“La Rossa si occupa dell’Alessandria per foghe elettoralistiche”
Il consigliere comunale Mario Bocchio definisce solamente "campagna elettorale" l'operazione di salvataggio dell'Alessandria della vicepresidente della provincia Rita Rossa
Il consigliere comunale Mario Bocchio definisce solamente "campagna elettorale" l'operazione di salvataggio dell'Alessandria della vicepresidente della provincia Rita Rossa
Bocchio vede nell’interesse con cui la vicepresidente provinciale Rita Rossa ha trattato l’affaire Alessandria l’inizio della campagna elettorale in vista della corsa alla poltrona di sindaco di Alessandria del 2012: “La rapida scesa in campo del vicepresidente della provincia, che ha coordinato tutta l’operazione, sembra sia stata condizionata in primo luogo da anticipate foghe elettoralistiche che, se sfruttate nell’ambiente dei tifosi, potrebbero essere un veicolo di adesioni al proprio schieramento politico. E’ sin troppo evidente anche agli occhi dei non addetti ai lavori la connotazione politicizzata dell’intera operazione ‘salva-Grigi’ – conclude Bocchio – Ribadendo ancora una volta che l’Alessandria è patrimonio di tutta la città, aborrendo davanti alla prospettiva che possa essere utilizzata come ‘santino’ elettorale, mi auguro che tale rimanga per amore di una maglia grigionera che mai dovrà essere sostituita da una rossa!”
Bocchio in particolare si dice sorpreso da come Rita Rossa non abbia mai parlato delle operazioni svolte dal comune nel salvataggio dell’Alessandria: “In tutte le dichiarazioni della Signorina Rossa non mi risulta sia stato minimamente dato atto all’Amministrazione Comunale e ad una Società partecipata, quale il Gruppo Amag S.p.A, per gli sforzi economici, quasi 2 milioni e mezzo di euro, compiuti anche e soprattutto in quel contesto precario dell’ultima gestione della società-ha detto ancora Bocchio. Se i grigi sono giunti a giocarsi sul campo la possibilità di promozione in serie B un riconoscimento va pertanto anche al comune, il quale in occasione della penultima crisi finanziaria del club (la fine dell’era Bianchi) aveva ricercato nella persona di Giorgio Veltroni un presidente che aveva provveduto anche lui ad evitare il fallimento. Interessi extracalcistici non realizzati dal Veltroni hanno fatto sì che la situazione degenerasse. Oggi l’Alessandria è salva ed è iscritta al campionato come lo fu all’inizio del regno Veltroni. Tutto quanto detto mette in risalto una similitudine tra l’operato iniziale della vecchia e dell’attuale gestione.”
“La rapida scesa in campo del Vicepresidente della Provincia, che ha coordinato tutta loperazione, sembra sia stata condizionata in primo luogo da anticipate foghe elettoralistiche che, se sfruttate nellambiente dei tifosi, potrebbero essere un veicolo di adesioni al proprio schieramento politico