Primarie per Palazzo Rosso: avanti Parise, aspettando Rita Rossa
Fibrillazione nel centro sinistra alessandrino: in questi giorni sarà completato il panel dei candidati di coalizione al ruolo di anti Fabbio. Ecco i nomi dei papabili, e qualche indiscrezione. Intanto nel centro destra ..
Fibrillazione nel centro sinistra alessandrino: in questi giorni sarà completato il panel dei candidati di coalizione al ruolo di anti Fabbio. Ecco i nomi dei ?papabili?, e qualche indiscrezione. Intanto nel centro destra?..
Il conto alla rovescia è cominciato. Manca ancora quasi un anno al rinnovo di sindaco e giunta di Palazzo Rosso, ma è come se i recenti “scossoni” nazionali (amministrative e referendum) avessero impresso un’improvvisa accelerata al quadro politico alessandrino. A destra come a sinistra, i movimenti sono tanti, alcuni alla luce del sole, altri “sotto traccia”, e con evidenti segni di trasversalità. Proviamo ad analizzarli, componendo le diverse tessere di un puzzle ancora incompleto, e che si va ad arricchire di elementi, settimana dopo settimana.
Centro sinistra: primarie vere o finte?
Il cruccio del centro sinistra alessandrino sono le primarie. Lo strumento è stato ovunque determinante nel Paese non solo nell’individuare candidati rivelatisi quasi sempre vincenti, ma anche nel trasmettere alla popolazione un forte segnale di cambiamento e partecipazione. Tant’ è che ormai se ne parla anche nel centro destra. Via libera, dunque, a primarie autunnali di coalizione, e che siano gli iscritti ai partiti, ma anche i simpatizzanti e gli elettori a scegliere democraticamente il candidato anti Fabbio? Così si espresse il segretario provinciale provinciale del Pd, Daniele Borioli (nella foto), nell’ultimo documento uffciale circolato sul tema. E a quanto ci risulta, in questi giorni “il principale partito della coalizione” (come lo definisce, senza citarlo, un autorevole esponente del centro sinistra alessandrino) avrebbe sollecitato la rapida presentazione delle candidature, per completare il quadro prima possibile, e presentarlo agli elettori.
Ad oggi, l’unico ad aver fatto un passo in avanti, rispondendo presente, è Corrado Parise, ex segretario cittadino messo in minoranza lo scorso anno, e per nulla rassegnato a farsi da parte. Parise è un combattente, uno che parla chiaro, “pane al pane vino al vino”: qualcuno dice anche con scarso senso dell’opportunità in certi casi. Insomma, quando nei giorni scorsi è stata ufficializzata la sua candidatura, dentro e fuori dal Pd cittadino sono cominciati i sospiri di sofferenza, accanto agli entusiasmi dei sostenitori di Parise. Del resto, adottando per la prima volta su scala locale uno strumento di confronto diretto come le primarie, una “rottura” di certi schemi paludati, e di una finta unità di facciata, è esattamente ciò che ci si deve aspettare. E può essere positivo.
Ora, dunque, avanti i prossimi? Inutile nasconderselo, i riflettori sono tutti puntati su di lei, Rita Rossa (nella foto).
Il vicepresidente (e assessore a Cultura e Turismo) della Provincia di Alessandria è, da almeno un anno, il nome del “sindaco ombra” del centro sinistra, il nome su cui tutti gli addetti ai lavori, prima dell’ipotesi primarie, hanno sempre puntato “a colpo sicuro”. L’ufficializzazione della sua candidatura è questione di giorni? Magari subito dopo l’annuncio dell’ennesimo salvataggio e rilancio societario dell’Alessandria calcio, in cui Rita Rossa secondo i “rumors” cittadini pare avere un ruolo determinante? Si attendono news. Intanto nei giorni scorsi il consigliere comunale Giorgio Abonante, proprio in un’intervista ad AlessandriaNews, si è detto favorevole alle primarie, ma per nulla intenzionato a candidarsi. Abonante, con i suoi 2500 voti alle regionali dello scorso anno (quasi tutti raccolti in città) e quattro anni di opposizione concreta e pragmatica alla giunta Fabbio, tra l’altro molto ben comunicata grazie ad un uso evoluto dei nuovi media (da facebook al blog personale), avrebbe potuto essere un serio outsider, e non sono pochi coloro che pensano ad un patto di “desistenza”, o meglio ad un’alleanza consolidata con Rita Rossa, in vista di un lavoro di squadra da portare avanti a Palazzo Rosso, in caso di vittoria del centro sinistra. Non è chiaro, al momento, se all’interno del PD ci saranno altre candidature.
