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Asili nido e Aspal: “Entro giovedì sarà fatta chiarezza”
Lamministrazione comunale assicura un tavolo di discussione la prossima settimana per definire il ruolo di Aspal nella vicenda asili nido comunali e la condizione dei lavoratori precari con contratto in scadenza
Lamministrazione comunale assicura un tavolo di discussione la prossima settimana per definire il ruolo di Aspal nella vicenda asili nido comunali e la condizione dei lavoratori precari con contratto in scadenza
Tante idee, poca concretezza. Questo è stato il quadro presentato stamattina in commissione Politiche Sociali congiuntamente ad Affari Istituzionali (Aldo Rovito-Giorgio Abonante) proprio per trattare la vicenda dei lavoratori precari degli asili nido che lunedì scorso avevano interrotto la seduta del Consiglio comunale per far sentire la loro voce.
“Cerchiamo di mettere al centro i lavoratori: devono essere stabilizzati a livello lavorativo”, interviene il coordinatore confederale dell’Unione Sindacati di Base (Usb). Sostenuto anche dai rappresentati delle diverse organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil che chiedono “maggiore interesse e di conseguenza una certa celerità nel trattare la questione lavoratori precari per arrivare ad una consona soluzione nel più breve tempo possibile”.
La richiesta nei confronti dell’amministrazione Fabbio è quella di una maggiore collaborazione e soprattutto informazione, che sembra essere un’interpellanza non solo dei sindacati, ma anche dei lavoratori e dei capi gruppo della minoranza.
“Ma in sostanza, quale sarà il nostro futuro lavorativo?” chiede un rappresentante degli assistenti socio-educativi degli asili nido che hanno il contratto in scadenza il 1 luglio e che non sanno ancora nelle mani di chi sarà il loro impiego nel mese di settembre. “Speravo di venire qui oggi affinché fosse presentato un piano, un progetto per la nostra condizione, invece ancora nulla”.
La risposta (rassicurazione) è lasciata all’assessore al Personale, Evaldo Pavanello e all’assessore alle Politiche Educative, Teresa Curino che spiegano come “ci si trovi di fronte ad una ‘politica di emergenza’”.
I contratti dei 25 lavoratori sono, infatti, “contratti a termine” della durata massima di 36 mesi, comprensivi di proroghe, che non sono applicabili per legge, secondo le disposizioni della modifica alla legge 247/2007. Pertanto la cessazione del contratto è “inevitabile”, spiega Pavanello.
“Proprio per salvaguardare i lavoratori e il loro impiego, si sta cercando – sottolinea l’assessore Curino – di predisporre un nuovo modello educativo che provi a scavalcare, per quanto concesso, i vincoli imposti dal contratto a tempo determinato. E si sta cercando di fare ciò con un piano organizzativo nuovo e concordato proprio con una partecipata del Comune, l’Aspal, perché la nostra amministrazione non ha mai parlato di una ‘privatizzazione’ dei servizi scolastici ed educativi”.
Quindi Aspal è una situazione “di transito” (o come ha espresso il capogruppo Pd, Ivaldi “tappabuco”) per cercare di salvaguardare, in itinere, i precari o è una progetto più ampio di trasformazione del sistema educativo? E quale sarà il ruolo ricoperto dalla società municipalizzata Aspal?
“Tante, forse troppe – interviene il consigliere Mara Scagni – le ipotesi: qualcuno parla di farla diventare una fondazione (si riferisce alle dichiarazioni dell’assessore Gabrio Secco in una presedente commissione, n.d.r) e ciò non andrebbe certo a vantaggio di questi lavoratori precari, mentre ora si parla di utilizzarla come ‘contenitore di servizi’, quelli che riguardano il settore scolastico”.
“Non possiamo dire oggi – risponde l’assessore Pavanello – cos’è o cosa diventerà Aspal, ma sarà deciso giovedì con un incontro tra sindacati, amministrazione e dirigenti della partecipata che porterà alla costruzione di un progetto per sanare la questione dei 25 lavoratori precari degli asili nido, con la soluzione più corretta per tutti”.
“Cerchiamo di mettere al centro i lavoratori: devono essere stabilizzati a livello lavorativo”, interviene il coordinatore confederale dell’Unione Sindacati di Base (Usb). Sostenuto anche dai rappresentati delle diverse organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil che chiedono “maggiore interesse e di conseguenza una certa celerità nel trattare la questione lavoratori precari per arrivare ad una consona soluzione nel più breve tempo possibile”.
La richiesta nei confronti dell’amministrazione Fabbio è quella di una maggiore collaborazione e soprattutto informazione, che sembra essere un’interpellanza non solo dei sindacati, ma anche dei lavoratori e dei capi gruppo della minoranza.
“Ma in sostanza, quale sarà il nostro futuro lavorativo?” chiede un rappresentante degli assistenti socio-educativi degli asili nido che hanno il contratto in scadenza il 1 luglio e che non sanno ancora nelle mani di chi sarà il loro impiego nel mese di settembre. “Speravo di venire qui oggi affinché fosse presentato un piano, un progetto per la nostra condizione, invece ancora nulla”.
La risposta (rassicurazione) è lasciata all’assessore al Personale, Evaldo Pavanello e all’assessore alle Politiche Educative, Teresa Curino che spiegano come “ci si trovi di fronte ad una ‘politica di emergenza’”.
I contratti dei 25 lavoratori sono, infatti, “contratti a termine” della durata massima di 36 mesi, comprensivi di proroghe, che non sono applicabili per legge, secondo le disposizioni della modifica alla legge 247/2007. Pertanto la cessazione del contratto è “inevitabile”, spiega Pavanello.
“Proprio per salvaguardare i lavoratori e il loro impiego, si sta cercando – sottolinea l’assessore Curino – di predisporre un nuovo modello educativo che provi a scavalcare, per quanto concesso, i vincoli imposti dal contratto a tempo determinato. E si sta cercando di fare ciò con un piano organizzativo nuovo e concordato proprio con una partecipata del Comune, l’Aspal, perché la nostra amministrazione non ha mai parlato di una ‘privatizzazione’ dei servizi scolastici ed educativi”.
Quindi Aspal è una situazione “di transito” (o come ha espresso il capogruppo Pd, Ivaldi “tappabuco”) per cercare di salvaguardare, in itinere, i precari o è una progetto più ampio di trasformazione del sistema educativo? E quale sarà il ruolo ricoperto dalla società municipalizzata Aspal?
“Tante, forse troppe – interviene il consigliere Mara Scagni – le ipotesi: qualcuno parla di farla diventare una fondazione (si riferisce alle dichiarazioni dell’assessore Gabrio Secco in una presedente commissione, n.d.r) e ciò non andrebbe certo a vantaggio di questi lavoratori precari, mentre ora si parla di utilizzarla come ‘contenitore di servizi’, quelli che riguardano il settore scolastico”.
“Non possiamo dire oggi – risponde l’assessore Pavanello – cos’è o cosa diventerà Aspal, ma sarà deciso giovedì con un incontro tra sindacati, amministrazione e dirigenti della partecipata che porterà alla costruzione di un progetto per sanare la questione dei 25 lavoratori precari degli asili nido, con la soluzione più corretta per tutti”.