Nessuna certezza per i precari degli asili nido: passa solo la mozione della Lega Nord
Erano due le mozioni presentate ieri sera, 11 luglio, in Consiglio comunale a difesa della condizione di lavoro dei dipendenti precari di asili nido e materne: una del consigliere Sarti (Lega) e una del consigliere Bellotti (Idv)
Erano due le mozioni presentate ieri sera, 11 luglio, in Consiglio comunale a difesa della condizione di lavoro dei dipendenti precari di asili nido e materne: una del consigliere Sarti (Lega) e una del consigliere Bellotti (Idv)
Mentre le telecamere del programma di Rai 3, “PresaDiretta”, di Riccardo Iacona intervistavano i consiglieri che a turno uscivano dall’aula e riprendevano alcuni momenti clou della seduta di ieri sera (per una puntata che andrà in onda a settembre), il Consiglio comunale presentava due mozioni a favore della condizione di lavoro dei dipendenti degli asili nido a casa dal primo luglio, data in cui scadeva il contratto a tempo determinato, senza più possibilità, per legge, di proroghe oltre i 36 mesi complessivi.
La mozione presentata dal capogruppo della Lega Nord Roberto Sarti ha ottenuto il consenso unanime dei votanti presenti: 34 presenti e 34 favorevoli, come era stato precedentemente annunciato dalla minoranza e da La Destra durante il dibattito in aula. “Abbiamo chiesto – spiega Sarti – di attivare tutte quelle strategie possibili, entro i limiti della legge, che vadano verso la salvaguardia di queste persone e della loro professionalità”. Quindi apertura per cercare nuove strategie per il “caso”, ma senza nessuna certezza.
Una soluzione veniva invece prospettata dalla mozione presentata dal consigliere dell’Idv, Paolo Bellotti, ma che a detta del sindaco Fabbio e di altri consiglieri della maggioranza sarebbe stata “elusiva della legge, proponendo una procedura che non è attuabile per legge”.
Bellotti, appoggiato da tutta la minoranza e anche da La Destra e dall’Udc di Bianchini durante la votazione, propone “l’assunzione temporanea nelle agenzie interinali, nell’attesa di un passaggio e di una sicura assunzione all’interno di una partecipata del comune, come ad esempio Aspal“.
Forti dubbi dal presidente del Consiglio comunale, Cuttica di Revigliasco, che con profonda sincerità ammette “non so davvero se è una cosa possibile o se elude le leggi in materia”. E infatti la votazione respinge questa soluzione: 33 presenti, 15 favorevoli, 15 contrari e 3 astenuti (Lega Nord e Sciaudone).
Nulla di fatto quindi. I precari che seguivano dal loggione pubblico, lasciano l’aula e si ritrovano sotto Palazzo Rosso con il consigliere Bellotti che si dice “intenzionato a non mollare, a non abbandonare la battaglia”, dando sostegno ai 28 precari, delusi e amareggiati anche questa volta, ma pur sempre combattivi.
Da parte loro, le richieste (o meglio speranze) al consigliere Bellotti sono quelle di vedere per una volta l’opposizione unita e compatta a sostegno della loro condizione e della loro lotta. “Vorremmo ci foste tutti, come forze politiche, al sit-in organizzato per venerdì davanti alla Prefettura“.
Durante il dibattito, apertosi in seguito alla lettura delle due mozioni, pareri contrastanti sono emersi tra molti consiglieri della minoranza e quelli dell’opposizione.
Forse più realisti, ma molto crudi nel loro pensiero sono stati Mario Bocchio e Walter Grassi, che hanno sottolineato il fatto che questi lavoratori dovessero sapere fin dall’inizio “quello che li attendeva” visto che sapevano di avere vinto un concorso per un posto di lavoro “a tempo determinato”, come indica la parola stessa, definito nel tempo (36 mesi). Poi parlano di strumentalizzazioni da parte della minoranza per una situazione, come questa dei precari, che è di interesse di tutti e che ci sta a cuore, “visto che anche noi siamo padri di famiglia”, come sottolinea Grassi.
Rabbia e indignazione dal consigliere Giorgio Barberis che spiega “come fate a parlare di strumentalizzazione: qui c’è gente che non sa di che campare”. Poi in riferimento a ciò che era stato detto da Grassi, “che se si fossero tenuti dei toni più pacati, forse ci sarebbe stato più dialogo tra tutti e ora una soluzione si sarebbe trovata”, Barberis non ci sta: “almeno per questa situazione drammatica si può provare ad andare oltre ai toni?. Si deve usare chiarezza e rispetto nei confronti di questi lavoratori senza fare differenze tra lavoratori di classe A e di classe B”.
