Capra: "Il Poli è vivo. Ha solo cambiato pelle"
Una sede universitaria ancora attiva quella di Alessandria che punta sullalta formazione, la ricerca e il rapporto con le aziende del territorio
Una sede universitaria ancora attiva quella di Alessandria che punta sullalta formazione, la ricerca e il rapporto con le aziende del territorio
Una modifica delle modalità di formazione e lavoro, strettamente dipendente dai cambiamenti introdotti dalla riforma Gelmini, in cui hanno giocato un ruolo fondamentale il numero degli iscritti, così come il vincolo per i docenti ad un certo numero di ore di insegnamento.
A fronte di una riforma che ha coinvolto tutto il panorama nazionale, la direzione del polo alessandrino ha deciso, dunque, di puntare sull’alta formazione, cercando di fortificare il rapporto tra la ricerca universitaria e le aziende del territorio provinciale.
Diverse le iniziative già attive da potenziare e altrettante quelle in via di realizzazione per far si che la sede di Alessandria continui ad essere un fiore all’occhiello dell’Ateneo.
Per quello che riguarda la didattica universitaria di base, resta l’ipotesi dell’insegnamento in video streaming, strada già percorsa da Verres e Biella. “Una possibilità ancora tutta da valutare - dice Capra - Bisogna capire se può volere la pena investire in una soluzione di questo tipo e se gli studenti sono pronti a questa modalità di formazione”.
Intanto la direzione del polo prepara un piano formativo in attesa dell’incontro con gli enti locali.
Al Consorzio Alessandrino per lo Sviluppo della Formazione (Casf) - che si è andato a sostituire al Consorzio Alessandrino per lo Sviluppo del Politecnico - l’amministrazione della sede universitaria si appresta a presentare un progetto finalizzato all’ampliamento dell’offerta didattica ma soprattutto all’incremento delle risorse destinate alla ricerca e ai laboratori. L’idea è quella di premettere lo sviluppo di settori quali la biomedicina, la clean technology, l’agroalimentare, per mantenere un rapporto con le ditte del territorio e continuare ad essere un punto di riferimento per questi tre settori dell’ingegneria che trovano molta possibilità di occupazione nella provincia di Alessandria.
Sono attivi master in ingegneria del gioiello, sistemi vernicianti, ingegneria nelle materie plastiche, nonché un sistema di servizi alle imprese che facilita l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro.
Tra le iniziative in progetto, la strutturazione di un incubatore di imprese. Si tratterà di una struttura in cui alle idee di imprese, ma anche a quelle già esistenti, verranno messi a disposizione servizi e realizzate iniziative al fine di sostenerne la creazione e lo sviluppo.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della sede alessandrina del Politecnico: www.polial.polito.it