Home
“Chi comanda qui?”, incontro con Bertinotti sulla Costituzione
Fausto Bertinotti sarà venerdì, dalle 18 alle 20, all'Associazione Cultura e Sviluppo per un incontro dedicato alla Costituzione
Fausto Bertinotti sarà venerdì, dalle 18 alle 20, all'Associazione Cultura e Sviluppo per un incontro dedicato alla Costituzione
Fornirà l’occasione per tornare a riflettere sui principi fondanti della nostra Repubblica la presentazione del libro “Chi comanda qui? Come e perché si è smarrito il ruolo della Costituzione” (Mondadori, Milano 2010) di Fausto Bertinotti. Questo autore di grande prestigio, già Presidente della Camera dei Deputati dal 2006 al 2008, sindacalista della CGIL e Segretario del Partito della Rifondazione Comunista è decisamente stato un protagonista della vita politica e sociale del nostro Paese degli ultimi decenni, che l’Associazione ha già avuto il piacere di ospitare nel dicembre del 2009.
Dialogherà con Fausto Bertinotti, Renato Balduzzi, ordinario di Diritto costituzionale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Piemonte Orientale «A. Avogadro» e direttore del Ceism. Modererà l’incontro Giorgio Barberis, ricercatore e docente di Analisi del Discorso Pubblico presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale.
Nella primavera del 1945 l’Europa, benché sconvolta dalla catastrofe del secondo conflitto mondiale, si sente rinata. Rinata perché la guerra è finita e perché è reduce dalla vittoria contro un nemico dell’intero genere umano, il nazifascismo. In Italia e in Francia tale successo è stato ottenuto anche grazie all’azione e al sacrificio delle donne e degli uomini che hanno dato vita alla Resistenza, ed è proprio in questi due Paesi che si sviluppa con maggior vigore lo spirito costituente. L’autore ricostruisce la genesi della nostra Carta repubblicana e il ruolo che ha avuto nei “trent’anni gloriosi” seguiti alla promulgazione. Oggi, però, le Costituzioni democratiche europee sono seriamente minacciate dalla “globalizzazione” e si registrano forti pressioni affinché vengano progressivamente sostituite da costituzioni materiali, che non sono frutto di assemblee costituenti ma di processi reali, le cui finalità spesso non sono neppure dichiarate.