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Giornale web del comune: vietate alcune pubblicazioni. Brusasco (Pd): “assurdo”
Gianluigi Legnaro, dirigente della Presidenza del Consiglio comunale ha illustrato nel corso della commissione Affari Istituzionali del 28 giugno quali dei sette punti della bozza di "modifica" del sito web comunale, richiesta dalla commissione stessa, sono stati esaminati
Gianluigi Legnaro, dirigente della Presidenza del Consiglio comunale ha illustrato nel corso della commissione Affari Istituzionali del 28 giugno quali dei sette punti della bozza di "modifica" del sito web comunale, richiesta dalla commissione stessa, sono stati esaminati
La vivace discussione che questo nuovo sito del comune di Alessandria aveva suscitato quando era stato presentato, aveva portato la commissione Affari Istituzionali, presieduta da Giorgio Abonante, a chiedere l’approvazione di una proposta in 7 punti per rendere più efficiente l’informazione data ai cittadini attraverso il portale istituzionale della città. Ovvero si sarebbero dovute integrare alcune “modifiche”che avrebbero garantito “maggiore trasparenza anche attraverso informazioni aggiuntive”. La proposta, che risale al 10 ottobre 2010 prevedeva: un ampliamento della sezione dedicata al Consiglio comunale con inserimento delle biografie dei consiglieri e una sezione dedicata agli ordini del giorno, alle mozioni, alle interrogazioni che sarebbero state inserite per essere a disposizione di “presa visione” da parte di tutti i cittadini.
Oggi arriva la risposta da parte del direttore di Direzione della Presidenza del Consiglio comunale, Gianluigi Legnaro, relativa all’esaminazione dei 7 punti presentati dalla commissione e dalla conseguente loro possibilità di venire, o meno, attuati.
“Per il punto 7, relativo all’ampliamento della sezione del Consiglio e delle biografie dei consiglieri – risponde Legnaro – la Giunta ha espresso parere favorevole. Pertanto coloro che hanno consegnato la documentazione che c’era da compilare per venire ‘aggiunti’ nelle pagine del sito sono già stati inseriti”. Differente è invece la risposta per quel che riguarda la sezione del giornale comunale relativa alla pubblicazione di documenti come le interrogazioni, le mozioni, gli odg, ecc…”In questo caso – precisa il dirigente – saranno pubblicati solo quei documenti che sono già diventati ‘deliberazioni’, ovvero che sono stati confermati dall’ufficio di presidenza. Tutti gli altri non potranno circolare on-line”.
Ed è qui che scatta la polemica. Il consigliere Ezio Brusasco (Pd) non ci sta: “Trovo assurdo che se un documento non ha ancora ricevuto la delibera, non possa venire pubblicato!”. E spiega: “Non capisco quali problemi possa arrecare agli uffici, anche perché da quando un consigliere interroga un assessore o un membro della Giunta possono trascorrere 30 giorni prima di ricevere risposta. Solo a quel punto, se la risposta non arriva allora automaticamente diventa un’interpellanza da analizzare poi in seduta consigliare”.
Il consigliere Brusasco non riesce a “darsi pace” sul perché non si voglia migliorare e semplificare la macchina mediatica comunale. “L’inserimento di alcuni di questi documenti – prosegue Brusasco – eviterebbe anche sprechi inutili di carta e di conseguenza di costi, poiché la documentazione potrebbe diventare consultabile in forma digitale all’interno di un archivio dati“.
La piattaforma predisposta per contenere tutto il materiale dell’ente comunale è gestita da Aspal, partecipata del Comune stesso, che ha una funzione “prettamente tecnica, e non decisionale”, come spiega il presidente Mauro Rogna, chiamato in causa dall’intervento del capogruppo Pd, Gianni Ivaldi.
“Spero che in un futuro si possa interagire anche con enti esterni al comune stesso, come ad esempio le scuole – interviene Ivaldi – Spero, cioè, che un giorno questo sito d’informazione si allarghi e diventi uno strumento di interazione sul web con la collettività“.
Oggi arriva la risposta da parte del direttore di Direzione della Presidenza del Consiglio comunale, Gianluigi Legnaro, relativa all’esaminazione dei 7 punti presentati dalla commissione e dalla conseguente loro possibilità di venire, o meno, attuati.
“Per il punto 7, relativo all’ampliamento della sezione del Consiglio e delle biografie dei consiglieri – risponde Legnaro – la Giunta ha espresso parere favorevole. Pertanto coloro che hanno consegnato la documentazione che c’era da compilare per venire ‘aggiunti’ nelle pagine del sito sono già stati inseriti”. Differente è invece la risposta per quel che riguarda la sezione del giornale comunale relativa alla pubblicazione di documenti come le interrogazioni, le mozioni, gli odg, ecc…”In questo caso – precisa il dirigente – saranno pubblicati solo quei documenti che sono già diventati ‘deliberazioni’, ovvero che sono stati confermati dall’ufficio di presidenza. Tutti gli altri non potranno circolare on-line”.
Ed è qui che scatta la polemica. Il consigliere Ezio Brusasco (Pd) non ci sta: “Trovo assurdo che se un documento non ha ancora ricevuto la delibera, non possa venire pubblicato!”. E spiega: “Non capisco quali problemi possa arrecare agli uffici, anche perché da quando un consigliere interroga un assessore o un membro della Giunta possono trascorrere 30 giorni prima di ricevere risposta. Solo a quel punto, se la risposta non arriva allora automaticamente diventa un’interpellanza da analizzare poi in seduta consigliare”.
Il consigliere Brusasco non riesce a “darsi pace” sul perché non si voglia migliorare e semplificare la macchina mediatica comunale. “L’inserimento di alcuni di questi documenti – prosegue Brusasco – eviterebbe anche sprechi inutili di carta e di conseguenza di costi, poiché la documentazione potrebbe diventare consultabile in forma digitale all’interno di un archivio dati“.
La piattaforma predisposta per contenere tutto il materiale dell’ente comunale è gestita da Aspal, partecipata del Comune stesso, che ha una funzione “prettamente tecnica, e non decisionale”, come spiega il presidente Mauro Rogna, chiamato in causa dall’intervento del capogruppo Pd, Gianni Ivaldi.
“Spero che in un futuro si possa interagire anche con enti esterni al comune stesso, come ad esempio le scuole – interviene Ivaldi – Spero, cioè, che un giorno questo sito d’informazione si allarghi e diventi uno strumento di interazione sul web con la collettività“.