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    Giulia Gastaldo - giulia.gastaldo@alessandrianews.it  
    13 Luglio 2011
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    La macchina del capo di Paolini in Cittadella

    La fortezza alessandrina ospita stasera, mercoledì 13 luglio, lo spettacolo teatrale dell’apprezzatissimo attore veneto. Ritratto di ragazzini della periferia italiana tra il 1964 e il 1984

    La fortezza alessandrina ospita stasera, mercoledì 13 luglio, lo spettacolo teatrale dell?apprezzatissimo attore veneto. Ritratto di ragazzini della periferia italiana tra il 1964 e il 1984

    A partire dalle 21,30, Marco Paolini calcherà il palcoscenico allestito in Cittadella per esibirsi in uno spettacolo dal titolo “La macchina del capo”, che prende vita dagli Album, dai racconti teatrali costruiti lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984, nei quali lo stesso gruppo di personaggi cresce passando da uno spettacolo all’altro, in una sorta di romanzo popolare di iniziazione.

    È un lavoro sull’infanzia e sulla primissima adolescenza, tra la famiglia, la colonia e le avventure nel campetto di pallone. Non è un diario, non è un pezzo nostalgico, e nemmeno una memoria d’altri tempi, bensì un viaggio che parte dalla casa, micro-universo dal quale osservare il mondo, per avanzare alla scoperta del macro-mondo (del mare, dei compagni di giochi, del sesso visto con gli occhi di un bambino). È il ritratto di un’Italia di periferia, vista su scala ridotta, tra la Pedemontana e il mare. È un lavoro sul desiderio e sulla scoperta, vicino alle atmosfere di Monicelli, in cui i ragazzi protagonisti del racconto sembrano quasi gli Amici miei da ragazzini, e le zingarate sono forse più innocenti pur altrettanto ironiche.

    Testi di Marco Paolini e Michela Signori, musiche di Lorenzo Monguzzi.

    Attore, autore e regista. Nato a Belluno nel 1956.
    Dagli anni Settanta al 1994 Marco Paolini ha fatto parte di diversi gruppi teatrali: Teatro degli Stracci, Studio 900 di Treviso, Tag Teatro di Mestre e Laboratorio Teatro Settimo. Con il Laboratorio Teatro Settimo ha composto "Adriatico" (1987) e ha preso parte a "Riso amaro" (1988), "Libera nos" (1989), "La storia di Romeo e Giulietta" (1991), "La trilogia della villeggiatura" (1993).
    Nel 1984 ha lavorato per un breve periodo negli USA realizzando una creazione originale dal titolo "Two little orphans".
    Con "Adriatico" inizia la serie degli "Album" che prosegue con "Tiri in porta" (1990), "Liberi tutti" (1992), "Aprile '74 e 5" (1995), "Stazioni di transito" (1999).
    Dal 1990 ai primi mesi del 2000 collabora con la cooperativa Moby Dick - Teatri della Riviera con la quale produce "Il racconto del Vajont 1956/ 9 ottobre 1963" (1993) che ha ricevuto il ‘Premio Speciale Ubu’ 1995 per il Teatro Politico, ‘Premio Idi’ 1996 per la migliore novità italiana e che è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai 2 il 9 ottobre 1997. Per questo spettacolo ha ricevuto l'Oscar della televisione come miglior programma del 1997.
    Seguono inoltre le produzioni "Appunti foresti" (1996), "Il milione quaderno veneziano di Marco Paolini" (1997), la ricerca sui "BESTIARI" che finora ha portato alla creazione di "Bestiario Veneto in riviera" (1998), "Bestiario Veneto parole mate” (1998), "Bestiario Veneto l'orto" (1998) e "Bestiario Italiano i cani del gas" (1999).
    Nel febbraio del 1997 ha realizzato venti racconti radiofonici brevi per la RAI, chiamati "Storie alla radio", andati in onda nella trasmissione Radiomania.
    Nel 1999 fonda JOLE (nel 2002 la società cambia nome e diventa JOLEFILM), la casa di produzione che cura i suoi progetti teatrali, cinematografici ed editoriali.
    Ha successivamente prodotto "Stazioni di transito" (1999), "I-TIGI Canto per Ustica" (2000) e il riallestimento dello stesso con il titolo "I-TIGI Racconto per Ustica” (2001).

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    Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Teatro Regionale Alessandrino.

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