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Accordo tra Cral e Bpm, la Fondazione garantirà il marchio
Cessione di alcuni asset tra cui l'immobile occupato dalla Cassa di Risparmio. Fusione in una nuova banca del territorio con la Banca di Legnano. Il presidente della Fondazione Cral si dice soddisfatto
Cessione di alcuni asset tra cui l'immobile occupato dalla Cassa di Risparmio. Fusione in una nuova banca del territorio con la Banca di Legnano. Il presidente della Fondazione Cral si dice soddisfatto
Siglati i punti essenziali dell’accordo tra Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Banca Popolare di Milano a seguito della disdetta dei patti parasociali di oltre un anno or sono. L’operazione si inserisce e tiene conto delle raccomandazioni fatte dalla Banca d’Italia a Bpm a riguardo delle proprie partecipate.
L’accordo in corso di definizione prevede la cessione da parte della Fondazione di alcuni asset tra cui l’immobile attualmente occupato dalla Cral e la possibilità per Bpm di attuare operazioni aventi oggetto la Cassa di Risparmio di Alessandria compresa la fusione in una nuova banca del territorio con Banca di Legnano.
La Fondazione si vedrà riconosciuta la cifra di 48 milioni di euro e al realizzarsi della fusione farà confluire il suo 20 per cento di Cral nella nuova banca diventandone quindi partner con Bpm e Crédit Mutuel in percentuali in via di definizione.
Il marchio Cassa di Risparmio di Alessandria resterà nelle filiali della nuova banca e qualora, per qualsiasi motivo dovesse essere tolto, resterà di proprietà della Fondazione Cral.
Inoltre alla Fondazione dovrebbe andare anche il Vice Presidente della nuova banca oltre ad altre posizioni di governance derivanti dalla partecipazione di Fondazione Cral in Bpm.
Il Presidente della Fondazione Pier Angelo Taverna (nella foto) esprime soddisfazione per l’esito della trattativa, sicuramente positiva per l’economia locale in quanto la nuova banca che si andrà a creare avrà maggiori possibilità di impieghi sul territorio, la partecipazione nella nuova banca, che detiene anche il 20 per cento della Cassa di Risparmio di Asti, lascia aperto il progetto di una banca che guardi agli interessi del Piemonte.
Nel complesso un’operazione che tiene conto delle indicazioni della Banca d’Italia, rilancia la banca del territorio, salvaguarda i livelli occupazionali della Cassa di Risparmio di Alessandria, salva il marchio storico, razionalizza le partecipazioni della Fondazione, mettendo la stessa in condizione di continuare anche in futuro a mantenere i livelli di erogazione degli anni passati.
L’accordo in corso di definizione prevede la cessione da parte della Fondazione di alcuni asset tra cui l’immobile attualmente occupato dalla Cral e la possibilità per Bpm di attuare operazioni aventi oggetto la Cassa di Risparmio di Alessandria compresa la fusione in una nuova banca del territorio con Banca di Legnano.
La Fondazione si vedrà riconosciuta la cifra di 48 milioni di euro e al realizzarsi della fusione farà confluire il suo 20 per cento di Cral nella nuova banca diventandone quindi partner con Bpm e Crédit Mutuel in percentuali in via di definizione.
Il marchio Cassa di Risparmio di Alessandria resterà nelle filiali della nuova banca e qualora, per qualsiasi motivo dovesse essere tolto, resterà di proprietà della Fondazione Cral.
Inoltre alla Fondazione dovrebbe andare anche il Vice Presidente della nuova banca oltre ad altre posizioni di governance derivanti dalla partecipazione di Fondazione Cral in Bpm.
Il Presidente della Fondazione Pier Angelo Taverna (nella foto) esprime soddisfazione per l’esito della trattativa, sicuramente positiva per l’economia locale in quanto la nuova banca che si andrà a creare avrà maggiori possibilità di impieghi sul territorio, la partecipazione nella nuova banca, che detiene anche il 20 per cento della Cassa di Risparmio di Asti, lascia aperto il progetto di una banca che guardi agli interessi del Piemonte.
Nel complesso un’operazione che tiene conto delle indicazioni della Banca d’Italia, rilancia la banca del territorio, salvaguarda i livelli occupazionali della Cassa di Risparmio di Alessandria, salva il marchio storico, razionalizza le partecipazioni della Fondazione, mettendo la stessa in condizione di continuare anche in futuro a mantenere i livelli di erogazione degli anni passati.