Delegazione alessandrina a Roma per l’acclamazione di Alfano
Dopo lelezione plebiscitaria di Angelino Alfano come segretario unico del Pdl ecco i primi commenti dei politici alessandrini fra felicitazioni e perplessità. Fabbio: "Non siamo un partito di plastica". Bocchio "serve chiarezza con la Lega"
Dopo l?elezione plebiscitaria di Angelino Alfano come segretario unico del Pdl ecco i primi commenti dei politici alessandrini fra felicitazioni e perplessità. Fabbio: "Non siamo un partito di plastica". Bocchio "serve chiarezza con la Lega"
Decisamente di tono differente le dichiarazioni del consigliere Mario Bocchio e del segretario alessandrino dei Liberali nel Pdl Luca Lavezzaro, che non si ritengono ancora soddisfatti e rilanciano un confronto importante all’interno del partito in chiave locale: Prendiamo atto dell’elezione dell’ On. Angelino Alfano a Segretario del Pdl, sancita proprio oggi dal Consiglio Nazionale: a questo punto si deve però realmente partire a costruire un partito vero” commentano, aggiungendo poco dopo: “E’ quindi necessario ricostruire una nuova casa del Centrodestra anche in Piemonte, dove si possa far rinascere dalle ceneri delle recenti sconfitte un nuovo Pdl che, non partendo da una classe dirigente imposta, sappia unire intorno a sé i valori, i progetti politici, il radicamento sul territorio, la democrazia interna e il dialogo costante con i cittadini, soprattutto con i giovani. Solo in questo modo si potrà avere nella nostra regione, quindi anche ad Alessandria, una forza politica capace di diventare un punto di riferimento per i cittadini, per i corpi sociali intermedi, per il mondo della produzione e per tutti i piemontesi e gli alessandrini”. Per questo Bocchio e Lavezzaro rimarcano: “Il ragionamento sul futuro del partito porta ad una inevitabile conclusione: è ormai indispensabile anche incominciare a ragionare in termini concreti sulle elezioni amministrative di Alessandria del prossimo anno ed il primo approccio necessario e serio deve essere quello di creare e rendere operativo l’esistente Coordinamento cittadino del Pdl. Un partito che vuole essere tale, infatti, non può più tollerare organi che sono tali solo sulla carta. Ci vorrà chiarezza anche con chi è ora nostro alleato. Ci sembra infatti che la Lega voglia scaricare le sue difficoltà sull’alleanza, lo vediamo soprattutto a livello nazionale, ma è evidente che noi e loro, presi singolarmente, non saremo mai in grado di andare da nessuna parte”.