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Il futuro dell’ Avogadro: tre firme, un unico accordo
E' stato siglato questo pomeriggio a palazzo Borsalino l'accordo programmatico tra l'Università del Piemonte Orientale, la Provincia e il Comune di Alessandria
E' stato siglato questo pomeriggio a palazzo Borsalino l'accordo programmatico tra l'Università del Piemonte Orientale, la Provincia e il Comune di Alessandria
Tre firme, un programma unico: 250 mila euro per 10 anni da parte della Provincia, della Città di Alessandria e della Fondazione Cassa di Risparmio ( quest’ultima con una scadenza diversa, ogni tre anni, per clausole di contratto ndr.). Un totale di 750 mila euro.
Il rettore dell’ Università “A. Avogadro”, Paolo Garbarino, insieme alla vicepresidente della Provincia Rita Rossa e al sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio hanno concretizzato, firmando, l’accordo programmatico a favore del rafforzamento delle attività accademiche dell’Ateneo alessandrino (vedi foto).
“Un salto di qualità per l’Avogadro – sottolinea il rettore Garbarino – e anche per il nostro territorio. Quella di provincia e comune nei confronti dell’università è un’apertura importante, soprattutto in un periodo di crisi che si fa sentire anche nelle nostre casse”. Il rettore parla di “uno sforzo notevole” da parte dei due enti locali e di “una grande sensibilità” per il settore della cultura e dell’istruzione da parte della Fondazione CrAl.
Poi però, precisa: ” Il loro contributo economico è fondamentale, ma poi tocca all’Università raccogliere la sfida e cercare di radicare la sua presenza nel territorio locale, cercando di rafforzarsi e crescere sempre di più”.
Sembra essere d’accordo la vicepresidente della Provincia, Rita Rossa: “Questo accordo di programma definisce il radicamento pluriennale dell’Avogadro nella nostra città, con una totale collaborazione tra le varie facoltà che lo compongono. E’ il punto di partenza di un progetto solido che speriamo possa raccogliere, con il tempo, il contributo di altri partner”.
“Un ringraziamento particola – prosegue la Rossa – va a coloro che hanno collaborato alla stesura del testo di questo accordo, per quanto riguarda la competenza della Provincia, come Daniele Borioli (che era presente in sala ndr.), insieme ai soggetti competenti dell’università”.
Rita Rossa sottolinea nel suo intervento, prima della firma ufficiale, “l’importanza dell’ateneo per lo sviluppo non solo del territorio alessandrino, ma più in generale per tutto il nord Italia“.
A conclusione della sottoscrizione dell’accordo l’intervento del sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio riassume l’intenzione di salvaguardia del nostro ateneo: “il problema era come diventare ‘città universitaria’ e non una città con l’Università. Con la firma di questo nuovo accordo di programma ci si muove finalmente nella direzione giusta”. Nodo centrale sottolineato dal primo cittadino è la “paritarietà di orientamento” degli enti che hanno contribuito, “senza che nessuno prenda il sopravvento sull’altro”.
“Questo è un primo cambio di marcia – sostiene Fabbio – ma occorre lavorare anche sui luoghi, come si sta facendo con il progetto di un’ala delle caserma Valfrè a favore dell’università, sui servizi accessori e sui rapporti con alcuni settori come l’imprenditoria locale”.
L’obiettivo è quello di unire più destini: quello dello sviluppo locale, dell’economia e della cultura. E forse questo accordo è un primo tassello, importante, del mosaico finale.
Il rettore dell’ Università “A. Avogadro”, Paolo Garbarino, insieme alla vicepresidente della Provincia Rita Rossa e al sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio hanno concretizzato, firmando, l’accordo programmatico a favore del rafforzamento delle attività accademiche dell’Ateneo alessandrino (vedi foto).
“Un salto di qualità per l’Avogadro – sottolinea il rettore Garbarino – e anche per il nostro territorio. Quella di provincia e comune nei confronti dell’università è un’apertura importante, soprattutto in un periodo di crisi che si fa sentire anche nelle nostre casse”. Il rettore parla di “uno sforzo notevole” da parte dei due enti locali e di “una grande sensibilità” per il settore della cultura e dell’istruzione da parte della Fondazione CrAl.
Poi però, precisa: ” Il loro contributo economico è fondamentale, ma poi tocca all’Università raccogliere la sfida e cercare di radicare la sua presenza nel territorio locale, cercando di rafforzarsi e crescere sempre di più”.
Sembra essere d’accordo la vicepresidente della Provincia, Rita Rossa: “Questo accordo di programma definisce il radicamento pluriennale dell’Avogadro nella nostra città, con una totale collaborazione tra le varie facoltà che lo compongono. E’ il punto di partenza di un progetto solido che speriamo possa raccogliere, con il tempo, il contributo di altri partner”.
“Un ringraziamento particola – prosegue la Rossa – va a coloro che hanno collaborato alla stesura del testo di questo accordo, per quanto riguarda la competenza della Provincia, come Daniele Borioli (che era presente in sala ndr.), insieme ai soggetti competenti dell’università”.
Rita Rossa sottolinea nel suo intervento, prima della firma ufficiale, “l’importanza dell’ateneo per lo sviluppo non solo del territorio alessandrino, ma più in generale per tutto il nord Italia“.
A conclusione della sottoscrizione dell’accordo l’intervento del sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio riassume l’intenzione di salvaguardia del nostro ateneo: “il problema era come diventare ‘città universitaria’ e non una città con l’Università. Con la firma di questo nuovo accordo di programma ci si muove finalmente nella direzione giusta”. Nodo centrale sottolineato dal primo cittadino è la “paritarietà di orientamento” degli enti che hanno contribuito, “senza che nessuno prenda il sopravvento sull’altro”.
“Questo è un primo cambio di marcia – sostiene Fabbio – ma occorre lavorare anche sui luoghi, come si sta facendo con il progetto di un’ala delle caserma Valfrè a favore dell’università, sui servizi accessori e sui rapporti con alcuni settori come l’imprenditoria locale”.
L’obiettivo è quello di unire più destini: quello dello sviluppo locale, dell’economia e della cultura. E forse questo accordo è un primo tassello, importante, del mosaico finale.