Palazzo Rosso: è già bagarre pre elettorale
Mai campagna per le comunali cominciò con tanto anticipo. In campo ci sono già 4 candidati ufficiali alla poltrona di sindaco (Parise, Rattazzo, Kovacic, Prigione), e in entrambi gli schieramenti le acque sono sempre più mosse
Mai campagna per le comunali cominciò con tanto anticipo. In campo ci sono già 4 candidati ufficiali alla poltrona di sindaco (Parise, Rattazzo, Kovacic, Prigione), e in entrambi gli schieramenti le acque sono sempre più mosse
Mancano ancora dieci mesi alle elezioni comunali alessandrine, ma il clima a Palazzo Rosso è incandescente. Come ampiamente prevedibile, la maggioranza di centro destra nei giorni scorsi ha serrato le fila, e approvato il bilancio preventivo 2011. Ma questo non significa che, all’interno dello schieramento, tutto proceda a gonfie vele. Anzi. Cosa pensare di fronte alla schizofrenia di un documento dei capo gruppo di maggioranza che nel pomeriggio di lunedì chiede la messa in liquidazione di Sital, la società della logistica guidata da Giancarlo Dallerba, mentre la sera stessa in consiglio scatta la correzione di rotta, e lo smantellamento della società viene negato dai voti della maggioranza? Nei corridoi circola voce di un tentativo di colpo di mano, prontamente “sventato” con polso fermo dal sindaco Fabbio. E in effetti appare difficile capire come ci si potesse presentare di fronte agli elettori dicendo: “nel 2008 abbiamo creato Sital, nel 2011 l’abbiamo liquidata per inefficienza”. Più saggia, sul piano politico, la scelta “democristiana” del primo cittadino: puntare su una più o meno sostanziale rimodulazione della mission, che del resto già in questi anni ha parecchio “virato” nella direzione del marketing territoriale.Ma tutti, inutile negarlo, hanno ormai la testa rivolta alle elezioni del 2012. Nel centro destra fino ad ora è emerso un unico candidato alternativo a Piercarlo Fabbio: Claudio Prigione de La Destra, che insieme al compagno di partito Aldo Rovito ha da tempo tolto l’appoggio all’attuale maggioranza. Tutto il resto del centro destra punterà compatto sulla riconferma dell’attuale sindaco? E’ presto per dirlo, soprattutto a causa della forte instabilità del quadro nazionale.
“Fosse per me, avrei già mandato a casa il governo, e andrei alle elezioni politiche da soli, alternativi a Pd e Pdl”. A dichiararlo è Oreste Rossi, europarlamentare della Lega Nord, di passaggio in città tra gli impegni di Strasburgo e quelli di Bruxelles. “Sono ancora consigliere comunale – precisa Rossi – solo perché se mi dimettessi entrerebbe a Palazzo Rosso una persona che la Lega ha allontanato da tempo” (si tratta del rumeno Gheorghe Raica, già “ripescato” in consiglio in occasione della sospensione di Maurizio Grassano, ndr). “Tuttavia – ribadisce Rossi – sono tanti gli elementi di scontentezza rispetto alle scelte della giunta Fabbio, non nego che non sono soddisfatto”. Più o meno dello stesso tono, settimane addietro, le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Regionale Riccardo Molinari. Il che ancora non significa che la Lega correrà da sola, ma sicuramente qualcuno ci sta concretamente pensando.

Di certo al momento c’è che, a sinistra, si sono palesati nei giorni scorsi altri due candidati alla poltrona di sindaco (ed entrambi, par di capire, non parteciperanno alle primarie ma correranno per loro conto): Giovanni Rattazzo sarà il candidato di Crescere Insieme, mentre Renato Kovacic (protagonista di tante battaglie civili collettive e personali, l’ultima contro Aristor lo scorso anno, in merito al suo poi “revocato” licenziamento) correrà per Comunisti Sinistra Popolare.