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Disagi alle Poste: sede centrale presa d’assalto
Solo tre le sedi in tutta Alessandria rimaste attive ieri a seguito del guasto al server centrale di Roma. Disagi agli sportelli di piazza della libertà dove si sono formate lunghe code ed anche in molti centri della provincia
Solo tre le sedi in tutta Alessandria rimaste attive ieri a seguito del guasto al server centrale di Roma. Disagi agli sportelli di piazza della libertà dove si sono formate lunghe code ed anche in molti centri della provincia
Ore di code in molte filiali delle Poste italiane di Alessandria. Ma come mai?
Da mercoledì un guasto ha interessato il server centrale di Roma e i disagi si sono avvertiti anche qui. Molte sedi hanno dovuto tenere chiuso, data l’impossibilità di effettuare operazioni agli sportelli, come il pagamento dei bollettini, il ritiro della pensione o anche solo semplici raccomandate.
Le uniche tre filiali funzionanti erano quella centrale, di piazza della Libertà, quella di via Cavour e di piazzale Curiel, all’interno delle quali, ovviamente, si è riversata una fiumana di gente.
Grandi disagi per i clienti, molti dei quali hanno optato per i servizi di Poste private, come quello di via Maggioli, che non aveva mai toccato picchi d’affluenza così alti come ieri. Altri, invece, tenaci hanno atteso il loro turno e intorno alle 19 tutti i clienti sono stati soddisfatti. Molti sportelli hanno infatti “sforato” dal normale orario di lavoro, pur di riuscire ad assicurare a tutti il servizio.
Sembra che il black out, che sta colpendo diverse zone dell’Italia, dipenda dal nuovo server installato qualche mese fa nella sede centrale delle Poste Italiane a Roma: “un guasto al sistema informatico – dicono dalla direzione – che ha rallentato e bloccato molte operazioni. I tecnici però hanno già ripristinato il normale funzionamento”.
Forse l’aspetto più divertente è che gli uffici rimasti attivi hanno potuto proseguire nelle operazioni non perché dotate di una tecnologia “moderna”, ma bensì, al contrario, perché utilizzano ancora “vecchi sistemi”. Queste sono le contraddizioni dell’era del digitale.
Da mercoledì un guasto ha interessato il server centrale di Roma e i disagi si sono avvertiti anche qui. Molte sedi hanno dovuto tenere chiuso, data l’impossibilità di effettuare operazioni agli sportelli, come il pagamento dei bollettini, il ritiro della pensione o anche solo semplici raccomandate.
Le uniche tre filiali funzionanti erano quella centrale, di piazza della Libertà, quella di via Cavour e di piazzale Curiel, all’interno delle quali, ovviamente, si è riversata una fiumana di gente.
Grandi disagi per i clienti, molti dei quali hanno optato per i servizi di Poste private, come quello di via Maggioli, che non aveva mai toccato picchi d’affluenza così alti come ieri. Altri, invece, tenaci hanno atteso il loro turno e intorno alle 19 tutti i clienti sono stati soddisfatti. Molti sportelli hanno infatti “sforato” dal normale orario di lavoro, pur di riuscire ad assicurare a tutti il servizio.
Sembra che il black out, che sta colpendo diverse zone dell’Italia, dipenda dal nuovo server installato qualche mese fa nella sede centrale delle Poste Italiane a Roma: “un guasto al sistema informatico – dicono dalla direzione – che ha rallentato e bloccato molte operazioni. I tecnici però hanno già ripristinato il normale funzionamento”.
Forse l’aspetto più divertente è che gli uffici rimasti attivi hanno potuto proseguire nelle operazioni non perché dotate di una tecnologia “moderna”, ma bensì, al contrario, perché utilizzano ancora “vecchi sistemi”. Queste sono le contraddizioni dell’era del digitale.