Quale futuro per la logistica alessandrina?
Ancora incerto il destino della società di Giancarlo Dallerba, la Sital, azienda di intervento sul territorio locale per l'attuazione di aree produttive a destinazione industriale, logistica, commerciale e artigianale. Ripercorriamo le tappe della vicenda...
Ancora incerto il destino della società di Giancarlo Dallerba, la Sital, azienda di intervento sul territorio locale per l'attuazione di aree produttive a destinazione industriale, logistica, commerciale e artigianale. Ripercorriamo le tappe della vicenda...
Ma partiamo dall’inizio. Il giorno dell’approvazione in Consiglio comunale del documento di Bilancio preventivo 2011 (8 luglio), il gruppo consigliare del Partito Democratico, dalle parole del primo firmatario, il vicepresidente Enrico Mazzoni, presentava una mozione di “richiesta di messa in liquidazione della società Sital S.p.A”.
Le argomentazioni portate a conoscenza dell’aula consigliare vertevano sul “fallimento della mission di questa società” come dimostrato dalla Relazione Previsionale Programmatica che lo stesso presidente, Giancarlo Dallerba, aveva presentato in commissione Politiche dello Sviluppo a metà giugno 2011.
Mazzoni precisa: “nessuno degli obiettivi prefissati è stato raggiunto e la condizione della società, oggi, non fa pensare che possano essere raggiunti in futuro. Infatti i bilanci della Sital relativi agli anni 2008 e 2009 hanno registrato una perdita pari a 311 mila euro e la cifra non sembra scostarsi molto per l’anno 2010″.
E’ sempre Mazzoni che fa notare come l’azione principale della società in questione, come esplicitamente scritto anche nella Relazione Previsionale, dovrebbe essere quella di realizzare e monitorare gli interventi industriale sui terreni dell’area di San Michele, di proprietà comunale. In realtà “questi terreni sono stati ceduti, attraverso cartolarizzazione a soggetti privati”. Mazzoni va giù duro e parla “di una società la cui attività è strumento nelle sole mani del suo presidente, Dallerba, che l’ha trasformata in una agenzia di viaggi”.
La richiesta pertanto è l’immediata messa in liquidazione “prima che venga sperperato altro denaro pubblico”, sostiene Mazzoni.
Così ci si era lasciati la sera dell’8 luglio. La votazione relativa alle mozioni presentate in materia di bilancio, sarebbe avvenuta alla seduta di Consiglio successiva, ovvero lunedì 11 luglio.
Quella stessa mattina di lunedì, inizia a circolare, soprattutto mezzo stampa, un comunicato firmato dai capigruppo della maggioranza Priano, Sarti, Maconi e Piccolo con la richiesta “al presidente del Consiglio Comunale e a quello della Commissione Consiliare Politiche dello Sviluppo, la convocazione urgente di una seduta di quest’ultima al fine di dare inizio all’iter procedurale per la liquidazione della società partecipata Sital S.p.A“. Le motivazioni apportate dipendono dalla “necessità di attivare una procedura che possa dare inizio ad un nuovo percorso per lo sviluppo del Marketing Territoriale, attraverso l’individuazione della soluzione più utile ed idonea alla città, che rispetti anche criteri di economicità”.
Fin qui nulla da dire, se non fosse che dopo poche ore da questo comunicato, cioè la sera del Consiglio comunale, queste parole si erano improvvisamente “eclissate”: la maggioranza, tutta, al momento di votare per la mozione di Mazzoni relativa alla messa in liquidazione della Sital, ha votato contro, respingendo quindi l’attuazione della richiesta.
Come è possibile? Un cambio di idea repentino che evidenzia come ci siano volontà diverse all’interno dell’amministrazione, che al momento, sono però tutte guidate (da chi?) “verso la stessa direzione” per mantenere il passo su “una strada comune”.
A non rilevare alcun ostacolo nel campo della “logistic city” è invece il consigliere Mario Bocchio, che sottolinea “come questo settore resti uno degli elementi di maggiore interesse da parte di questa amministrazione”. Bocchio prende le difese dell’amministrazione Fabbio sulle scelte fatte in materia di logistica, precisando “la necessità di coordinare iniziative legate al cosiddetto marketing territoriale”, in senso di promozione del nostro territorio, ma allo stesso tempo sottolinea come ciò “non sia realizzabile in un tempo brevissimo, a fronte di aree di grande dimensione”.
Il consigliere Pdl-An sembra non voler, a differenza dei capigruppo della maggioranza Priano, Sarti, Piccolo e Maconi, puntare il dito contro la Sital: “Oggi ci troviamo davanti alla questione della società di Dallerba, ma anche la società controllata dalla Provincia, Energia & Territorio, praticamente non ha fatto nulla nonostante abbia sinora investito centinaia di milioni di euro. Come si vede, la logistica nel territorio alessandrino ha assolutamente bisogno di essere ridefinita”.
Finora nessuna dichiarazione ufficiale da parte del primo cittadino di Alessandria, Piercarlo Fabbio. Silenzio sulla questione anche del presidente protagonista, Giancarlo Dallerba,il cui unico commento si può leggere, in via confidenziale, sul blog Controvento: “contattato telefonicamente Dallerba smentisce qualsiasi intenzione di messa in liquidazione di Sital da parte del sindaco. Parla semmai di intenzione di rifocalizzarne l’attività sul fronte del martketing e della promozione territoriale“.
Passo dopo passo…staremo a vedere come va a finire.