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Contro l’emergenza casa, 10mila alloggi Atc entro il 2012
Un bilancio preciso e attuale quello presentato dallAtc in commissione Politiche del Territorio. Edifici in costruzione e in acquisto per il biennio 2011-2012 che rientrano nel "Programma casa" regionale cui si aggiungono 26 alloggi entro la fine del 2013
Un bilancio preciso e attuale quello presentato dall?Atc in commissione Politiche del Territorio. Edifici in costruzione e in acquisto per il biennio 2011-2012 che rientrano nel "Programma casa" regionale cui si aggiungono 26 alloggi entro la fine del 2013
Un patrimonio immobiliare consistente quello gestito dall’ Atc di Alessandria, stimato in 1985 alloggi e 385 autorimesse. Ma il progetto di incremento del patrimonio della nostra provincia è ancora più ambizioso.
Un quadro preciso dell’attuale situazione di gestione degli immobili, con dati aggiornati alla mano, è stata descritto dal presidente del consiglio dell’Atc, Piervittorio Ciccaglioni. “Il ‘Piano casa’ per il primo biennio prevede la costruzione di 8 edifici e di 120 alloggi in approntamento, cioè destinati alla consegna entro la fine del 2011. Nel secondo biennio rientrano invece i 68 alloggi in zona Cristo che sono in fase di assegnazione, previa verifica delle domande che ci sono pervenute, più due edifici in progettazione ed appalto (per un totale di 38 alloggi) che stimiamo essere disponibili entro il 2013”.
Al piano casa – prosegue Ciccaglioni – si aggiunge il ‘Programma nazionale di edilizia abitativa’ che prevede la costruzione di 3 edifici (28 alloggi) entro la fine del 2013. Il presidente dell’Atc ci tiene a ribadire come il lavoro dell’azienda sia strettamente legato ad altri settori dell’urbanistica, “perciò spesso e volentieri i ritardi non dipendono da noi, ma da fattori esterni che rallentano i tempi di assegnazione, come ad esempio gli allacciamenti di luce e gas”.
Quando si parla di case popolari, ovviamente, non è tutto rose e fiori e infatti al piano di costruzione e di assegnazione si lega il problema degli alloggi ‘morosi’ e ‘occupati abusivamente’: “103 sono gli sfratti in corso- sottolinea Ciccaglioni – mentre gli appartamenti occupati abusivamente ad oggi sono 19”. Questa situazione condiziona fortemente le operazioni di ristrutturazione, rallentando di conseguenza anche il ruolo dell’Atc nella cessione di case, a norma di legge, alle famiglie che ne hanno bisogno.
Le risposte a livello tecnico sulla situazione degli alloggi cosiddetti ‘vuoti’ sono fornite dal direttore generale, l’ingegner Riccardo Sansebastiano, in relazione alle richieste presentate in commissione dai consiglieri, Enrico Mazzoni e Ezio Sestini. “ Gli alloggi vuoti sono 54, che poi su circa 2000, rappresenta un minimo 2%. Di questi 54, 22 rientrano nel ‘circuito di assegnazione’, ovvero sono inseriti nel turn over degli alloggi disponibili ad una nuova assegnazione, valutandone perciò lo stato, la locazione, le dimensioni e la struttura. La disponibilità ad entrare nel nuovo appartamento per il nucleo famigliare avviene 30-60 giorni dopo che sono trascorsi i tre mesi di rilascio della casa”. L’ingegner Sansebastiano prosegue sottolineando la condizione dei restanti 32 alloggi “che sono quelli fuori dal circuito di assegnazione, perché sono occupati abusivamente, oppure dove il rilascio non è stato ‘ordinario’, ad esempio nel caso di decesso dell’inquilino, oppure che non sono nelle condizioni di ‘adeguata idoneità’ per essere ceduti ad una nuova famiglia”. Un dato che Sansebastiano aggiunge, ma che “non è numerico, bensì è rivelazione della vox populi” è quello relativo agli alloggi ‘abbandonati’, per i quali non viene comunicato e che quindi nella maggior parte dei casi cadono in morosità.
