Molinari: “via le mele marce ma la sanità va riformata”
Confronto a tutto campo con il vice presidente del consiglio regionale: elezioni, referendum, palazzo rosso e il web. E sulle prossime amministrative ad Alessandria dice: fedeli a Fabbio
Confronto a tutto campo con il vice presidente del consiglio regionale: elezioni, referendum, palazzo rosso e il web. E sulle prossime amministrative ad Alessandria dice: fedeli a Fabbio
Consigliere Molinari, che lettura dà delle recenti consultazioni elettorali, e della situazione in cui si trova il centro destra nel Paese?
Sicuramente negativa, non mi piace nascondermi dietro a formule e paraventi. Gli elettori hanno sempre ragione, e se stavolta ci hanno mandato questo segnale, dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato. C’è stato un forte astensionismo che ci ha penalizzato come coalizione, anche se come Lega voti non ne abbiamo persi. Ora però appunto dobbiamo chiederci perché è successo, come mai abbiamo perso città importanti come Milano, e per noi piemontesi come Novara.
L’impressione è che stavolta gli elettori abbiano voluto dire “basta” a Berlusconi, più che ai singoli sindaci. Insomma, un voto politico…
E’ un fatto che Berlusconi a Milano, nella sua città, ha dimezzato le sue preferenze personali. E’ ovvio che, di fronte ad una crisi come quella attuale, e a difficoltà crescenti anche per il ceto medio, la gente di sentir parlare di bunga bunga e problemi giudiziari personali non ne può più. Chiede altro, e sta a noi riuscire a proporlo.
Anche nel nostro Piemonte il centro destra arretra un po’ ovunque: siete preoccupati? C’è un nesso con un anno di giunta Cota?
Credo francamente che a penalizzarci sul nostro territorio sia stato più il vento nazionale che non il nostro operato di giunta, che sta dando i primi frutti concreti. Pensiamo al sistema Sanità, che come noto assorbe il 70% del bilancio regionale, e che senza il nostro intervento si sarebbe disintegrato nel giro di qualche anno..
Lì in realtà noi cittadini abbiamo percepito soprattutto il vento dei recenti scandali, soprattutto in Sanità..
Perchè probabilmente c’è stato un nostro deficit comunicativo. Sia chiaro, sulle indagini in corso massima collaborazione con i magistrati: se ci sono mele marce siamo i primi a chiedere che sia fatta giustizia. Come Lega, è noto che abbiamo sempre avuto grande stima del direttore generale Monferino, tecnico molto competente che, a quanto pare, anche da questo filone di inchiesta sta risultando persona di assoluta trasparenza e correttezza. Non è un mistero che noi lo vedremmo volentieri assessore, anche se naturalmente facciamo parte di una coalizione, e dobbiamo confrontarci con i nostri alleati.
Torniamo alla Sanità intesa non come scandali, ma come bilanci e riorganizzazione. Sono a rischio per i piemontesi prestazioni e qualità dei servizi?
Al contrario: lo sarebbero stati se non fossimo intervenuti, perchè i dati e non le mie parole evidenziano che, con l’andazzo della giunta Bresso, ma a onor del vero anche degli ultimi due anni di giunta Ghigo, i costi della nostra Sanità sarebbero lievitati fino ad assorbire la totalità del bilancio regionale. Tant’è che ad un certo punto da Roma è arrivato un dickat chiaro: o presentate un serio piano di rientro, o blocchiamo i trasferimenti. Il che avrebbe significato, e questo forse alla gente non lo abbiamo detto con sufficiente chiarezza, la chiusura di diversi ospedali.
La riorganizzazione sul territorio prevede tra l’altro lo scorporo dei presidi ospedalieri dalla Asl, e la loro gestione integrata in rete, nell’ambito di un’unica Azienda Ospedaliera Alessandria Asti. E’ cosi?
Guardi, in questi giorni sto portando Cota e Monferino nei diversi centri della nostra provincia, per spiegare che davvero stiamo andando verso un miglioramento organizzativo, da cui i cittadini/pazienti ricaveranno soltanto vantaggi. L’Ospedale di Alessandria, in particolare, diverrà struttura di livello nazionale. Certo, in tutto questo ci sarà una razionalizzazione dei servizi, e dei primariati. Non è più possibile duplicare servizi, sicuramente non di eccellenza, sul territorio, ma occorre puntate sulla specializzazione. E’ quello che faremo, e i risultati si vedranno.
Sul fronte economico e occupazionale, rispetto ad un anno fa, scorge in Piemonte qualche segnale positivo?
Assolutamente sì. Abbiamo investito sul territorio regionale 400 milioni di euro, creando qualche migliaio di nuovi posti di lavoro. Inoltre stiamo offrendo una serie di sgravi ed agevolazioni a chi assume giovani under 30, e personalmente mi sto muovendo sul territorio provinciale per incontrare gli imprenditori, e ascoltare le loro esigenze.
Molinari, nel 2012 si vota per il rinnovo dei sindaci di Acqui Terme e, soprattutto, Alessandria. Non è che la Lega sta meditando di presentare un proprio candidato?
Noi siamo fedeli alleati del sindaco Fabbio, e i nostri due assessori, Robutti e Ulandi, hanno ben operato. Manuela, in particolare, è ora entrata nel consiglio della Fondazione Cral, prima donna ad aver accesso ad un simile ruolo, assai delicato. Su di lei contiamo molto. Per quanto riguarda Palazzo Rosso, naturalmente non manchiamo di evidenziare anche le criticità. Sul fronte sicurezza, ad esempio, si poteva e doveva fare di più. Così come sarebbe bastato fare un appalto unico per l’abbattimento del ponte Cittadella e la costruzione del nuovo Meier, per accelerare il processo. Che peraltro ora mi pare definitivamente avviato.
Consigliere, ci sarebbe anche la questione Teatro Comunale…
Una triste vicenda, mi consenta di non commentarla.
Il bilancio consuntivo 2010 è stato approvato tra molte critiche e contestazioni. Secondo l’opposizione è sostanzialmente falso, e gli stessi revisori hanno avanzato forti perplessità…
Guardi, con i 2 miliardi fuori bilancio che la Bresso ci ha lasciato a Torino, credo che il centro sinistra abbia da guardare abbondantemente a casa propria. Detto questo, sia chiaro che noi, prima di avallare futuri documenti, vogliamo vederci chiaro, e daremo ai nostri tecnici e consulenti tutto il tempo necessario per pronunciarsi.
Ma insomma, nel 2012 ri/appoggerete Fabbio, o vi piacerebbe esplorare altre strade?
Ci sono da valutare molte condizioni, ma Fabbio è il nostro sindaco, e al momento opportuno ci siederemo ad un tavolo per discutere di tutto. Certo a noi il meccanismo delle primarie non dispiace: nella Lega si fanno da sempre, e a tutti i livelli.
Chiudiamo con una riflessione sul web: i social network sembrano avere ormai un ruolo decisivo anche in occasione delle competizioni elettorali. Lei ne fa un uso importante…
Io utilizzo da anni sia Facebook che il mio sito personale per tenere aggiornati amici ed elettori su quel che faccio, giorno per giorno. Perchè ho un ruolo pubblico importante, che mi è stato affidato dall’elettorato della Lega, a cui credo di dover rendere conto costantemente del mio operato. La rete offre oggi potenzialità straordinarie in termini di dialogo, e di ascolto. Chi fa politica davvero non credo possa più farne a meno.