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Progetto Passi: in provincia è quasi allarme obesità
Ecco come si vive nell'alessandrino: i dati relativi agli aspetti della salute dei cittadini raccolti nellarco di tre anni dall'Asl: cresce il numero delle persone in sovrappeso ma diminiuscono gli incidenti
Ecco come si vive nell'alessandrino: i dati relativi agli aspetti della salute dei cittadini raccolti nellarco di tre anni dall'Asl: cresce il numero delle persone in sovrappeso ma diminiuscono gli incidenti
L’Asl di Alessandria nell’arco del triennio 2007-2009 ha intervistato un campione di residenti in provincia, di età compresa tra i 18 e i 69 anni, sia maschi che femmine.
1558 questionari che rappresentano la “voce del cittadino” in merito ad alcune abitudini di vita, come l’attività fisica, il fumo, l’alcol, cui si aggiungono domande sulla sicurezza stradale e domestica e sull’utilizzo dei programmi di prevenzione offerti dalla città.
Alcuni dati sono stati presentati ieri, 9 giugno, dal commissario Asl Alessandria, Mario Pasino, dalla coordinatrice del progetto dell’associazione italiana Donne Medico, con la partecipazione dell’assessore all’Assistenza Politico Sanitaria della Provincia, Maria Grazia Morando e dell’assessore alle Politiche della Salute del Comune Gabrio Secco. La presentazione “ufficiale” si terrà sabato 11 giugno, a partire dalle prime ore del mattino, al centro civico circoscrizione Europista di via Wagner ad Alessandria.
Se il dato sull’obesità deve far riflettere, non da meno è il risultato che traspare in ordine di sicurezza stradale. Infatti la provincia di Alessandria ha un dato più basso, rispetto alla media regionale, sull’uso delle cinture di sicurezza, sia anteriori che posteriori. Confortante è invece l’indice in diminuzione degli incidenti sulla strada di alta gravità e di morti sulle quattro ruote. Tra i maggiori fattori di rischio c’è l’uso (abuso) di alcol alla guida: il dato premia le donne rispetto agli uomini.
Lo studio accurato di questi tre anni ha permesso anche di arrivare a compiere delle valutazioni sui servizi di prevenzione che vengono offerti al cittadino: “risultati positivi – spiega il dottor Faragli – per i dati del 2010 sullo screening dei tumori nelle donne, anche grazie al lavoro di Prevenzione Serena”.