Una nuova vita per la Cittadella
Il Piano Strategico Alessandria 2018 propone diversi progetti per integrare la Cittadella con il tessuto cittadino, a partire proprio da quelli che vengono considerati elementi di divisione: il fiume e la ferrovia
Il Piano Strategico Alessandria 2018 propone diversi progetti per integrare la Cittadella con il tessuto cittadino, a partire proprio da quelli che vengono considerati elementi di divisione: il fiume e la ferrovia
Tanti progetti a livello urbanistico per far rivivere la Cittadella e Borgo Rovereto. Sono queste le prospettive per il futuro di queste due aree esaminate dall’Associazione Alessandria 2018 e dai partner che collaborano per la realizzazione delle ‘schede-progetto’ del Piano Strategico Alessandria 2018.
Politecnico di Torino di Alessandria, Ordine degli Architetti e Ordine degli Ingegneri hanno presentato “come dovrebbe trasformarsi l’area della Cittadella” nel corso degli anni. Tra le molte iniziative una particolare attenzione è stata dedicata proprio alla nostra fortezza. “L’obiettivo- spiega Marcello Ferralasco dell’Ordine Ingegne ri
- è quello di riportare un’area storica e importante di Alessandria come la Cittadella ad essere ‘parte connessa’ della città e non più solo una zona oscura conosciuta sulla mappa”. L’intento è proprio quello di re-inserirla all’interno della vita ordinaria della città, caratterizzata da una ‘vivacità’ commerciale e abitativa che la rendano un’area autonoma. “Per fare ciò è necessario nominare un’agenzia, ossia un soggetto politico-programmatico, che faccia da guida e che realizzi pertanto un piano regolatore per le fasi iniziali di analisi e riorganizzazione di quell’area”.
A sottolineare l’importanza di un’indagine accurata sullo stato attuale della Cittadella è Andrea De Simone dell’Ordine degli Architetti che spiega come ciò serva “a dare un’idea di concretezza di realizzazione a questi progetti”. I primi elementi da esaminare sono proprio quelli che storicamente hanno diviso questa zona dal resto della città, cioè il fiume Tanaro e la ferrovia. E proprio da questi due punti è necessario ripartire: “non considerandoli come ‘problemi’, ma bensì sfruttandoli come ‘trait d’union’ con la città”. Il fiume dovrebbe venire utilizzato a livello ‘turistico’, sfruttando i collegamenti con i ponti (quello già esistente e il futuro ponte Meier) per passaggi pedonali e percorsi spondali. Mentre le tratte ferroviarie già esistenti, ma oggi poco o quasi per nulla sfruttate, potrebbero diventare “le stazioni urbane di una metropolitana leggera, connesse a parcheggi d’interscambio”.
Numerosi progetti che vorrebbero offrire un nuovo volto alla nostra città, valorizzandone il potenziale culturale ed urbano a livello europeo. “Tutto ciò sarà possibile- spiega il Sindaco Piercarlo Fabbio, Presidente di Alessandria 2018- quando sarà attuativo il nuovo Decreto Ministeriale sul cosiddetto ‘Federalismo Demaniale’, che ad oggi ancora non permette al Comune di Alessandria di essere ‘proprietario’ della Cittadella, ma soltanto ‘custode’. Forse grazie alle modifiche al testo apportate dal Governo la Cittadella rientrerà nell’elenco di quegli immobili che per ora sono bloccati dall’Agenzia del Demanio, ma che forse presto potranno essere ‘attribuiti’ al Comune, cioè ceduti a titolo gratuito, come già avvenuto per la Caserma Valfrè”.
Tutte le altre ‘schede-progetto’ relative alle altre aree della città soggette a ‘ristrutturazione’ ed eventuali informazioni sull’Associazione Alessandria 2018 e sui partner che collaborano sono consultabili sul sito del Piano Strategico.