Ritorno dei cassonetti dei rifiuti in strada: il “no” del centrosinistra
Raccolta firme contro l'abolizione del servizio "porta a porta" decisa dall'Amiu e dal comune di Alessandria, promossa da Pd, Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Moderati
Raccolta firme contro l'abolizione del servizio "porta a porta" decisa dall'Amiu e dal comune di Alessandria, promossa da Pd, Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Moderati
Questo è lo slogan alla base dell’iniziativa promossa dai partiti di centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Federazione della Sinistra e Moderati) contro il ritorno dei cassonetti dell’immondizia nelle strade per la volontà dell’amministrazione comunale e dell’azienda dei rifiuti di abolire il servizio domiciliare di raccolta differenziata in tutti i quartieri della città di Alessandria, fatta eccezione per il centro.
Un banchetto di raccolta firme per dar voce al dissenso di molti cittadini nei confronti di questa decisione, ritenuta dall’opposizione “una decisione sbagliata, di regressione, che nelle aree dove è già stata attuata come i quartieri Orti e Galimberti, e a Spinetta Marengo, Lobbi, Castelceriolo e San Giuliano Nuovo ha portato ad un peggioramento del servizio”, come dichiarato da Daniele Coloris, rappresentante del Partito Democratico di Alessandria (sezione Cristo).
“Un sostanziale ritorno indietro”: questa scelta porterebbe ad una riduzione percentuale e qualitativa della differenziata, scesa dal 70% a meno del 50%. Inoltre questa scelta si allontana dalle leggi del paese e dagli indirizzi dettati dall’Unione Europea in materia di “raccolta differenziata e di riciclo dei materiali”.
Un altro aspetto messo in evidenza dal centrosinistra è quello che riguarda la “penalizzazione delle prospettive occupazionali e di qualificazione professionale dei dipendenti dell’Amiu”, se davvero si decidesse di rinunciare alla raccolta “porta a porta”. “Per non parlare poi degli svantaggi di ritornare ad avere i bidoni in strada”, precisano i promotori della raccolta firme.
L’iniziativa pone l’accento anche sulla possibile “privatizzazione forzata dell’Amiu”. E anche su questo tema il centrosinistra si trova unito nell’affermare un “no secco” : “nonostante l’esito del referendum ancora si pensa ad una privatizzazione di un servizio pubblico quale l’Amiu? Da parte nostra è assurdo voler procedere a tappe forzate alla messa a gara del servizio”, precisa Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra di Alessandria. E sottolinea: “a ciò si aggiunge l’aggravante di voler mettere in vendita un’azienda, un servizio, dopo averlo dequalificato dal punto di vista industriale e professionale per i dipendenti che ci lavorano”.
Il banchetto di protesta, con la raccolta firme, che oggi si trovava in piazza Ceriana al Cristo proseguirà la sua “mission” nei prossimi giorni anche nel centro città: sabato in piazzetta della Lega, mentre giovedì pomeriggio alle 17, alla Soms del quartiere Cristo si terrà la conferenza stampa per affrontare “nei particolari” la questione rifiuti, con la partecipazione dei cittadini interessati e di coloro che non sono d’accordo con queste decisioni dell’amministrazione comunale.