Bonifica amianto in Valfrè: perchè aspettare?
La Valfrè in questi mesi ha ospitato numerosi eventi e non si sa se sia previsto che ne ospiti ancora. Si parla di bonifica entro due anni, ma è legittimo chiedersi cosa succederà nel frattempo e se non sia piuttosto il caso d'intervenire con tempestività.
La Valfrè in questi mesi ha ospitato numerosi eventi e non si sa se sia previsto che ne ospiti ancora. Si parla di bonifica entro due anni, ma è legittimo chiedersi cosa succederà nel frattempo e se non sia piuttosto il caso d'intervenire con tempestività.
Matteo Bottino, lettore e amico di AlessandriaNews, per mesi con tenacia e ostinazione ha fatto la spola tra Comune, Arpa, Asl, comando dei Vigili e non ricordo che altro, rimbalzato tra “non saprei”, “sì, forse, ma dall’altra parte”, addetti di buona volontà ma a mezzo servizio, ecc.. Credo quindi che gli vada riconosciuta una perseveranza che non tutti certamente avremmo saputo mettere in campo, io per primo.
Ma attenzione: la presa d’atto da parte di apparati pubblici dell’esistenza di un problema in questo Paese è già una gran cosa, ma non significa mica che la questione sia risolta. Non voglio fare il menagramo, ma consiglio la massima vigilanza, e nel frattempo mi chiedo: possibile che soltanto
in presenza di un cittadino particolarmente determinato il Comune, l’Arpa e quant’altro identifichino una situazione di rischio per la salute pubblica?
E perchè, a questo punto, aspettare altri due anni prima di provvedere alla bonifica?
E ancora: ad Alessandria ci sono altre realtà di questo tipo, non affrontate solo perchè non ancora portate alla luce da un privato cittadino, capace di sollevare un po’ di attenzione da parte dei media locali?
Non dovrebbe invece esistere anche da noi (cito al riguardo il caso del Comune di Mirabello Monferrato, che mi è stato raccontato di recente, ma mi auguro che ne esistano molti altri) un piano per raggiungere a breve il traguardo “zero amianto”? E ancora: chi è a questo punto il responsabile del procedimento, a cui fare riferimento in caso di ulteriori problemi o impedimenti? E’ vero che tutto passa in carico direttamente al sindaco Fabbio? Mi parrebbe curioso, perchè di emergenze da fronteggiare francamente il primo cittadino di Alessandria ne ha già parecchie, e non di poco conto. E poi la scadenza del mandato è comunque alle porte…
Infine: fino a poche settimane fa l’ex caserma Valfrè ha ospitato eventi e manifestazioni, anche culinarie. Dalla festa del peperocino calabro a quella della birra, passando per i Centauri. Era il caso? Ce ne sono altre in calendario per l’autunno, e non è forse il caso di trasferirle altrove?