Al via il bando per l’assunzione di un dirigente e scoppia la polemica
C'è tempo fino al 16 luglio per presentare candidature e partecipare alla selezione. Ma c'è chi ritiene che non sia il caso di destinare risorse per coprire posizioni dirigenziali
C'è tempo fino al 16 luglio per presentare candidature e partecipare alla selezione. Ma c'è chi ritiene che non sia il caso di destinare risorse per coprire posizioni dirigenziali
“Possono partecipare alla selezione tutti coloro che siano in possesso dei seguenti requisiti: idoneità in graduatorie di concorsi pubblici per dirigente amministrativo approvate da altre amministrazioni appartenenti al comparto Enti Locali; · diploma di laurea del vecchio ordinamento in Economia e Commercio o Giurisprudenza o Scienze Politiche o altre equipollenti oppure laurea magistrale del nuovo ordinamento in Economia e Commercio o Giurisprudenza o Scienze Politiche o altre equipollenti. · non aver subito negli ultimi cinque anni procedimenti con sentenza passata in giudicato e non essere stati, nello stesso arco di tempo, oggetto di sanzioni disciplinari di grado superiore a quello della sanzione pecuniaria; non aver procedimenti penali né disciplinari in corso;
Tutti i requisiti prescritti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito dalla
domanda di partecipazione alla selezione. La mancanza anche di uno solo dei requisiti stessi comporterà l’esclusione dalla selezione”. Oltre ai titoli e all’esperienza peserà sulla scelta anche un colloquio a cui i candidati saranno sottoposti.
Si legge nel bando: “La valutazione dei candidati sarà effettuata, da apposita commissione in base ai seguenti criteri: ordine di posizionamento dei candidati nelle rispettive graduatorie per la medesima
professionalità, anzianità di servizio per analoga posizione funzionale di Dirigente amministrativo di almeno mesi 24, anche non continuativi:in strutture private; in pubbliche amministrazioni
non appartenenti al comparto Enti Locali; presso enti locali; curriculum vitae e professionale, ad esclusione delle caratteristiche già valutate per i punti precedenti, colloquio volto a valutare le attitudini manageriali e le conoscenze sulle seguenti materie: diritto costituzionale, diritto amministrativo, ordinamento degli Enti Locali”. Tra i diversi requisiti, quello di maggior peso risulterà il colloquio (50 punti contro, ad esempio, i 5 punti del curriculum).