Home
Sul polo chimico il sospetto di “omicidio colposo”
Prorogati i termini per le indagini preliminari relativi all'inchiesta per omicidio colposo promossa da sette abitanti di Spinetta i cui congiunti sono deceduti per gravi malattie
Prorogati i termini per le indagini preliminari relativi all'inchiesta per omicidio colposo promossa da sette abitanti di Spinetta i cui congiunti sono deceduti per gravi malattie
“E’ stata concessa la proroga per le indagini preliminari per l’ipotesi del reato di omicidio colposo”. Un passo avanti, secondo gli avvocati di parte Spallasso e Lanzavecchia, nell’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica a carico di ex dirigenti del polo chimico di Spinetta Marengo. Il fascicolo è stato aperto dopo le segnalazioni di un gruppo di cittadini residenti attorno all’ex stabilimento Montedison i cui familiari hanno subito lutti per gravi malattie. Secondo i difensori tali patologie potrebbero essere imputabili alle lavorazioni effettuate in tanti anni nella fabbrica chimica alle porte di Alessandria. La procura ha quindi chiesto più tempo per approfondire le indagini, probabilmente per acquisire documentazioni utili a chiarire un eventuale nesso tra sostanze trattate e malattie riscontrate. Se, al termine delle indagini, gli inquirenti riterranno che ci sono le condizioni per andare in giudizio, alcuni ex dirigenti del polo chimico finirebbero sul banco degli imputati con la grave accusa di omicidio colposo. In corso, intanto, c’è anche il procedimento per mancata bonifica e avvelenamento a seguito dell’inquinamento riscontrato nei terreni attorno alla fabbrica. Sarebbero i rifiuti tossici stoccati tra gli anni ’50 e ’80 dai precedenti gestori e proprietari dello stabilimento ad essere la causa della contaminazione.