“Nessuna scuola chiuderà”, ma per i sindacati sono a rischio 160 posti
Parole di rassicurazione dall'assessore regionale all'Istruzione, Alberto Cirio, sul ridimensionamento degli organici nel sistema scolastico della regione. Di diverso parere, invece, il segretario Cisl scuola, Maria Grazia Penna che parla di un taglio di 160 docenti e 90 Ata
Parole di rassicurazione dall'assessore regionale all'Istruzione, Alberto Cirio, sul ridimensionamento degli organici nel sistema scolastico della regione. Di diverso parere, invece, il segretario Cisl scuola, Maria Grazia Penna che parla di un taglio di 160 docenti e 90 Ata
“Il nostro sistema scolastico è considerato uno dei più virtuosi – ribadisce Cirio – e il ministro Gelmini si è resa disponibile a rivedere la dotazione di organici per il Piemonte. La prossima settimana a Roma definiremo quanto e come incrementare il nostro personale scolastico, fermo restando che la Regione garantirà anche proprie risorse, come fatto lo scorso anno, per intervenire sulle criticità principali con assunzioni aggiuntive”.
La mozione sulla situazione della scuola in Piemonte, presentata dal gruppo Pd, prima firmataria la consigliera Gianna Pentenero (già assessore all’istruzione della Giunta Bresso), è stata respinta (con 18 sì e 30 astensioni) lunedì 20 giugno al termine della seduta straordinaria del Consiglio regionale chiesta dallo stesso gruppo.
In apertura di seduta la consigliera Pentenero ha affermato: “Le risorse iscritte nel capitolo di bilancio sono state garantite solo per il 25% e nell’assestamento di bilancio si prevede un taglio complessivo del 30% su quanto inizialmente previsto. Questo significherà l’impossibilità di finanziare tutte le domande di assegni di studio, di garantire l’arricchimento dell’offerta formativa e il sostegno delle fasce più deboli e delle scuole materne paritarie che rappresentano il 60% delle nostre scuole”.
L’assessore Cirio, però, fa alcune precisazioni sui dati numerici relativi alla tematica degli organici nel nostro sistema scolastico a livello regionale: “il ridimensionamento degli organici è di 1179 unità, non 1466, per gli insegnanti e di 900, non mille, per il personale Ata”. Inoltre specifica nel dettaglio le voci e le relative somme destinate alla scuola all’interno del bilancio preventivo di quest’anno: “Abbiamo previsto in bilancio 12 milioni di euro e in assestamento difenderemo il più possibile questa cifra che, comunque, non sarà mai inferiore ai 10 milioni stanziati con lo stesso scopo nel 2010″.
Ma lo sguardo va ben oltre il presente: ” Per il futuro stiamo già ridefinendo in conferenza Stato-Regioni i nuovi criteri di ripartizione degli organici. Infatti il ministro Gelmini si è resa disponibile a rivedere il ridimensionamento previsto sulla base della popolazione scolastica effettiva, che negli ultimi tre anni e’ aumentata, mentre i tagli erano stati decisi su previsioni che non si sono avverate”.
Immediata la replica della consigliera Pentenero: “Per non chiudere le scuole si è sacrificato il tempo scuola e i rientri pomeridiani e l’assistenza alla mensa. Inoltre, se le nostre scuole non potranno più rinnovare l’appalto con le cooperative sociali per garantire la pulizia e la sorveglianza, questo non comporterà un risparmio: 700 persone rimarranno senza lavoro e di queste persone, che appartengono alle fasce deboli, dovranno farsi carico i servizi sociali. Chiediamo risposte certe da parte dello Stato e della Giunta regionale”.
La situazione in cui versa la scuola a livello provinciale viene delineato chiaramente anche dal segretario generale Cisl scuola, Maria Grazia Penna.
“Confermo che nessuna scuola verrà chiusa. Ma si intende come chiusura fisica, ovvero in quanto plessi, edifici che sono di competenza degli enti locali, come la Provincia. Ben altro discorso sono le ore dedicate al tempo scuola che invece hanno subito una grave decurtazione”.
Le parole del segretario generale Penna non sono certo confortanti. Parlando in termini numerici, anche se ancora provvisori perché si riferiscono al cosiddetto “organico di diritto”, ovvero alle iscrizioni del mese di febbraio che dovranno essere rivisitate in questi mesi quando si avranno i dati dell’ “organico di fatto”, cioè quello delle iscrizioni definitive, il quadro che si prospetta è questo: “circa 65 posti in meno nella scuola primaria, 20 in meno nella scuola media e 70 in meno nella scuola secondaria“.
“Ciò significa – spiega Maria Grazia Penna – che ci saranno meno insegnanti, in plessi scolastici più piccoli, il che comporterà l’obbligo di formare delle ‘pluriclassi’ di più alunni a discapito ovviamente della qualità didattica“.
Un altro grave problema, che sarà al centro della scena nei prossimi giorni, è quello del personale Ata che come sottolinea il segretario Cisl scuola “comporterà la diminuzione di circa 90 posti“. “Questo significa che – prosegue Penna – le scuole in quanto edifici non chiuderanno è vero, ma non ci saranno i bidelli ad aprirle!”.