Ateneo Avogadro: approvato il nuovo statuto
Scompaiono le facoltà, sostituite dai dipartimenti che si occuperanno di ricerca e didattica. Il Senato accademico determinerà gli indirizzi culturali, didattici e scientifici, il Consiglio di Amministrazione quello strategico e finanziario
Scompaiono le facoltà, sostituite dai dipartimenti che si occuperanno di ricerca e didattica. Il Senato accademico determinerà gli indirizzi culturali, didattici e scientifici, il Consiglio di Amministrazione quello strategico e finanziario
I lavori sono iniziati il 31 gennaio e sono occorse ventitré sedute per giungere al documento votato dagli organi di governo. Ora sarà inviato al Ministero, che avrà tempo 120 giorni per valutarlo e approvarlo o rimandarlo con richieste di modifiche. Entro la fine dell’anno, quindi, il nuovo Statuto dovrebbe essere in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
La Legge Gelmini ridisegna di fatto la governance degli Atenei e i suoi cardini sono stati pienamente recepiti dal nuovo Statuto. Scompaiono innanzi tutto le facoltà come strutture per la didattica e i dipartimenti per la ricerca scientifica; saranno sostituiti da dipartimenti, che costituiranno l’ossatura unica per l’organizzazione e lo svolgimento sia della ricerca, sia della didattica. Verranno probabilmente costituiti sette o otto dipartimenti, ciascuno formato da non meno di trentacinque docenti.
Il Senato accademico contribuirà a determinare gli indirizzi culturali, didattici e scientifici dell’Ateneo, formulando proposte e pareri obbligatori in materia di didattica, di ricerca e di servizi agli studenti e svolgendo funzioni di coordinamento e di raccordo con i Dipartimenti e con le Scuole. Rispetto alla composizione attuale, il numero dei membri è ridotto a 21: il Rettore, 14 docenti (oggi 22) di cui almeno un terzo Direttori di Dipartimento, eletti dai professori di I e II fascia e dai ricercatori dell’Ateneo, nel rispetto delle diverse aree scientifico-disciplinari e del principio delle pari opportunità tra uomini e donne. Completano la formazione tre rappresentanti del personale tecnico-amministrativo e tre rappresentanti degli studenti.
Il Consiglio di amministrazione è l’organo che maggiormente cambierà fisionomia e competenze. Esso diventerà il vero motore dell’Ateneo, svolgendo le funzioni di indirizzo strategico e vigilando sulla sostenibilità finanziaria delle attività. Sarà, per esempio, il Cda e non più il Senato a decidere sull’attivazione e sulla chiusura dei corsi di laurea. Sarà composto soltanto da 9 membri (oggi sono 25): il Rettore, che lo presiede, un rappresentante degli studenti, 7 componenti, di cui tre esterni. Tutti i componenti designati sono individuati tra personalità italiane o straniere in possesso di comprovata competenza in campo gestionale e di un’esperienza professionale di alto livello, con necessaria attenzione alla loro qualificazione scientifica e culturale. Per la designazione dei componenti il Rettore emanerà un avviso pubblico per le candidature interne ed esterne contenente i requisiti professionali richiesti.
Gli studenti avranno maggior peso negli organi sussidiari, entrando a far parte del Nucleo di Valutazione e delle Commissioni paritetiche per la didattica, sia di Ateneo, sia dei dipartimenti.
Al Rettore, infine, vengono attribuite, oltre alla rappresentanza legale, anche le funzioni di indirizzo, di iniziativa e di coordinamento delle attività scientifiche e didattiche. Il suo mandato sarà unico, non rinnovabile e durerà sei anni.
Il rettore in carica Paolo Garbarino dichiara a proposito dei risultati: “Non ci sono state imposizioni di alcun genere, ogni decisione è stata condivisa da tutti i membri. Il Senato non ha avuto problemi ad approvare un testo così ben definito. Ora le cose cambieranno sul serio; la riforma Gelmini, puntando sulla governance efficiente e sulle conseguenti migliori performance degli Atenei, ci ha costretti a riflettere su alcune situazioni che andavano oggettivamente cambiate per stare al passo con i tempi e per offrire ai nostri studenti una gestione dinamica, trasparente e innovativa”.
Su iniziativa della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali e del Dipartimento di Scienze dell’ambiente e della Vita di Alessandria si è approvato l’accordo di cooperazione internazionale con l’Università di Granada (Spagna), che promuove lo sviluppo delle relazioni accademiche, culturali e scientifiche tra i due atenei, incoraggiando lo scambio di docenti e ricercatori e studenti, promuovendo la realizzazione di pubblicazioni congiunte e favorendo la realizzazione di progetti comuni di ricerca.
Sono state approvate le Linee Guida per la disciplina degli studenti “Free mover” sia in entrata sia in uscita. Si definiscono tali gli studenti che vogliono trascorrere un periodo di studio all’estero, anche senza specifici accordi siglati dall’Ateneo. Le Linee Guida definiscono le procedure da seguire per il riconoscimento del periodo e dell’attività svolta, con l’obiettivo di incentivare la mobilità nell’ambito della strategia di internazionalizzazione dell’Ateneo.
È stato inoltre approvato il Protocollo d’Intesa tra l’Ateneo e l’Associazione di Promozione Sociale Lab121 di Alessandria, per la realizzazione e la promozione del progetto “Centro per il coworking e collaborazioni professionali”, che ben si configura tra le iniziative di placement che l’Ateneo promuove in tema di orientamento al lavoro e di sostegno all’inserimento lavorativo di studenti e laureati