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"La politica un posto nella ‘ndrangheta non lo merita"
Il Fatto Quotidiano ha pubblicato alcune delle intercettazioni che hanno portato ai recenti arresti di esponenti della 'ndrangheta nel basso piemonte
Il Fatto Quotidiano ha pubblicato alcune delle intercettazioni che hanno portato ai recenti arresti di esponenti della 'ndrangheta nel basso piemonte
Il fatto quotidiano è il giornale a tiratura nazionale ad occuparsi più approfonditamente dei recenti arresti operati dai carabinieri verso esponenti della 'ndrangheta nelle provincie di Alessandria, Cuneo e Asti.
In particolare il quotidiano diretto da Antonio Padellaro si concentra sugli aspetti che hanno portato all'arresto del consigliere del comune di Alessandria Giuseppe Caridi, riportando anche alcune intercettazioni tra il padrino della mafia calabrese in Liguria Domenico Gangemi, Antonio Maiolo, uno degli arrestati nelle operazioni del 21 giugno, e con Onofrio Garcea, affiliato alla locale di Genova
In particolare il quotidiano diretto da Antonio Padellaro si concentra sugli aspetti che hanno portato all'arresto del consigliere del comune di Alessandria Giuseppe Caridi, riportando anche alcune intercettazioni tra il padrino della mafia calabrese in Liguria Domenico Gangemi, Antonio Maiolo, uno degli arrestati nelle operazioni del 21 giugno, e con Onofrio Garcea, affiliato alla locale di Genova
È stato difficile accettarlo, ma alla fine è diventato uno dei loro. Il consigliere comunale del Pdl ad Alessandria Giuseppe Caridi, compare Peppe o anche U’ scarparu per gli “amici”, aveva già giurato fedeltà allo Stato e quindi non avrebbe potuto dare la sua parola all’onorata società. “Alla fine il ‘problema’ è stato risolto perché anche il politico capace di adeguarsi alle regole dell’associazione può rivelarsi utile”, ha detto il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli stamattina dopo l’arresto di 18 persone legate alle locali della ‘ndrangheta nel Basso Piemonte. Per il gip Giuseppe Salerno, che ha convalidato gli arresti dell’operazione “Maglio”, la presenza di un politico e uomo delle istituzioni, anche se in un gradino basso della piramide criminale, “rappresenta più di altri un concreto pericolo per la libertà e la democrazia”.