Sport e musica per i 150 anni dell’asilo Monserrato
E stata una due giorni carica di energia, entusiasmo e solidarietà quella appena conclusa. Prima la maratona di basket, poi il concerto dellOrchestra Multietnica Furasté. Due iniziative diverse per uno scopo comune: aiutare lasilo Monserrato e festeggiare il suo compleanno.
E? stata una due giorni carica di energia, entusiasmo e solidarietà quella appena conclusa. Prima la maratona di basket, poi il concerto dell?Orchestra Multietnica Furasté. Due iniziative diverse per uno scopo comune: aiutare l?asilo Monserrato e festeggiare il suo compleanno.
Tutto è cominciato sabato pomeriggio alle 16 in punto nell’area polisportiva in corso Monferrato. Per il sesto anno consecutivo si è dato il via infatti alla 24 ore di basket, vera e propria maratona di gioco ininterrotto cominciata sotto la pioggia e finita domenica, sempre alle 16, alla luce di un sole decisamente acceso. E accesa è stata anche la sfida fra le due enormi compagini (circa 250 giocatori in totale), la squadra bianca e quella blu, che hanno visto alternarsi fra le loro fila con cambi più o meno regolari gruppi di giocatori assai eterogenei fra loro: dai bambini alle “vecchie glorie”, dalle giovani promesse provinciali ai politici locali, nessuno ha voluto mancare e tutti hanno calcato il campo con impegno e tanto divertimento. Un punto ristoro ha fornito pasti e bevande a quanti si sono fermati per tifare e dare sostegno ai gruppi di giocatori che via via si sono avvicendati. Per la cronaca a spuntarla è stata la squadra blu, vittoriosa con l’avvincente punteggio, e decisamente inconsueto, di 1616 a 1589.
Neppure il tempo di riprendere fiato e la festa si è poi spostata all’interno del cortile dell’asilo, nel cuore di Borgo Rovereto, dove l’Orchestra Multietnica Furasté si è esibita in un concerto coinvolgente e appassionato, proprio per sostenere la raccolta fondi in favore della scuola. Come hanno sottolineato diverse delle autorità presenti, l’asilo del Monserrato rappresenta prima di tutto il simbolo di un’integrazione possibile, che si fa ricchezza nell’incontro con l’altro, da vivere come opportunità di confronto e crescita e non come minaccia. A ballare e cantare con i tanti cittadini accorsi anche i ragazzi provenienti dalla Libia momentaneamente ospiti dell’Ostello di Santa Maria di Castello. Un pomeriggio passato all’insegna della speranza e della condivisione dunque, proprio in uno dei contesti da sempre considerati più delicati per la città. Con i fondi raccolti le suore e i volontari sperano di poter sistemare in parte il cortile dell’asilo, dissestato in più punti, e riuscire a proseguire la propria attività di sostegno ed erogazione di servizi ai residenti, fra corsi di italiano, attività di doposcuola, distribuzione di indumenti, e anche, quando serve, un concreto aiuto economico alle famiglie, per esempio sostituendosi alle stesse per il pagamento delle rette, se non hanno la possibilità di farlo direttamente. Una storia, quella dell’asilo del Monserrato, che prosegue ormai da 150 anni e che ha avuto la capacità di restare al passo con i tempi, adeguando le proprie attività alla continua evoluzioni della nostra società, senza per questo snaturarsi né venire meno alla propria missione di aiuto e carità.