Ridurre i consumi e combattere lo spreco: il Last Minute Market sbarca in città
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Marco Caneva  
24 Maggio 2011
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Ridurre i consumi e combattere lo spreco: il Last Minute Market sbarca in città

Il preside di Agraria a Bologna, Andrea Segrè, ha presentato il progetto di recupero dei beni invenduti. L'assessore alla Politiche Sociali del comune di Alessandria non esclude che l'esperimento possa essere attivato anche in Provincia. Nel corso dell'incontro si è parlato anche di “nuove povertà”, un fenomeno sempre più evidente secondo Caritas e Cissaca.

Il preside di Agraria a Bologna, Andrea Segrè, ha presentato il progetto di recupero dei beni invenduti. L'assessore alla Politiche Sociali del comune di Alessandria non esclude che l'esperimento possa essere attivato anche in Provincia. Nel corso dell'incontro si è parlato anche di ?nuove povertà?, un fenomeno sempre più evidente secondo Caritas e Cissaca.

Un progetto di recupero dei beni, alimentari e non, che rimangono invenduti sui banchi dei negozi e dei supermercati: è il Last Minute Market, creato dal professor Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna.

“In Italia si sprecano 20 tonnellate di cibo all’anno che potrebbero alimentare 44 milioni di persone e che equivalgono a 37 miliardi di Euro – ha spiegato Andrea Segrè ieri sera, ospite dell’associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria – e nel mondo, dal campo alla tavola va perso un terzo della produzione con cui potrebbero mangiare 2 miliardi di esseri umani”.

Un danno economico, ambientale e sociale che il Last Minute Market si impegna a contrastare. Presentando il suo ultimo libro, Lezioni di ecostile, il professor Segrè ha illustrato al pubblico i principi della riduzione dei consumi e dell’impossibilità della crescita infinita, ha richiamato a una maggior sobrietà nello stile di vita e ha spiegato come i centri commerciali convincano i clienti a acquistare più di ciò di cui abbiano realmente bisogno.

“È come scoprire l’acqua calda: bisogna mettere in contatto l’offerta di beni prossimi alla scadenza ancora consumabili con i cosiddetti consumatori senza potere di acquisto – ha detto il professor Segrè – e il Last Minute Market può intercettare domanda e offerta”.

La relazione tra chi dona e chi riceve diventa anche un valore relazionale tra le persone, un valore, secondo Segrè “che si sta perdendo, perché chi rifiuta e spreca il cibo rifiuta anche l’altro, specialmente se lo ritiene diverso”.

Al termine della relazione del docente bolognese è intervenuta Marina Fasciolo del Consorzio Servizi Sociali di Alessandria: “Anche noi mettiamo in atto circuiti di reciprocità per affrontare vecchie e nuove povertà, purtroppo sempre in aumento”. E anche al consumatore passivo, cioè colui che non può acquistare nulla o quasi, si chiede cosa possa fare e dare, ad esempio un lavoro in una cooperativa sociale. “Noi speriamo che possa nascere qualcosa di interessante con l’attività organizzata dal professor Segrè” ha concluso la Fasciolo.

Giampaolo Mortara, direttore della Caritas alessandrina ha illustrato le necessità che si rilevano in zona e come gestiscono le mense.

Dopo un vivace dibattito col pubblico in cui Segrè ha risposto a domande sui consumi, sull’acqua pubblica, sui gruppi di acquisto, è intervenuta Teresa Curino, assessore alle Politiche di Solidarietà Sociale di Alessandria che ha illustrato le iniziative di sussidiarietà del Comune: “Noi più che altro collaboriamo con il Banco Alimentare ma i collaboratori del professore mi hanno già contattata per parlarmi del progetto, col tempo vedremo come aderire”.   
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