Ai numeri, però, si deve aggiungere l’aspetto pratico, cioè la manutenzione di questi edifici, sia ordinaria che straordinaria. “Per le opere di manutenzione l’Atc usufruisce di un fondo stanziato dalla Regione Piemonte, che permette la messa a punto di tetti e di altre grandi opere edilizie per migliorare le condizioni di vita delle famiglie”, precisa il presidente Ciccaglioni. Le imprese che se ne occupano hanno le loro sedi tutte ad Alessandria (fatta eccezione per una che è di Genova), proprio per investire meno spese e accelerare i tempi di realizzazione. Stesso discorso per la progettazione, che è affidata ad ‘interni’, proprio per accorciare le tempistiche di stesura delle domande.
Un quadro preciso dell’attuale situazione di gestione degli immobili, con dati aggiornati alla mano, è stata descritto dal presidente del consiglio dell’Atc, Piervittorio Ciccaglioni. “Il ‘Piano casa’ per il primo biennio prevede la costruzione di 8 edifici e di 120 alloggi in approntamento, cioè destinati alla consegna entro la fine del 2011. Nel secondo biennio rientrano invece i 68 alloggi in zona Cristo che sono in fase di assegnazione, previa verifica delle domande che ci sono pervenute, più due edifici in progettazione ed appalto (per un totale di 38 alloggi) che stimiamo essere disponibili entro il 2013”.
Al piano casa – prosegue Ciccaglioni – si aggiunge il ‘Programma nazionale di edilizia abitativa’ che prevede la costruzione di 3 edifici (28 alloggi) entro la fine del 2013. Il presidente dell’Atc ci tiene a ribadire come il lavoro dell’azienda sia strettamente legato ad altri settori dell’urbanistica, “perciò spesso e volentieri i ritardi non dipendono da noi, ma da fattori esterni che rallentano i tempi di assegnazione, come ad esempio gli allacciamenti di luce e gas”.
Quando si parla di case popolari, ovviamente, non è tutto rose e fiori e infatti al piano di costruzione e di assegnazione si lega il problema degli alloggi ‘morosi’ e ‘occupati abusivamente’: “103 sono gli sfratti in corso- sottolinea Ciccaglioni – mentre gli appartamenti occupati abusivamente ad oggi sono 19”. Questa situazione condiziona fortemente le operazioni di ristrutturazione, rallentando di conseguenza anche il ruolo dell’Atc nella cessione di case, a norma di legge, alle famiglie che ne hanno bisogno.
Le risposte a livello tecnico sulla situazione degli alloggi cosiddetti ‘vuoti’ sono fornite dal direttore generale, l’ingegner Riccardo Sansebastiano, in relazione alle richieste presentate in commissione dai consiglieri, Enrico Mazzoni e Ezio Sestini. “ Gli alloggi vuoti sono 54, che poi su circa 2000, rappresenta un minimo 2%. Di questi 54, 22 rientrano nel ‘circuito di assegnazione’, ovvero sono inseriti nel turn over degli alloggi disponibili ad una nuova assegnazione, valutandone perciò lo stato, la locazione, le dimensioni e la struttura. La disponibilità ad entrare nel nuovo appartamento per il nucleo famigliare avviene 30-60 giorni dopo che sono trascorsi i tre mesi di rilascio della casa”. L’ingegner Sansebastiano prosegue sottolineando la condizione dei restanti 32 alloggi “che sono quelli fuori dal circuito di assegnazione, perché sono occupati abusivamente, oppure dove il rilascio non è stato ‘ordinario’, ad esempio nel caso di decesso dell’inquilino, oppure che non sono nelle condizioni di ‘adeguata idoneità’ per essere ceduti ad una nuova famiglia”. Un dato che Sansebastiano aggiunge, ma che “non è numerico, bensì è rivelazione della vox populi” è quello relativo agli alloggi ‘abbandonati’, per i quali non viene comunicato e che quindi nella maggior parte dei casi cadono in morosità.
Ai numeri, però, si deve aggiungere l’aspetto pratico, cioè la manutenzione di questi edifici, sia ordinaria che straordinaria. “Per le opere di manutenzione l’Atc usufruisce di un fondo stanziato dalla Regione Piemonte, che permette la messa a punto di tetti e di altre grandi opere edilizie per migliorare le condizioni di vita delle famiglie”, precisa il presidente Ciccaglioni. Le imprese che se ne occupano hanno le loro sedi tutte ad Alessandria (fatta eccezione per una che è di Genova), proprio per investire meno spese e accelerare i tempi di realizzazione. Stesso discorso per la progettazione, che è affidata ad ‘interni’, proprio per accorciare le tempistiche di stesura delle domande.