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Amianto alla Valfrè, parte il secondo esposto
Completate, ma non ancora disponibili, le analisi dell'Arpa ma mancano ancora quelle relativa all'aria per capire se le particelle di amianto si sono già distaccate dalla copertura in Eternit. E così i cittadini fanno un secondo esposto
Completate, ma non ancora disponibili, le analisi dell'Arpa ma mancano ancora quelle relativa all'aria per capire se le particelle di amianto si sono già distaccate dalla copertura in Eternit. E così i cittadini fanno un secondo esposto
“Un mese per avere le analisi, e neppure sono complete”. Per Matteo Bottino è come “scontrarsi con un muro di gomma, o fare il giro delle sette chiese”. Ma la sostanza non cambia. Il punto è che, nonostante diverse segnalazioni, sulla vicenda amianto in Valfrè le risposte tardano ad arrivare. Facciamo un passo indietro: qualche giorno fa segnalavamo come un gruppo di cittadini che vivono nei palazzi attorno alla caserma Valfrè avevano lanciato l’allarme, attraverso un esposto al comune, all’Asl e all’Arpa rilevando come nell’ex sito militare fossero presenti coperture in amianto in evidente stato di degrado. La preoccupazione era, ed è tuttora, per il rischio di sgretolamento del materiale e la possibile dispersione nell’aria delle particelle killer.
“L’altro giorno abbiamo parlato con i funzionari comunali e con Arpa. A un mese di distanza è finalmente arrivato il rapporto sulla pericolosità del materiale. Rapporto che, ci è stato spiegato, non è ancora visionabile ma dovrà essere trasmesso agli uffici comunali. L’amara sorpresa – spiega Bottino – è stata quella di scoprire come i dati raccolti siano relativi solo al livello di degrado dell’amianto, non sulla possibilità che il materiale sgretolato abbia già liberato particelle nell’aria”.
Sulla base del rapporto che Arpa redigerà e invierà al comune, sarà possibile stabilire se la bonifica (che comune e stato si rimbalzano) dovrà essere effettuata entro novanta giorni o due anni. “resta però da capire se, in questo momento, chi ci vive attorno corre pericolo – spiega Bottino – ci hanno suggerito, e procederemo in tal senso, di fare un altro esposto per chiedere anche un analisi dell’aria e non solo del materiale in Valfrè. A noi sembrava un passaggio scontato, doveroso da parte di chi è deputato a vigilare sulla qualità dell’ambiente. Evidentemente non è così. In ogni caso, procederemo con questo secondo esposto”. L’interrogativo, rimasto senza risposta, era tornato di stretta attualità proprio nell’ultimo fine settimana, quando la Valfrè ha ospitato il raduno dei Centauri: “tutte manifestazioni benvenute, per carità, ma che rischiano di contribuire a sollevare ulteriormente polvere”.
“L’altro giorno abbiamo parlato con i funzionari comunali e con Arpa. A un mese di distanza è finalmente arrivato il rapporto sulla pericolosità del materiale. Rapporto che, ci è stato spiegato, non è ancora visionabile ma dovrà essere trasmesso agli uffici comunali. L’amara sorpresa – spiega Bottino – è stata quella di scoprire come i dati raccolti siano relativi solo al livello di degrado dell’amianto, non sulla possibilità che il materiale sgretolato abbia già liberato particelle nell’aria”.
Sulla base del rapporto che Arpa redigerà e invierà al comune, sarà possibile stabilire se la bonifica (che comune e stato si rimbalzano) dovrà essere effettuata entro novanta giorni o due anni. “resta però da capire se, in questo momento, chi ci vive attorno corre pericolo – spiega Bottino – ci hanno suggerito, e procederemo in tal senso, di fare un altro esposto per chiedere anche un analisi dell’aria e non solo del materiale in Valfrè. A noi sembrava un passaggio scontato, doveroso da parte di chi è deputato a vigilare sulla qualità dell’ambiente. Evidentemente non è così. In ogni caso, procederemo con questo secondo esposto”. L’interrogativo, rimasto senza risposta, era tornato di stretta attualità proprio nell’ultimo fine settimana, quando la Valfrè ha ospitato il raduno dei Centauri: “tutte manifestazioni benvenute, per carità, ma che rischiano di contribuire a sollevare ulteriormente polvere”.