Disabilità e diritti umani, Alessandria c’è
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Disabilità e diritti umani, Alessandria c’è

Convegno nelle sede dell'associazione Cultura e Sviluppo per presentare la carta internazionale sui diritti delle persone con disabilità. L'associazione Idea: “presto una mozione per recepire nel concreto i principi della carta”

Convegno nelle sede dell'associazione Cultura e Sviluppo per presentare la carta internazionale sui diritti delle persone con disabilità. L'associazione Idea: ?presto una mozione per recepire nel concreto i principi della carta?

“La disabilità non è più da considerarsi come una condizione relegata alla sfera dei servizi sociali, ma è una questione dei diritti della persona”. Lo stabilisce la carta internazionale Onu che lo stato italiano ha recepito come legge nel 2009. E, ora, occorre passare dalle enunciazioni di principio, ai fatti. E’ stato ribadito più volte questo concetto nel corso di un convegno promosso dall’associazione Idea, presieduta dal consigliere comunale Paolo Berta, che ha visto la partecipazione della Federazione Italiana Superamento Handicap, dell’assessore provinciale Maria Grazia Morando, dell’assessore comunale Gabrio Secco e dei rappresentanti delle associazioni che operano in città sui temi della disabilità. “Alessandria è stata la prima realtà piemontese a promuovere la diffusione dei principi della carta Onu – ha sottolineato Berta, fondatore di Idea e impegnato nel riconoscimento dei diritti delle persone con handicap da oltre vent’anni – Ora, presenteremo nelle sedi comunali e provinciali una mozione affinché gli enti locali recepiscano quanto contenuto nella carta e nella legge nazionale, impegnandosi a rimuovere in concreto quelle barriere che sono un ostacolo non solo fisico al pieno riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità”. Qualche passo, in questa direzione, è già stato fatto, come la nomina di un “disability manager” per il comune, l‘architetto Paola Testa, che si occupa di monitorare il rispetto dei criteri di abbattimento delle barriere architettoniche dei progetti di competenza comunale.
Giovanni Merlo, presidente di Fish, ha ben spiegato cosa comporta il recepimento da parte dello stato italiano della carta dei diritti Onu.
“Si parte dal concetto di persona e dal suo diritto di ‘inclusione’ nella società. Non basta, cioè, inserire il disabile in un contesto. E’ superato anche il concetto di integrazione. ‘Includere’ significa che la persona con disabilità ha il diritto, al pari di ogni altra persona, di compiere le proprie scelte autonomamente e consapevolmente”.
“Concetti sacrosanti – ha fatto presente l’assessore alle politiche sociali della Provincia, Maria Grazia Morando – che che si scontrano nella realtà con difficoltà: dai tagli alla sanità sul fronte dei servizi, alla scelta di alcune aziende, non tutte per fortuna, di pagare multe piuttosto che rispettare le quote di assunzione di personale con disabilità. Spetta alla istituzioni intervenire su queste violazioni”.
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