Cissaca: dal Piano strategico le ipotesi di un nuovo welfare partecipato
Il Consorzio dei servizi sociali di Alessandria presenta i progetti inseriti nel tavolo di lavoro dedicato al welfare. Priorità al problema delle abitazioni e agli interventi in grado di avere una ricaduta ampia e trasversale sul territorio
Il Consorzio dei servizi sociali di Alessandria presenta i progetti inseriti nel tavolo di lavoro dedicato al welfare. Priorità al problema delle abitazioni e agli interventi in grado di avere una ricaduta ampia e trasversale sul territorio
Questi i punti focali che hanno caratterizzato la presentazione, giovedì 7 luglio, dei risultati programmatici delineati dal Cissaca e frutto del tavolo di lavoro dedicato al welfare.
Alla presenza di Valerio Malvezzi, Segretario Generale dell’associazione Alessandria 2018, Marina Fasciolo del Cissaca ha illustrato uno dopo l’altro i diversi progetti in cantiere, sottolineando come una parte di questi siano già finanziati mentre per altri non esista ancora la certezza della copertura economica necessaria ma ci siano comunque premesse concrete di fattibilità. E proprio sulla selezione di interventi concreti e realizzabili si è concentrato il lavoro di programmazione, che ha tenuto conto dell’importanza di pensare a iniziative che coinvolgano più soggetti in rete e siano in grado di coprire un ampio spettro d’azione.
Il più importante polo d’intervento sarà quello legato alle “politiche dell’abitare”, cioè a una serie di progetti che ruotano intorno al tema della casa, diritto imprenscindibile da garantire a tutti (come previsto dalla nostra Costituzione), e anche come volano di processi d’integrazione e di promozione sociale. I piani presentati vanno dal consolidamento di quanto c’è già, come il progetto pilota Habital in via Gandolfi (del quale abbiamo già parlato qui), fino a iniziative per l’edificazione di alloggi da concedere in locazione a canone moderato, al “Social Housing” e “Eticasa”, progetti nati con l’obiettivo di consentire anche a quanti non avrebbero garanzie sufficienti per le agenzie immobiliari tradizionali di ottenere un alloggio.
Gli altri grandi filoni lungo i quali si articoleranno gli interventi riguardano lo sviluppo delle conoscenze, attraverso alcuni osservatori da costituire in collaborazione con l’Università, interventi promozionali a favore dei giovani, della famiglia, della partecipazione, del consumo critico e di nuovi stili di vita e lo sviluppo di servizi dedicati agli anziani, con progetti di assistenza e valorizzazione del patrimonio conoscitivo ed esperienziale del quale sono portatori.
All’incontro è seguito un dibattito dove hanno preso la parola via via rappresentanti di molte istituzioni e associazioni che operano in ambito sociale in città, dall’Atc alla Comunità di San Benedetto al Porto, da esponenti del mondo della Scuola alle cooperative come Azimut e Consolidale, dalla Caritas all’Asl Al e all’Azienda Ospedaliera. Il sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, ha offerto garanzie da parte dell’amministrazione su alcuni interventi attesi da tempo, come i lavori da svolgere nella casa di prima accoglienza dedicata alle donne vittime di violenze, che ha affermato “cominceranno entro il mese prossimo”, fino all’emergenza drammatica sul tema delle abitazioni, annunciando: “abbiamo raggiunto l’accordo con un importante proprietario cittadino per l’utilizzazione di 27 alloggi già pronti, al momento sfitti, che potranno essere concessi con affitti calmierati. Si tratta di una notizia importante perché ci consente di superare i tempi tecnici di costruzione delle case e consente di rendere subito disponibili nuove risorse abitative. Si tratta di un primo passo ma altri ne seguiranno in questa direzione”.
Un documento riassuntivo con le schede dei diversi progetti presentati è scaricabile direttamente qui.