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Asse Alessandria – Novara per salvare l’Avogadro
Il vicepresidente della Provincia Rita Rossa ha chiesto un incontro al nuovo sindaco novarese Andrea Ballaré per definire una strategia comune a difesa del profilo tripolare dellateneo
Il vicepresidente della Provincia Rita Rossa ha chiesto un incontro al nuovo sindaco novarese Andrea Ballaré per definire una strategia comune a difesa del profilo tripolare dell?ateneo
“L’università Avogadro Piemonte orientale deve mantenere le tre attuali sedi, Alessandria, Novara e Vercelli”. Per condividere questo obiettivo, la vicepresidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa, ha chiesto un incontro con il nuovo sindaco di Novara. “Vogliamo rilanciare l’idea di un’alleanza strategica tra i nostri territori. La sola chiave per dare forza nel suo insieme al Piemonte Orientale. Non è con la riedizione di una battaglia di retroguardia per spartirci i ‘polli di Renzo’ che faremo l’interesse delle nostre comunità. Alla fine stringeremo nelle mani soltanto inutili piume”, ha spiegato Rita Rossa. Al centro della richiesta c’è il tema dell’università “Avogadro”, per la quale la Provincia sta approvando l’accordo di programma decennale finalizzato alla stabilizzazione e allo sviluppo delle sedi alessandrine.
“Noi crediamo – dice Rita Rossa – che vada salvaguardato il profilo tripolare dell’Ateneo quale elemento di forza. Indebolire uno dei poli, secondo l’impostazione che caratterizzava la precedente amministrazione novarese, supportata neanche troppo velatamente dalla Giunta regionale, porterebbe un vantaggio solo apparente e temporaneo agli altri. Non c’è dubbio, infatti, che gli studenti del basso Piemonte che non trovassero più in Alessandria la propria facoltà di riferimento, si rivolgerebbero non a Vercelli o Novara, ma tornerebbero ai più tradizionali esiti verso Torino, Pavia, Genova. Ecco perché noi crediamo, piuttosto, che siano da rafforzare al tempo stesso i poli e il loro livello di integrazione: giacché anche l’integrazione fra le diverse facoltà e i diversi dipartimenti conferisce all’ateneo maggior appeal e forza attrattiva”.
La Provincia si augura che anche il comune di Alessandria condivida questo sforzo di riavvicinamento. Che, oltretutto, ha per obiettivo quello di costringere il Governo regionale a cambiare rotta, rispetto a una strategia che, sino ad oggi, penalizza vistosamente il nostro territorio.
“Sono rimasta sbalordita, ad esempio – prosegue Rita Rossa – nell’apprendere che la Regione ha tagliato e destinato ad altro le risorse che la Giunta Bresso aveva stanziato per l’elettrificazione della linea ferroviaria Casale-Vercelli. Un intervento molto sollecitato dallo stesso Rettore dell’Università, che avrebbe permesso di mettere mano a un più efficiente collegamento trasportistico tra i tre poli. Tutto buttato via, così: un altro spiraglio che si chiude e rende il nostro territorio un po’ più piccolo e un po’ più isolato”.
“Ci auguriamo – conclude Rossa – che con la nuova amministrazione civica novarese sia possibile aprire un capitolo nuovo, di collaborazione e cooperazione su molteplici fronti. D’altro canto, il risultato delle elezioni per il Comune di Novara dimostra come l’ipercampanilismo chiuso ed egoista non convinca più neppure i cittadini che ne dovrebbero beneficiare”.
“Noi crediamo – dice Rita Rossa – che vada salvaguardato il profilo tripolare dell’Ateneo quale elemento di forza. Indebolire uno dei poli, secondo l’impostazione che caratterizzava la precedente amministrazione novarese, supportata neanche troppo velatamente dalla Giunta regionale, porterebbe un vantaggio solo apparente e temporaneo agli altri. Non c’è dubbio, infatti, che gli studenti del basso Piemonte che non trovassero più in Alessandria la propria facoltà di riferimento, si rivolgerebbero non a Vercelli o Novara, ma tornerebbero ai più tradizionali esiti verso Torino, Pavia, Genova. Ecco perché noi crediamo, piuttosto, che siano da rafforzare al tempo stesso i poli e il loro livello di integrazione: giacché anche l’integrazione fra le diverse facoltà e i diversi dipartimenti conferisce all’ateneo maggior appeal e forza attrattiva”.
La Provincia si augura che anche il comune di Alessandria condivida questo sforzo di riavvicinamento. Che, oltretutto, ha per obiettivo quello di costringere il Governo regionale a cambiare rotta, rispetto a una strategia che, sino ad oggi, penalizza vistosamente il nostro territorio.
“Sono rimasta sbalordita, ad esempio – prosegue Rita Rossa – nell’apprendere che la Regione ha tagliato e destinato ad altro le risorse che la Giunta Bresso aveva stanziato per l’elettrificazione della linea ferroviaria Casale-Vercelli. Un intervento molto sollecitato dallo stesso Rettore dell’Università, che avrebbe permesso di mettere mano a un più efficiente collegamento trasportistico tra i tre poli. Tutto buttato via, così: un altro spiraglio che si chiude e rende il nostro territorio un po’ più piccolo e un po’ più isolato”.
“Ci auguriamo – conclude Rossa – che con la nuova amministrazione civica novarese sia possibile aprire un capitolo nuovo, di collaborazione e cooperazione su molteplici fronti. D’altro canto, il risultato delle elezioni per il Comune di Novara dimostra come l’ipercampanilismo chiuso ed egoista non convinca più neppure i cittadini che ne dovrebbero beneficiare”.