A livello di coalizione, invece, i nomi che girano in città in questi giorni sono diversi, anche se ancora tutti da confermare. “Me l’hanno proposto, ci sto pensando”, sorride ad esempio Giorgio Barberis, ricercatore universitario “prestato” alla politica, da quattro anni consigliere comunale indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. E Paolo Bellotti dell’Italia dei Valori? Vivace oppositore della giunta Fabbio (celebri le sue battaglie in consiglio comunale, e anche la sua capacità di “catturare” l’attenzione dei media, come quella volta che sventolò di fronte agli assessori un paio di mutande, simbolo a suo avviso della condizione in cui il centro destra stava riducendo gli alessandrini) Bellotti non ha fatto mistero, nelle scorse settimane, della propria ambizione di candidato alle Primarie. Il tutto però prima dell’increscioso episodio notturno, post consiglio, con il compagno di partito, e segretario provinciale Idv, De Marte. Una discussione troppo accesa finita al Pronto Soccorso, che potrebbe avere anche ripercussioni politiche.
E i “centristi”? Per ora profilo basso, nessuna conferma, ma neanche smentite. La voce che gira è che Gianni Barosini (nella foto), segretario provinciale e “anima” alessandrina dell’Udc (e presidente del Consiglio Provinciale) prima di candidarsi voglia essere certo di non essere lì per far numero, o per dare patenti “moderate” alla coalizione. Non farà la foglia di fico, insomma. E i Moderati? Forti di 3 giovani consiglieri a Palazzo Rosso, e di un risultato eccezionale alle recenti amministrative torinesi, per ora tacciono. Ma, anche se il coordinatore e assessore provinciale (al Personale) Cesare Miraglia non lo ha ancora ufficializzato, è probabile che la scelta alla fine sarà di sostenere direttamente Rita Rossa (come a Torino con Fassino), senza mettere in campo alle primarie un proprio candidato.
Ma ci sarà un outsider dell’ultima ora? Il Pisapia alessandrino in grado di “sparigliare” le previsioni della vigilia? Ad oggi francamente non si vede. Sel però potrebbe candidare l’on. Renzo Penna, a quanto si dice in giro. E all’ultimo momento non è detto che Lino Balza, anima storica e indomita dell’ambientalismo locale (e non solo), già due anni fa in predicato di candidarsi alla presidenza della Provincia, non decida, diversamente da allora, di provarci. Anche se lui sembra guardare altrove: “vorrei scrivere libri, francamente, e magari dare una mano se ci fosse un giovane davvero nuovo disposto a candidarsi: Pisapia è una bella eccezione: ma io continuo a credere che la politica la debbano fare prima di tutto i 20-40 enni, non i sessantenni che sono in pista da una vita”.
Centro destra: tutti con Fabbio, anzi no..
E nel centro destra alessandrino che succede? Negli ultimi giorni esponenti autorevoli del Pdl locale (dal coordinatore cittadino Fabrizio Priano al consigliere Mario Bocchio) hanno provato a muovere un po’ le acque, e ad abbozzare un’analisi delle diverse criticità, parlando di necessità di un rinnovamento.
Difficile però che questo significhi adottare, almeno per questo “giro”, una formula simile a quella delle primarie del centro sinistra. Dice il vice sindaco Paolo Bonadeo (nella foto): “su questo sono d’accordo, a livello metodologico, con Formigoni: chi ha governato per cinque anni è giusto che abbia la possibilità di essere valutato direttamente dagli elettori. Decidano gli alessandrini se Fabbio, e noi tutti al suo fianco, meritiamo la riconferma”.
E la Lega Nord è d’accordo? In questi quattro anni (pesantemente segnati anche dal caso di Maurizio Grassano, costretto a dimettersi dal ruolo di presidente del Consiglio Comunale, prima di essere promosso per ripescaggio in Parlamento) i leghisti hanno coerentemente sostenuto Fabbio, pur cercando di smarcarsi su qualche tema, come la giustizia. E sul bilancio preventivo 2011 il consigliere regionale del Carroccio Riccardo Molinari parlando con AlessandriaNews è stato chiaro: “prima di avallare futuri documenti vogliamo vederci chiaro, e daremo ai nostri tecnici e consulenti tutto il tempo necessario per pronunciarsi”. Mentre, pur ribadendo fiducia e lealtà al sindaco Fabbio, Molinari ha ribadito riguardo alle primarie: “a noi il meccanismo non dispiace: nella Lega si fanno da sempre, e a tutti i livelli”.
A destra, comunque, un candidato sindaco alternativo a Fabbio c’è già. E’ Claudio Prigione, consigliere comunale de La Destra, che nelle scorse settimane, insieme al collega Aldo Rovito, ha tolto il sostegno alla maggioranza, annunciando l’intenzione di correre in proprio: “confermiamo fermamente al livello nazionale la nostra appartenenza al centro destra, ma dichiariamo oggi di volerci staccare dalla gestione locale”. Così sarà fino alle urne, o la minaccia rientrerà, a fronte di qualche accordo pre-elettorale?