Ex zuccherificio: niente più centro commerciale
Rita Rossa dà lo stop alla costruzione di un centro commerciale nell'area dell'ex zuccherificio di Spinetta Marengo. Che cosa ne sarà della zona? Per ora c'è solo il sogno di due giovani studenti dell'università di Genova
Rita Rossa dà lo stop alla costruzione di un centro commerciale nell'area dell'ex zuccherificio di Spinetta Marengo. Che cosa ne sarà della zona? Per ora c'è solo il sogno di due giovani studenti dell'università di Genova
Tramonta l’idea di un centro commerciale nell’area dell’ex zuccherificio di Spinetta Marengo. La vice presidente della provincia, Rita Rossa, ha affermato che: “Punto imprescindibile per la riqualificazione del complesso industriale è lo stop ai grandi centri di distribuzione”. Cosa rimane allora, per ora, nei progetti per il riutilizzo di quell’area? Per ora rimangono sopratutto i sogni, sogno come quello di due studenti d’architettura di Genova. La zona è interessata all’inquinamento da cromo e altre sostanze presumibilmente prodotto dallo stabilimento di Spinetta negli anni della sua attività.
Matteo Zallio e Silvia Odasso per le loro tesi di laurea hanno realizzato un progetto innovativo per il recupero e il riutilizzo dell’area industriale dell’ex zuccherificio. La proposta dei due neo architetti è quella di realizzare un polo culturale che guardi a quello che c’è sul territorio di Alessandria per valorizzarlo e riproporlo in questo complesso. L’idea è quella di avere tre strutture principali capaci di sposarsi e aprirsi verso il verde e l’esterno per formare una zona integrata con il territorio circostante e con il Marengo Museum: una completa riqualificazione dell’intero luogo. Il primo edifico sarà un Museo del Territorio in cui saranno esposti i ritrovamenti della provincia anche con l’ausilio di tecnologie digitali e che magari riesca anche a riportare opere “fuggite” da Alessandria come il tesoro di Marengo. Ad esso si affiancherà una scuola di cinematografia digitale in grado di ampliare il polo del museo del cinema di Torino e le sue attività, e che attiri nella nostra città studenti da tutta la regione e anche da altre parti d’Italia. Infine, un edifico verrà adibito con un Auditorium, laboratori per le scuole e altri spazi espositivi temporanei. Tutte queste realizzazioni non cancelleranno le strutture già esistenti ma le riutilizzeranno esaltando la valenza estetica di cui sono già in possesso, tanto è vero che alcuni edifici sono tutelati da vincoli, integrando l’architettura con il verde. Si creerà in questo modo una simbiosi tra un parco circostante, il polo culturale e il Marengo Museum con tanto di piste ciclabili e pedonali che colleghino i vari edifici anche attraverso passerelle sopra la strada provinciale.
Questo è un sogno di due giovani, un progetto che impiegherebbe grandi cifre per la sua attuazione e che metterebbe in campo grandi lavori, ma è una fantasia che rimette in gioco una questione annosa della nostra città e che ancora una volta ci mostra le grandi potenzialità di un’area e di un complesso che oggi sono lasciati in stato di degrado.