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“Stationfront”: i giardini della stazione come “vetrina di accoglienza”
Un progetto per riqualificare i giardini antistanti la stazione: una vera e propria ristrutturazione urbana e commerciale. Questo è il progetto Stationfront presentato dalla Giunta
Un progetto per riqualificare i giardini antistanti la stazione: una vera e propria ristrutturazione urbana e commerciale. Questo è il progetto Stationfront presentato dalla Giunta
“Da qualche mese ragioniamo sulla possibilità di terminare i lavori di riqualificazione dei giardini pubblici di Alessandria con un grande progetto per lo spazio antistante la stazione”. Così il sindaco Piercarlo Fabbio presenta il progetto “Stationfront” di abbellimento architettonico e di miglioramento commerciale dell’ultimo lotto di fronte alla stazione ferroviaria. “Un assaggio, un antipasto – prosegue il sindaco – della nostra città”. Lo spazio su cui si vuole intervenire è quello dei due immobili che attualmente ospitano i due bar, che dovrebbero così trasformarsi in due strutture polifunzionali di impatto estetico omogeneo. All’interno si ospiteranno servizi differenti: aree di ristoro ma anche uffici turistici, front-office e spazi di servizio per coloro che arrivano ad Alessandria. “Una sorta di vetrina di accoglienza che possa servire ad arricchire trasversalmente la ‘visita’ alla nostra città”. “Una riqualificazione estetico-funzionale – spiegano i due architetti che si sono occupati della realizzazione del progetto, Robutti e Mulas – che sul piano tecnico consiste nella edificazione di due strutture in vetro e muratura, a due piani, con uno spazio porticato nella parte inferiore che possano dare
un’idea di ‘leggerezza’ alla costruzione”.
Da sottolineare il fatto che si tratterebbe di due edifici che utilizzerebbero un proprio sostentamento energetico grazie ai pannelli solari posti sul tetto ( i cosiddetti “edifici passivi”). “A queste due strutture – sottolinea l’architetto Robutti – si aggiunge una passerella di grigliato d’acciaio con crismi incastrati che sono elementi molto luminosi che richiamano l’idea di ‘vetrina’ e di luce dell’intero progetto”. Sulla posizione che verrà ad assumere la passerella ancora molti dubbi: “potrebbe essere disassata, anziché centrale. Dipenderà dagli investimenti che si faranno anche sulla sistemazione di piazzale Curiel”.
Impatto tutto nuovo, quindi, che potrebbe rappresentare un intervento non solo a livello architettonico, ma anche di risoluzione di “criticità a livello sociale” di un’area con problematiche di ben più ampio respiro come quelle della stazione.
Ma come sarà gestito questo intervento? “Con risorse pubbliche – spiega Fabbio – ma non del Comune, bensì di partecipate come Amag, Atm, forse Alexala, che sono interessate ad una riqualificazione di quell’area, insieme a risorse di privati”.
Il tutto sarà gestito quindi da una società a capitale misto, con una superiorità di investimenti di privati che si sono già interessati al progetto grazie all’azione di Confesercenti. “Da mesi – sottolinea Michele Frizza – lavoriamo per la realizzazione di questo intervento che può finalmente permettere di sfruttare al meglio il flusso di turisti stranieri che arrivano nella nostra città. Da parte della Confesercenti l’obiettivo è quello di creare un polo commerciale grazie al sostegno delle aziende private, che si sono dimostrate tutte interessate”. Il costo è di circa 2 milioni di euro, mentre il tempo di realizzazione è previsto in un anno, da quando si avvia l’iter amministrativo di creazione della società e di passaggio in Consiglio comunale per approvazione definitiva del progetto.
un’idea di ‘leggerezza’ alla costruzione”.
Da sottolineare il fatto che si tratterebbe di due edifici che utilizzerebbero un proprio sostentamento energetico grazie ai pannelli solari posti sul tetto ( i cosiddetti “edifici passivi”). “A queste due strutture – sottolinea l’architetto Robutti – si aggiunge una passerella di grigliato d’acciaio con crismi incastrati che sono elementi molto luminosi che richiamano l’idea di ‘vetrina’ e di luce dell’intero progetto”. Sulla posizione che verrà ad assumere la passerella ancora molti dubbi: “potrebbe essere disassata, anziché centrale. Dipenderà dagli investimenti che si faranno anche sulla sistemazione di piazzale Curiel”.
Impatto tutto nuovo, quindi, che potrebbe rappresentare un intervento non solo a livello architettonico, ma anche di risoluzione di “criticità a livello sociale” di un’area con problematiche di ben più ampio respiro come quelle della stazione.
Ma come sarà gestito questo intervento? “Con risorse pubbliche – spiega Fabbio – ma non del Comune, bensì di partecipate come Amag, Atm, forse Alexala, che sono interessate ad una riqualificazione di quell’area, insieme a risorse di privati”.
Il tutto sarà gestito quindi da una società a capitale misto, con una superiorità di investimenti di privati che si sono già interessati al progetto grazie all’azione di Confesercenti. “Da mesi – sottolinea Michele Frizza – lavoriamo per la realizzazione di questo intervento che può finalmente permettere di sfruttare al meglio il flusso di turisti stranieri che arrivano nella nostra città. Da parte della Confesercenti l’obiettivo è quello di creare un polo commerciale grazie al sostegno delle aziende private, che si sono dimostrate tutte interessate”. Il costo è di circa 2 milioni di euro, mentre il tempo di realizzazione è previsto in un anno, da quando si avvia l’iter amministrativo di creazione della società e di passaggio in Consiglio comunale per approvazione definitiva del progetto.