Bilancio 2011: la giunta Fabbio alla “prova del fuoco”
Tensione e colpi bassi a Palazzo Rosso in attesa del consiglio comunale di giovedì sera. Maggioranza a rischio? Decisivo il voto della Lega
Tensione e ?colpi bassi? a Palazzo Rosso in attesa del consiglio comunale di giovedì sera. Maggioranza a rischio? Decisivo il voto della Lega
Potrebbe essere davvero la madre di tutte le battaglie, e un passaggio letale per le sorti della giunta Fabbio? Sicuramente più si avvicina la data fatidica, e più si ha l’impressione che l’approvazione del bilancio di previsione 2011 non sarà, per il Comune di Alessandria, una tappa come le altre. L’appuntamento decisivo è fissato in sala consiliare per giovedì 30 giugno, data ultima prevista dal decreto del Ministero dell’Interno. Per quel giorno gli esperti di meteorologia indicano, in città, una temperatura massima di 26 gradi e qualche possibile nube, ma c’è chi giura che a Palazzo Rosso il clima sarà incandescente. Vediamo perché.
I dubbi del Carroccio
Da settimane la Lega Nord non nasconde le proprie perplessità nei confronti dell’operato di Fabbio, sostenuto per quattro anni in nome della realpolitik e del “non consegneremo la città alla sinistra”, come ricordato anche di recente dal capogruppo del Carroccio Roberto Sarti. (nella foto)
Ma è, naturalmente, la gestione dei conti il vero snodo critico. Il voto della Lega è risultato decisivo, a fine aprile, per l’approvazione del bilancio consuntivo 2010, definito senza mezzi termini “falso e truccato” dall’opposizione, e su cui anche i revisori dei conti espressero all’epoca parecchie riserve. In attesa di capire se e quando la Corte dei Conti si pronuncerà al riguardo (e gli alessandrini si chiedono che senso abbia, su temi tanto delicati e che condizionano la vita futura dell’ente, dover attendere anni per una valutazione tecnica), il Carroccio non sembra intenzionato ad avallare, a cuor leggero, il documento previsionale del 2011.
“Il bilancio andrà valutato con attenzione dai nostri esperti – spiega Molinari – e procederemo con la massima attenzione e responsabilità, perché questo ci chiedono i nostri elettori. Ma attenzione: non ci facciamo tirare per la giacchetta da nessuno, e soprattutto, in riferimento alla vicenda ‘ndrangheta, non ci prestiamo a sciacallaggi politici. Certo, un ulteriore momento di riflessione sarà necessario anche su questo tema”.
Insomma, par di capire che la Lega non darà il proprio ok al bilancio, se non dopo precise garanzie sulla sua correttezza e fondatezza. E che all’orizzonte si stiano addensando, per la giunta Fabbio, nubi dense, anche perché i due consiglieri de La Destra, Rovito (nella foto) e Prigione, già hanno manifestato la propria intenzione di non sostenere la maggioranza in questo passaggio delicato, e forse, fatidico.
Ma facciamo due conti. Il Pdl in consiglio comunale può contare su 16 consiglieri (12 Forza Italia più 4 An), a cui si dovrebbero aggiungere, a meno di sorprese, il voto dell’on. Maurizio Grassano (gruppo misto) e quelli dei due rappresentanti di Nuova Alessandria 2012 (Piccolo e Foglino). Lì però si fermano le certezze di Fabbio, e 19 voti favorevoli non basterebbe a garantire il semaforo verde al bilancio preventivo, e la naturale conclusione del mandato quinquennale.
Nei corridoi del Palazzo, e sotto i portici di piazza Garibaldi, già c’è chi comincia a parlare di commissariamento, e di “salutare” gestione tecnica fino alle elezioni di maggio 2012, in maniera da affidare a una parte “terza”, non politica, la valutazione serena e obiettiva dello stato di salute dell’ente. A quel punto, naturalmente, le candidature del centro destra per Palazzo Rosso ripartirebbero da zero, e tutto sarebbe possibile. Ma siamo, è evidente, nella fantapolitica estiva. Ciò che ad oggi c’è di reale sono le parole di Molinari: “non so neanche cosa Bossi deciderà di fare nei prossimi mesi a livello nazionale, come posso prevedere cosa faremo ad Alessandria? Procediamo con serietà, valutando eventi e documenti”.
E il centrosinistra?
Il centrosinistra intanto, come ampiamente previsto e annunciato, continua a dare battaglia. In attesa della seduta decisiva di giovedì pomeriggio della Commissione Programmazione e Bilancio (di cui è presidente Ezio Brusasco, ossia il vero esperto di conti del Pd alessandrino, e colui che nei mesi scorsi ha guidato la task force che ha “spulciato” centinaia di documenti contabili, individuando e segnalando un numero ragguardevole, secondo l’opposizione, di anomalie e scorrettezze), il clima è quello di chi si appresta alla “spallata decisiva”. Vengono contestati, in particolare, i previsti investimenti per 37 milioni di euro, contro i 29 dichiarati lo scorso ottobre ottobre. La differenza dovrebbe essere coperta dalla vendita di immobili per 8 milioni di euro. “Ma la legge – ha commentato nei giorni scorsi Enrico Mazzoni (Pd) – dice che tu puoi fare un aggiornamento del piano delle opere, prima di andare all’approvazione del bilancio, però non lo puoi stravolgere. Qui siamo davanti a 8 milioni di differenza e 15 opere in più. C’è uno stravolgimento evidente e quindi sarebbe stato necessario ripubblicare il piano 60 giorni prima di andare in discussione. I cittadini devono avere la possibilità di fare delle osservazioni. Credo sia evidente l’illegittimità”.
Per l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Trussi, però, non ci sarebbero problemi: “il preventivo – ha replicato – l’abbiamo fatto ad ottobre, quando ancora non avevamo alcuni elementi. Abbiamo avuto l’avanzo di amministrazione che ha aumentato di 2 milioni di euro l’importo delle opere pubbliche. Questo non potevamo saperlo al 15 di ottobre”.
Il bilancio preventivo del Comune di Alessandria dovrebbe chiudere in realtà con un pareggio di 325,5 milioni di euro, puntando secondo la maggioranza su una serie di razionalizzazione dei costi. L’Ici sugli immobili (con esenzione della prima casa) resta al 6,9 per mille, l’addizionale Irpef allo 0,5%. Ci saranno 123 milioni di spese correnti, di cui 30,2 milioni per il personale. Fra le opere pubbliche da finanziare: strade (6,4 milioni), ponte Meyer (5 milioni), scuole e edifici scolastici (complessivamente 2,6 milioni) , e poi marciapiedi e parcheggi.
Fiato sospeso, dunque, fino al consiglio comunale di giovedì sera. Gli addetti ai lavori “faranno notte” a Palazzo Rosso. I cittadini osservano, fra curiosità e scetticismo.