la città e non solo. Dall’idea diun’etica gestionale forte, che si basi su un rapido risanamento del bilancio da portare avanti attraverso sobrietà e serietà, alle altre due parole chiave del suo programma, cioè cultura e sviluppo, da intendersi in senso ampio come sapere, studio, scambio di idee e di esperienze, ricerca, tecnologia, arte e cultura popolare. In questo contesto sarebbe da ripensare anche la valorizzazione della Cittadella, con un nuovo progetto che la ponga al centro della cultura, recuperandone il parco e curando il lungofiume. Diversi i temi anche riguardanti il senso di comunità, coniungato però con l’apertura alla multiculturalità – anche grazie alla costituzione di un Centro Multiculturale autogestito – alla famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi e al riconoscimento pieno di tutti i diritti con la tutela reale della diversità e della soggettività di ciascuno. Diversi dei progetti presentati Corrado Parise li aveva già raccontati nella lunga intervista rilasciata la nostro giornale qualche tempo fa – compreso il tema della “necessità di un nuovo ospedale provinciale con sede ad Alessandria e della necessità di tornare a servizi sociosanitari di eccellenza”.
Parise ha spiegato la sua candidatura come “necessità di ricominciare da capo: non solo nella morale ma anche nei rapporti civili”. Per questo ha voluto ribadire, in conclusione della conferenza, quanto la sua candidatura voglia essere “alternativa alla vecchia destra, ma anche alla vecchia sinistra”.