Delegazione alessandrina a Roma per l’acclamazione di Alfano
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Delegazione alessandrina a Roma per l’acclamazione di Alfano

Dopo l’elezione plebiscitaria di Angelino Alfano come segretario unico del Pdl ecco i primi commenti dei politici alessandrini fra felicitazioni e perplessità. Fabbio: "Non siamo un partito di plastica". Bocchio "serve chiarezza con la Lega"

Dopo l?elezione plebiscitaria di Angelino Alfano come segretario unico del Pdl ecco i primi commenti dei politici alessandrini fra felicitazioni e perplessità. Fabbio: "Non siamo un partito di plastica". Bocchio "serve chiarezza con la Lega"

E’ stata un’acclamazione più che un’elezione (un solo voto contrario) quella che ha consentito ieri 1 luglio all’onorevole Alfano, durante il Consiglio nazionale del Pdl, di diventarne ufficialmente il Segretario. Alla manifestazione era presente anche il sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio, che ha colto l’occasione per fare il punto sullo stato di salute del suo partito: “Il Pdl, accusato fin dalla sua costituzione di essere di plastica, si sta muovendo più di una Sinistra rimasta abbastanza abbarbicata alle sue ataviche liturgie e, di fatto, allo scarso movimento”. Secondo il sindaco la scelta presa ai vertici ha così costituito “un grande elemento di novità per un partito vincolato da rigidità dettate dalla governance di Silvio Berlusconi: l’acclamazione di ieri dà l’idea della raggiunta coesione del partito. Berlusconi resta infatti premier indiscusso ma il Pdl si muove verso una dimensione che consenta di costruire una compiuta democrazia”. Nel sottolineare la ritrovata coesione, il sindaco di Alessandria ha tenuto a evidenziare “la grande attenzione alle autonomie locali, elemento che non era tra le caratteristiche naturali del codice genetico del Popolo della libertà”. A rimarcare però che le tensioni non sono passate del tutto, durante il dibattito il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha rimarcato come i temi di interesse di Pdl e Lega non collimino totalmente. “Resta il fatto che non si governa con le paure ma con i valori e le prospettive di crescita di una nazione” é stato il commento a riguardo di Fabbio, che conclude: “e questo vale, prima di tutto, per i Comuni, amministrando il presente, prendendo dal passato gli insegnamenti migliori per progettare un futuro solido e di certezze. Alessandria lo sta facendo con il Piano strategico di sviluppo, scritto dalla città, perché si possa davvero crescere insieme, tutti protagonisti attivi e consapevoli”.

Decisamente di tono differente le dichiarazioni del consigliere Mario Bocchio e del segretario alessandrino dei Liberali nel Pdl Luca Lavezzaro, che non si ritengono ancora soddisfatti e rilanciano un confronto importante all’interno del partito in chiave locale: Prendiamo atto dell’elezione dell’ On. Angelino Alfano a Segretario del Pdl, sancita proprio oggi dal Consiglio Nazionale: a questo punto si deve però realmente partire a costruire un partito vero” commentano, aggiungendo poco dopo: “E’ quindi necessario ricostruire una nuova casa del Centrodestra anche in Piemonte, dove si possa far rinascere dalle ceneri delle recenti sconfitte un nuovo Pdl che, non partendo da una classe dirigente imposta, sappia unire intorno a sé i valori, i progetti politici, il radicamento sul territorio, la democrazia interna e il dialogo costante con i cittadini, soprattutto con i giovani. Solo in questo modo si potrà avere nella nostra regione, quindi anche ad Alessandria, una forza politica capace di diventare un punto di riferimento per i cittadini, per i corpi sociali intermedi, per il mondo della produzione e per tutti i piemontesi e gli alessandrini”. Per questo Bocchio e Lavezzaro rimarcano: “Il ragionamento sul futuro del partito porta ad una inevitabile conclusione: è ormai indispensabile anche incominciare a ragionare in termini concreti sulle elezioni amministrative di Alessandria del prossimo anno ed il primo approccio necessario e serio deve essere quello di creare e rendere operativo l’esistente Coordinamento cittadino del Pdl. Un partito che vuole essere tale, infatti, non può più tollerare organi che sono tali solo sulla carta. Ci vorrà chiarezza anche con chi è ora nostro alleato. Ci sembra infatti che la Lega voglia scaricare le sue difficoltà sull’alleanza, lo vediamo soprattutto a livello nazionale, ma è evidente che noi e loro, presi singolarmente, non saremo mai in grado di andare da nessuna parte”.

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