“L’amministrazione non vuole ridimensionare la biblioteca”
Il vicesindaco e assessore alla cultura Paolo Bonadeo ha ribadito la volontà dell'amministrazione comunale di mantenere i servizi dalla biblioteca agli stessi livelli di quelli attuali. Preoccupazione per i lavoratori della cooperativa di servizio il cui contratto scade a settembre
Il vicesindaco e assessore alla cultura Paolo Bonadeo ha ribadito la volontà dell'amministrazione comunale di mantenere i servizi dalla biblioteca agli stessi livelli di quelli attuali. Preoccupazione per i lavoratori della cooperativa di servizio il cui contratto scade a settembre
La discussione in aula è stata accesa dalle domande accalorate dei consiglieri Gianni Ivaldi (Pd) e Diego Malagrino (Moderati) e dalle risposte pronte del vicesindaco Bonadeo e dagli interventi di Mario Bocchio (Pdl). Ivaldi e Malagrino hanno, fino alla fine, ritenuto le parole di Bonadeo una non risposta alle loro questioni e al motivo della convocazione della commissione. In particolare Malagrino contestava il fatto che “ci saremmo aspettati, se non per la parte politica almeno per la parte tecnica, qualche ipotesi sul futuro della biblioteca civica”; Ivaldi ha sostenuto che “La motivazione della conovocazione della commissione era di sapere quale è il futuro della biblioteca, quello dei suoi servizi e del suo personale. Io non ho visto una visione. Noi abbiamo appreso dai giornali, nel 2010, che i servizi della biblioteca finiranno in Aspal. Chiediamo chiarezza.Qual’è la visione di questa amministrazione sui servizi e la riorganizzazione della biblioteca dal primo ottobre? (data in cui sarò scaduto il contratto per i lavoratori della biblioteca appartenenti alla coperativa Coplat ndr.)”.
Bonadeo ha riaffermato come “La volontà del comune è quella di mantenere tutti i servizi e di non uscire da nessuno, l’unica possibilità per fare questo è la riorganizzazione dei servizi. Un processo di riorganizzazione serio non può essere però vero finchè non è disponibile un bilancio approvato, senza questo non può essere fatta una riorganizzazione ne tanto meno una diagnosi sulla situazione attuale. Nel futuro della biblioteca potrà esserci Aspal, Tra, o qualunque altro interlocutore di una società partecipata del comune che ha una missione culturale: questa è una visione sul futuro dell’erogazione dei servizi”.
Giorgio Barberis ha esposto “La preoccupazione dei cittadini sul futuro della biblioteca perchè a fine settembre ci sarà la scadenza del contratto con la cooperativa che garantiva un eccellente servizio, infatti è stata fatta una petizione per salvaguardare quest’eccellenza data dai lavoratori della Coplat. Bisognerebbe preoccuparsi di dare risposte certe alle persone che lavorano in biblioteca e che hanno contribuito a garantire standard qualitativi alti. Che ne sarà di queste persone?” Bonadeo ha risposto innanzitutto in merito alla petizione, dicendo che “se non mi viene consegnata in prima persona posso avere almeno il dubbio che questa sia una strumentalizzazione. Se mi verrà consegnata potrò rispondere a molte delle richieste; viceversa non c’è nessun elemento per dialogare, cosa a cui non voglio sottrarmi”. Il vicesindaco è poi entrato nello specifico della questione dei lavoratori della biblioteca “L’appalto Copat cessa il 30 settembre, questè è certo- ha detto Bonadeo- come è certo che quelle professionalità sono utilissime. Continuo ad essere ottimista su una soluzione perchè creeremo dei rimedi per le situazioni come queste. Finchè la scelta politica è di mantenere tutti i servizi l’unica possibilità è quella di riorganizzarli. In questa riorganizzazione -ha proseguito Bonadeo- c’è anche la possibilità per alcuni che la situazione migliori, in altri casi purtroppo no, ma non è possibile farlo sempre. Si tratta di trovare elementi di riorganizzazione che consentano di non tagliare i servizi erogati”