Parere più equilibrato tra le due posizioni arriva dal capogruppo de La Destra, Aldo Rovito, sostenuto dalla consigliera Mara Scagni (Pd): “Se si decide di prendere in esame la mozione di Sarti, nonostante tanti di voi (si rivolge alla maggioranza) pensino che per questi lavoratori ci siano poche speranze, allora perché non provare ad esaminare anche la mozione presentata da Bellotti?”, si chiede Rovito.
Anche il consigliere primo firmatario Bellotti decide di intervenire, per riportare alcuni esempi che, a sua detta, “sono esemplificativi che questa soluzione si può applicare, almeno dove si vuole”. E prosegue: ” questa stessa procedura è stata adottata dal comune di Valenza e anche per l’assunzione degli ausiliari di Atm. Perché se in alcuni casi è stato un percorso legittimo, non può esserlo anche per il nostro comune?“.
Mara Scagni, nel condividere le spiegazioni dell’avvocato Rovito, lancia anche una “patata bollente”: “Premesso che credo sia demagogia politica dire ‘cercheremo di fare di tutto per trovare una soluzione’ e premesso che sono sempre stata la prima a parlare di leggi e di regole cui dobbiamo, come istituzione sottostare, vorrei comunque ricordare che questa amministrazione ha dato posti “ad personam”, cioè ‘ai figli di…’ quando ha voluto, andando ben al di sopra delle leggi“.
Dopo un primo intervento subito ad inizio dibattito, il primo cittadino si inserisce nel discorso una seconda volta: “non è più possibile esternalizzare il servizio per stabilizzarlo come si poteva fare prima. Era una procedura possibile fino al 31/12/2009, ora la legge è cambiata”, specifica e spiega Fabbio.
Ad inizio seduta consigliare, invece, si sono votate le mozioni relative al bilancio preventivo 2011 approvato nello scorso Consiglio comunale dell’8 luglio.
Approvata all’unanimità la mozione del consigliere Locci relativa alla “tecnologizzazione e informatizzazione della struttura comunale e anche di quelle strutture di uso e interesse pubblico, come biblioteche e università”: 28 presenti, 28 favorevoli.
Allo stesso modo sono passati la mozione del gruppo Pdl- Fi (prima firmataria Vittoria Poggio) relativa alla “sosta gratuita nel mese di agosto sulle strisce blu” e l’ordine del giorno del consigliere Bocchio relativo alla “creazione di un distretto di raccolta del materiale ferroso e dei rottami nell’area della Fraschetta”.
Respinta, invece, la mozione presentata dal gruppo Pd, con primo firmatario Enrico Mazzoni che richiedeva la “messa in liquidazione della società Sital”, ritenuta dal vicepresidente “totalmente inutile, che non ha concluso nemmeno la metà dei progetti in fase di realizzazione e che ha sprecato e sperperato solo denaro pubblico”. 28 presenti, 18 contrari e 10 favorevoli. Tutta la maggioranza ha votato contro, nonostante nella mattinata di ieri, 11 luglio, agli organi di stampa era arrivata una comunicazione dai capigruppo Pdl (Priano, Maconi, Sarti, Piccolo) che recitava così: “hanno richiesto al presidente del Consiglio Comunale e a quello della commissione consiliare Politiche dello Sviluppo, la convocazione urgente di una seduta di quest’ultima al fine di dare inizio all’iter procedurale per la liquidazione della società partecipata SITAL S.p.A.”. Il comunicato stampa prosegue: ““Attraverso l’attivazione della procedura – dicono i capigruppo – si potrà dare inizio al nuovo percorso per lo sviluppo del Marketing Territoriale. SITAL, ex PLA, società nata durante l’amministrazione Scagni per la gestione della logistica, ha perso negli anni la propria mission, per motivazioni connesse all’andamento congiunturale del mercato. Riteniamo fondamentale, per questo, la creazione di nuovi strumenti per la promozione del nostro territorio”.
Il Consiglio comunale è terminato alle 12.45 con una dissertazione di più di un’ora del sindaco Piercarlo Fabbio di presentazione della “relazione sul programma di mandato”, con la quale ha iniziato ad elencare, ricordare e articolare tutte le opere, gli eventi culturali, gli spettacoli, i progetti presentati dall’amministrazione Fabbio nel 2010, molti dei quali in fase di prosecuzione nell’anno corrente, come ponte Meier, Cittadella, Valfrè, ecc…Da qui si ripartirà ad inizio prossima seduta consigliare.